Da Enpam 12 milioni di euro a sostegno di padri e madri
L’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri (Enpam) ha annunciato l’apertura del bando per i sussidi di neonatalità, offrendo un sostegno finanziario per i neo-genitori. Con assegni che possono raggiungere fino a 8mila euro per figlio, l’Enpam si impegna a fornire un aiuto concreto per affrontare le spese legate al primo anno di vita dei nuovi nati.
Aumento dei fondi e scopo dei sussidi
Quest’anno, l’Enpam ha destinato 12 milioni di euro per i sussidi di neonatalità, tre milioni in più rispetto all’anno precedente, dimostrando un impegno tangibile nel contrastare l’inverno demografico e sostenere i propri iscritti nel delicato equilibrio tra vita professionale e familiare. I sussidi sono progettati per coprire una vasta gamma di spese, tra cui servizi di baby-sitting e asili nido, durante il primo anno di vita del bambino o nei primi 12 mesi di ingresso nel nucleo familiare in caso di affidamenti e adozioni.
Destinatari dei sussidi e incremento della copertura
Non solo le neo-mamme, ma anche i padri medici e dentisti, insieme agli studenti dei corsi di laurea in Medicina e Odontoiatria affiliati all’Enpam, possono fare domanda per questi sussidi. La tutela è stata estesa ai padri per la prima volta nel 2023, con un numero significativo di sussidi già erogati a questo gruppo. Inoltre, se entrambi i genitori sono iscritti all’Enpam, l’importo del sussidio può raddoppiare e cumularsi, offrendo un ulteriore incentivo per la partecipazione.
Per poter beneficiare dei sussidi Enpam, è necessario essere in regola con il pagamento dei contributi e rispettare determinati requisiti di reddito. Il processo di domanda è semplice e può essere completato attraverso l’area riservata del sito web dell’Enpam entro il 21 giugno.
È fondamentale tenere presente i limiti di reddito stabiliti per garantire l’ammissibilità al sussidio, che variano a seconda della situazione familiare. È inoltre importante notare che il sussidio neonatalità dell’Enpam è cumulabile con altre misure di sostegno, come il bonus asilo nido erogato dallo Stato tramite l’Inps.
