La modella Ellie Gonsalves pubblica 118 ragioni per non avere figli
- 28/11/2023
- Trend
Sta facendo discutere la scelta della modella australiana Ellie Gonsalves che sul suo profilo Instagram ha pubblicato una lista di 118 motivi per non avere figli.
L’opinione pubblica si è divisa tra chi sostiene la sua presa di posizione e chi la critica, non capendone il motivo. La modella ha spiegato di averlo fatto per rispondere alle continue domande e pressioni che riceve sul fatto di non volere figli. Ellie Gonsalves, 1,2 milioni di follower su Instagram, ha 33 anni ed è insieme all’attuale marito da 15 anni ma, spiega, vuole sentirsi libera di non avere figli.
Ha aggiunto di rispettare la scelta di chi decide di diventare genitore, ma di chiedere lo stesso rispetto per la sua decisione, aggiungendo che è felice della sua vita e non sente il bisogno di avere un figlio per completarla.
L’elenco completo dei 118 motivi di Ellie Gonsalves per non avere figli
La modella ha spiegato: “Sebbene alcune delle cose nella mia lista siano ironiche, molte sono serie e fattuali. La pressione sociale su questo argomento è del tutto discutibile e ritengo ingiusta nei confronti di coloro che hanno opinioni diverse. Raramente vediamo una voce a sostegno di questo… perché, ammettiamolo, le critiche del pubblico possono essere eccessive”.
Ecco quali sono i 118 motivi di Ellie Gonsalves per non avere figli:
1. Sono una TUA responsabilità fin dal giorno in cui partorisci;
2. Caduta dei capelli post parto;
3. Sei SEMPRE stanca;
4. I bambini possono ereditare traumi emotivi;
5. Il mondo è già sovraffollato;
6. Assisterai al tentativo di tuo figlio di ottenere risorse già limitate come lavori e case;
7. Diventi la seconda priorità per il tuo partner;
8. Tuo figlio può decidere di tagliarti fuori per qualsiasi motivo quando sarà più grande;
9. Possono essere bullizzati;
10. Possono diventare bulli;
11. Possono trasformarsi in serial killer o stupratori;
12. Li vedrai crescere in un mondo di caos e stress ogni minuto di ogni giorno;
13. I bambini possono essere ingrati;
14. I bambini possono essere scortesi;
15. I bambini possono essere molto imbarazzanti;
16. Vivrai due anni terribili;
16. Non ci sarà mai una pausa dalla genitorialità;
17. Crescita rapida dei capelli durante la gravidanza;
18. Il feto può fare la cacca dentro di te;
19. Gonfiore del corpo;
20. Gonfiore del viso;
21. Il gonfiore del corpo può essere accompagnato da vene varicose estremamente dolorose;
22. È più facile spostarsi senza bambini;
23. Le vacanze sono più facili, più divertenti senza bambini;
24. Viaggiare può essere quasi impossibile con i bambini;
25. Potresti avere un’infezione nella cicatrice del taglio cesareo;
26. Potresti lacerarti;
27. Potresti avere calcoli renali dalla gravidanza;
28. NON dormirai;
29. Ti preoccuperai costantemente dei loro problemi;
30. Il loro dolore è IL TUO dolore;
32. L’esistenza dei predatori di bambini e il rischio che prendano tuo figlio;
33. Potresti sanguinare per 2 mesi dopo il parto;
34. I medici faranno di tutto per far uscire il tuo bambino in sicurezza, anche se significa strappare la tua vagina e potenzialmente il tuo ano;
35. Poi cuciranno tutto e ti manderanno a casa;
36. I bambini sono rumorosi;
37. La gravidanza può causare il diabete;
38. La gravidanza può causare l’ipertensione;
39. I tuoi capezzoli possono raggiungere le dimensioni di piatti da cena;
40. Sei più suscettibile alle infezioni da lieviti durante la gravidanza;
41. Devi cambiare pannolini sporchi ogni giorno;
42. Potresti morire durante il parto;
43. Ti svuoteranno di OGNI COSA CHE HAI: tempo, sonno, denaro;
44. I bambini fanno capricci;
45. I bambini impareranno a manipolarti;
46. Possono risentirsi per cose fuori dal tuo controllo;
47. I bambini possono portare alla rottura delle relazioni;
48. Poi, se sei un genitore single, devi cercare qualcuno disposto a stare con un genitore single che non è un predatore segreto di bambini;
