PlayLover Academy nel mirino di Striscia la Notizia: cos’è l’accademia per ”sfigati in amore”
Problemi amorosi? Difficoltà a relazionarsi con il partner desiderato? Ad aiutare gli “sfigati in amore” c’è PlayLover Academy. L’accademia si propone come una realtà pronta a consigliare, supportare e migliorare le performance amorose e di seduzione di centinaia di persone, con metodi e modalità che hanno, però, fatto discutere.
Un servizio di Striscia la Notizia, infatti, dedica a loro un siparietto ironico all’interno del quale i due fondatori vengono presi di mira perché pare non siano in possesso di titoli di studio adeguati o delle competenze necessarie per supportare chi si rivolge alla loro realtà.
Inoltre, dalla clip che è andata in onda su Canale 5, sembrerebbe che il metodo adottato da i due fondatori si basi su una mascolinità tossica, sulla menzogna – “Essere sé stessi è il peggior consiglio che si possa dare” dice infatti in puntata uno dei due ragazzi curatore di PlayLover Academy – e su un concetto della donna forse ancora un po’ stereotipato.
A occuparsi della questione per Striscia, l’inviata Rajae Bezzaz che ha raccontato con ironia il servizio a pagamento che vuole insegnare agli uomini come si “conquistano” le donne. L’inviata intervista uno dei due fondatori che si ritrova a dover rispondere ad attacchi, con poche possibilità di replica, in un servizio che smonta la “scuola” di educazione sentimentale, da capo a fondo.
‘Ogni uomo meriterebbe gli strumenti per conquistare la donna dei propri sogni, noi forniamo quegli strumenti’: questa è la visione dell’accademia. Corsi dal vivo o consulenze on demand, la PlayLover Academy con sede a Milano punta a migliorare la propria reputazione in campo amoroso cercando di fornire autoconsapevolezza e sicurezza del sé.
Il problema? Per alcuni aspetti è necessario che le persone si rivolgano a chi possiede titoli di studi, sessuologi, psicologi e figure professionali che conoscono anche le conseguenze di alcuni “insegnamenti”. L’esperienza di due giovani uomini è sufficiente a fornire quanto realmente serve in amore agli uomini un po’ più sfortunati? Ma soprattutto, cos’è che servirà mai realmente in amore?
