Utenti social sconvolti: due pro life hanno offerto 100 euro a una donna per non farla abortire
“Schifo totale, fuori le associazioni antiabortiste dai consultori”, “È vergognoso poter entrare così nella vita altrui…Disprezzo totale per queste persone!”, “Insomma ‘utero in affitto’ no, ma ‘utero in acquisto’ sì”.
Queste alcune delle reazioni social degli utenti, sconvolti da una notizia che arriva da Genova: due volontarie pro life hanno offerto 100 euro a una ragazza che voleva abortire per farle cambiare idea.
Il fatto è successo nella sala d’attesa del pronto soccorso di Villa Scassi, dove la donna, di origini straniere, è approdata dopo essere stata allontanata dall’ospedale Galliera. Come testimoniato dall’amica che l’ha accompagnata, “l’hanno avvicinata due donne dicendo che avevano capito cosa volesse fare e le hanno attaccato il pippone ‘ogni vita vale’, ‘la vita non si butta via’. Quando lei ha detto che non poteva tenerlo perché ha già tre figli e non lavoro, le hanno offerto 100 euro”.
Per la ragazza si è trattato di un altro ostacolo alla sua autodeterminazione e all’esercizio del diritto all’aborto, visto che era stata già stata respinta all’ospedale Galliera, dove voleva effettuare l’Ivg.
La madre di tre bambini, che fa i conti anche con delle naturali difficoltà linguistiche, si è quindi recata a Villa Scassi dove le avrebbero detto che era necessario il foglio del medico, prima che le due ragazze pro life le si avvicinassero con la loro “offerta”.
Sui social media, molti utenti denunciano l’intento delle due volontarie di approfittare della situazione di fragilità di questa donna, che, stando a quanto riferisce la testimone, avrebbe anche pensato per un istante ai 100 euro offerti, prima di andare via.
Altri, poi, fanno un sorriso amaro sulla questione economica, su quanto costi mantenere un figlio in Italia.
“Se lo tieni ti diamo 100€…alla settimana?”, si chiede con triste ironia un utente.
Intanto, la vicenda riaccende i riflettori sulla presenza delle associazioni pro vita nei consultori, già duramente attaccata dagli esponenti politici di opposizione, in particolare dall’onorevole Gilda Sportiello.