49. I bambini non hanno il senso del limite;
50. I bambini sono fastidiosi;
51. I bambini possono diventare psicopatici;
52. Devi costantemente dare priorità alle esigenze dei tuoi figli prima delle tue;
53. E se venissero rapiti? E se diventassero vittime di tratta?;
54. Le difficoltà della vita sono più dure con un bambino al seguito;
55. Avrai paura a interrompere una relazione che non funziona più a causa dei “bambini”;
56. Potresti diventare paralizzata dopo il parto a causa di lesioni o complicazioni;
57. L’odore corporeo peggiora durante la gravidanza e peggiora dopo il parto: potresti sentirlo;
58. Dolori lombari debilitanti durante la gravidanza;
59. Devi pettinare i pidocchi dai capelli dei tuoi figli, poi dai tuoi, poi lavare tutte le lenzuola in acqua bollente;
60. Niente sesso per 6 settimane dopo il parto;
61. Molte persone ti palperanno per vedere quanto ti sarai dilatata;
62. Potresti rimanere incinta di due gemelli;
63. Potresti rimanere incinta di tre gemelli;
64. Potrebbero non andare d’accordo nell’utero;
65. Potrebbero uccidere il gemello nell’utero;
66. Ripeti la scuola ogni giorno per portare e riprendere tuo figlio da scuola;
67. Devi portare tuo figlio a fare sport nei fine settimana;
68. Devi partecipare agli incontri coi genitori dei tuoi figli;
69. Devi pagare tasse scolastiche superiori a $10.000 all’anno se vuoi che tuo figlio vada in una buona scuola;
70. Cicatrice del taglio cesareo;
71. La tua vagina sarà diversa dopo un parto naturale;
72. L’ago dell’epidurale è enorme;
73. Una stanza intera vedrà la tua vagina e le tue interiora;
74. Molto probabilmente farai la cacca addosso durante il parto;
75. Potresti avere depressione post parto;
76. Il cibo che cucini per i tuoi figli di solito non verrà mangiato perché i bambini sono schizzinosi;
77. Se hai figli e te ne penti, sei bloccato con loro;
78. Non potrai fare nulla di divertente durante la gravidanza: massaggi fantastici? No. Trattamenti viso? No. Alcol? Dimenticato. Laser? No. Prodotti di bellezza? Avrai sempre dubbi;
79. La tua casa non sarà mai in ordine;
80. Le cose che ami saranno rovinate;
81. Potresti perdere la tua identità dopo aver avuto un bambino;
82. Scegliere una tata può essere incredibilmente difficile, se non impossibile;
83. Il parto può causare prolasso rettale;
84. Il parto può causare prolasso vaginale;
85. I neonati rigurgitano tutto il tempo;
86. Quando sei malato, devi comunque prenderti cura del tuo bambino;
87. Ti perderai diverse cose che ami fare;
88. Quando sei malata, devi comunque prenderti cura del tuo bambino.
89. Perdi occasioni per fare le cose che ami.
90. Un capezzolo può staccarsi durante l’allattamento e necessiterà di intervento chirurgico.
91. I tuoi capezzoli saranno doloranti, screpolati e potrebbero sanguinare durante l’allattamento, soprattutto quando il tuo bambino cresce i denti.
92. Non ho pazienza e odio le urla.
93. Non sarai mai solo – MAI.
94. Naso da gravidanza.
95. La gravidanza può causare il nevo sebaceo (non cercarlo su Google).
96. Nausea mattutina (che può essere in realtà per tutto il giorno).
97. La stitichezza nel terzo trimestre è estenuante.
98. Un feto può conficcare le unghie nella tua utero.
99. Un feto può fare pipì dentro di te.
100. Il feto può fare la cacca dentro di te e se la ingerisce avrà problemi respiratori in futuro.
101. Il bambino può fratturare il tuo coccige durante l’uscita se è troppo grande.
102. Devi assicurarti ogni giorno che non muoiano.
103. Il bambino potrebbe morire durante il parto.
104. Il bambino potrebbe soffrire di asfissia temporanea se il cordone ombelicale si avvolge intorno al suo collo.
105. Puoi mangiare/bere cose specifiche durante la gravidanza/allattamento.
106. Dotti lattiferi intasati durante l’allattamento.
107. La nanna può essere principalmente un incubo con i bambini, calci, urla, pianti e capricci che infrangeranno i tuoi e i timpani dei tuoi vicini.
