Guidava con patente scaduta, Giuseppina (104 anni): “Me l’hanno sequestrata, ma ho già ordinato una Vespa”
Che l’età sia solo un numero lo conferma Giuseppina Molinari. La nonna sprint di Vigarano Pieve, in provincia di Ferrara, è diventata famosa alla cronaca nazionale. La signora è stata sorpresa una settimana fa, di notte, alla guida della sua auto con la patente scaduta da un anno.
Oggi spegne 104 candeline e si dice intenta a non rinunciare alla sua indipendenza.“Ho già preso appuntamento per fare la visita di idoneità e per innovare la patente e sono sicura che me le daranno – ha raccontato la signora a Estense.com -. Lo sapevo che era già scaduta, mi dicevo sempre che sarei andata a rinnovarla. Poi giorno dopo giorno ho rimandato e alla fine mi hanno fermato e mi hanno preso”.
Giuseppina era andata a trovare degli amici. Era la notte tra domenica 10 e lunedì 11 marzo a Bondeno. Sorpresa alla guida dai carabinieri, con l’auto senza assicurazione e con patente scaduta è stata obbligata a dire (momentaneamente) addio alla sua vettura. “Me la vado a riprendere – ha insistito Giuseppina Molinari –. Ho già ordinato una piccola Vespa”. Oggi la signora compie 104 anni e ai media locali racconta di voler festeggiare nel circolo della sua città: “Ci stanno cento persone più o meno come capienza, c’è anche il bar”.
La storia di Giuseppina è un esempio di una longevità che ha reso le persone anziane sempre più autosufficienti anche grazie ai progressi nei campi della medicina e della sanità. Rappresentano un nuovo modo di vivere la vita, lenta, ma percorsa a passi lunghi e distesi. Sono i figli della guerra e del dopo guerra. Sono gli ultimi di una generazione che può vantare di aver vissuto un secolo, tra grandi cambiamenti politici, sociali, culturali e soprattutto tecnologici. La loro stessa esistenza e la storia che raccontano, insieme al messaggio che trasmettono, rappresentano un patrimonio immateriale del nostro Paese, tanto da essere riconosciuto anche sul web e sui social network come un vero e proprio fenomeno di successo. Parliamo dei “Granfluencer” e dello spazio che hanno occupato in un luogo virtuale, da sempre considerato dai giovani per i giovani.
Chi sono i “Granfluencer”
La parola “Granfluencer” è l’unione tra “Grandparents”, in italiano “Nonni”, e “Influencer”, ormai d’uso comune nel linguaggio nazionale e che fa riferimento a imprenditori digitali e a tutti coloro che creano e producono contenuti di valore sui social network influenzando opinioni e comportamenti degli utenti iscritti.
Questo fenomeno, nel corso degli ultimi anni, è sintomatico di un insieme di realtà che hanno colpito il nostro Paese:
- L’aumento dell’aspettativa di vita
Con un’aspettativa di vita media europea che ha superato gli 80 anni, nei prossimi decenni gli over 60 potrebbero essere un quinto della popolazione complessiva dei cittadini dell’Ue. - La denatalità
Il fenomeno è la conseguenza di una serie di eventi che stanno contribuendo al calo delle nascite: sociali, economici, ambientali, politici e culturali. - L’evoluzione nell’uso dei social media
I giovani, soprattutto la Generazione Z – ma si preannuncia lo stesso anche per le successive – ha ritrovato un senso dell’individualismo e del benessere personale, complice anche il lockdown dovuto alla pandemia del Covid-19.
Questo ha cambiato il modo di vivere il lavoro, di vivere gli ambienti sociali e di approcciarsi alla vita e ai consumi. Così si sono registrati: un aumento del riciclo, dell’uso del vintage, della riscoperta di luoghi di calma e pace, un turismo lento, un consumismo meno frenetico e valori che sembravano ormai andati completamente persi.
Gli anziani, in sintesi, diventano i nuovi protagonisti sui social network. Il loro bagaglio culturale racconta ancora una storia recente fatta di Guerre mondiali, di povertà, di riscoperta della ricchezza, di relazione con le generazioni successive e che potremo solo studiare nei libri di storia in un prossimo futuro.
La loro semplicità e genuinità, così, li ha resi dei soggetti perfetti per i content creator. Filmati spesso dai nipoti o autori e artefici in prima persona dei video, i Granfluencer assumono il ruolo di dispensatori di consigli, più aperti ai diritti sociali rispetto alle generazioni di mezzo, naturalmente spontanei e sinceri, con valori quali sacrificio, coraggio e determinazione da trasmettere.