108. Potresti aver bisogno di un parto assistito con forceps.
109. Disfunzione del pavimento pelvico dopo il parto.
110. Dopo il parto dovrai indossare un pannolino.
111. La tua casa non sarà mai pulita di nuovo. 112. Piangerai… molto.
113. Potresti avere un bambino incontrollabile.
114. Devi letteralmente fare quello che vogliono i tuoi figli perché urleranno se non lo fai, e alla fine è più facile accontentarli perché sarai troppo stanco per discutere.
115. Puoi avere un’infezione nella cicatrice del taglio cesareo.
116. La prima cacca dopo il parto può fare molto male.
117. Il tuo rapporto con i tuoi amici divertenti cambierà.
118. Avrai sempre la paura di perderti qualcosa.
Alcune mamme si sono sentite offese dalle sue parole e hanno sottolineato le gioie e i benefici della maternità. Altre ancora hanno cercato di spiegare le ragioni psicologiche che possono portare una donna a non desiderare figli, come il rapporto con la propria madre, il timore di perdere la propria identità, la paura di non essere all’altezza o di non trovare il partner adatto.
Il post di Ellie Gonsalves
I 118 motivi sono stati accompagnati da un lungo testo in inglese riportato dalla modella australiana nelle 8 slide del post:
“Ho affrontato spesso questo discorso nelle mie instagram stories, e questo ha generato molte discussioni… ci sono migliaia di persone là fuori che si sentono comprese, e altrettante che si sentono molto infastidite. Quindi, parliamone approfonditamente senza filtri… LE MIE RAGIONI PER RIMANERE SENZA FIGLI
Molte persone oggi mi hanno detto (con amore): ‘Sei sicura di voler pubblicare questa lista?’, ho già ricevuto centinaia di messaggi diretti che mi criticano e mi dicono quanto io sia una persona orribile e spezzata – scrive Ellie Gonsalves – E mentre alcune delle cose nella mia lista sono satiriche, molte sono serie e fattuali. La pressione sociale quando si tratta di questo argomento è veramente discutibile e la ritengo ingiusta nei confronti di coloro che hanno opinioni diverse e molto raramente c’è una voce a supporto di queste persone… perché, ammettiamolo, la reazione del pubblico può essere eccessivamente pesante.
Da persone che è in una relazione da 15 anni, mi hanno fatto questa domanda quasi per tutto questo tempo ed è probabilmente la domanda che ricevo più frequentemente. A volte posso rispondere e coloro che la fanno sono rispettosi e capiscono che sono le mie opinioni e vedute. Posso contare quelle esperienze sulle dita di una mano”, denuncia la modella alludendo al fatto che spesso chi non è d’accordo con la sua scelta cerca di imporle il proprio modo di vedere le cose: “Dovrei essere un polpo con 20 tentacoli e 18 mani su ciascun tentacolo per contare le interazioni in cui mi sono sentita meno di qualcuno, mi hanno fatto vergognare e mi hanno fatto sentire come se fossi una cattiva persona per la mia opinione personale che invece va bene per me e per la mia vita”, ha denunciato la modella australiana dando voce a tante altre ragazze che si trovano nella stessa situazione.
“Non ho un problema con il contributo o con altre persone che condividono le loro esperienze o opinioni – precisa Gonsalves – è qualcosa che dobbiamo accettare e aspettarci nel mondo in cui viviamo oggi. Tuttavia, ho un problema con il modo in cui qualcuno risponde o introduce questo argomento con me o con altri che potrebbero condividere la mia stessa posizione. Ho scoperto che, sfortunatamente, la maggior parte di queste risposte proviene da un luogo che non ha alcuna conoscenza della mia situazione personale (o di quella di qualcun altro), della mia vita, dei miei desideri e dei miei requisiti per vivere una vita felice e sana. Lo capisco, capisco come quella persona si senta, ma non ho bisogno di accettarlo e certamente non ho bisogno di accettare la pressione che arriva con una domanda carica, proveniente da qualcuno che chiaramente sta vivendo una vita diversa da me, che vuole bambini, e magari li ha.
[…] Se mai sarò pronta ad accettare questa responsabilità, lo saprai, ma finché questo non accade, è così difficile accettare e rispettare che semplicemente non voglio accettarlo, non ora e probabilmente mai?
Non ricordo un momento in cui ho chiesto a qualcuno se voleva figli e mi hanno detto che non volevano figli e ho risposto cercando di convincerli del contrario. Sì, forse ho dato loro il cinque perché sono d’accordo e supporto la loro decisione personale, ma non sto suggerendo per un momento che avere figli sia la cosa sbagliata da fare, né sto suggerendo che sia la cosa giusta da fare. È una decisione personale, una decisione che comporta una responsabilità”.
Nella parte finale del suo post la modella spiega: “Credo di avere diritto di dire la mia tanto quanto chi vuole avere figli, li ha già o sta per averli e allo stesso mondo supporto chi non vuole diventare genitore. Mi piace essere una zietta, amo divertirmi con i figli dei miei amici e insegnare loro qualcosa, amo vedere persone che sono diventate genitori e il nuovo ruolo che hanno trovato nelle loro vite, adoro vedere cosa un figlio possa fare per una persona, per la gente, per le famiglie e le comunità. Sono sinceramente contenta che tutto ciò accada e continuerò sempre ad esserlo. Credo che non sia necessario, e sia spesso crudele e dannoso far sentire qualcuno inferiore perché ha preso una decisione diversa da tutto ciò”.
Meloni: “In Occidente si è sviluppato un sentimento nemico della famiglia”
Pare inopinabile e opportuno sottolineare che la scelta di diventare o meno genitori sia del tutto personale e libera. È, però, impreciso affermare che questo non ha nessun effetto sugli altri. L’Ue e in particolare l’Italia stanno pagando a caro prezzo la crisi demografica che sta comportando una progressiva riduzione della capacità produttiva e rischia di far collassare l’intero sistema economico e di welfare.
A settembre, in occasione del Demographic summit di Budapest, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni denunciava: “In Occidente si è sviluppato un sentimento nemico della famiglia”, qualche giorno fa le ha fatto eco Papa Francesco al quale sembra che “le famiglie italiane preferiscano avere cagnolini e gattini piuttosto che figli”. Ma d’altra parte credere che i giovani scelgano di non avere figli solo con la propria testa e non per le difficoltà economiche, equivale a ignorare un’importante fetta della realtà.
La situazione economica dei giovani italiani
Rimanendo in Italia, Openpolis rileva che i giovani siano sempre meno e sempre più poveri. Tra bambini e ragazzi con meno di 18 anni si è passati da un’incidenza di povertà assoluta del 3,9% nel 2005 al 14,2% del 2021. Un indice di oltre 3 volte superiore, che testimonia le difficoltà vissute dai nuclei familiari con figli piccoli e mette nero su bianco le difficoltà economiche denunciate dai giovani.
Il divario generazionale è stato ampliato notevolmente dalla crisi del 2008 e dalla crisi Covid, che hanno contribuito a congelare gli stipendi degli italiani, spesso a discapito dei più giovani. La situazione diventa ancora più critica se si considerano gli stipendi reali perché, a fronte della crisi salariale, la pandemia, prima, e la guerra in Ucraina, poi, hanno fatto schizzare l’inflazione a livelli record troncando ulteriormente la capacità di spesa dei più giovani.
E così, come rileva Openpolis, da alcuni anni in Italia più una persona è giovane, più è probabile che si trovi in povertà assoluta. Il rischio è che si verifichi un effetto domino perché, come detto, la liberissima scelta di non avere figli ha anche ricadute sul sistema di riferimento:
- Stipendi reali dei giovani troppo bassi;
- Difficoltà nell’avere figli/Scelta di non averli;
- Calo demografico;
- Diminuzione della produzione e della contribuzione + invecchiamento della popolazione;
- Diminuzione del PIL + dimuzione del prelievo fiscale + aumento della spesa pubblica + prolungamento dell’età pensionabile.
Conclusioni
È evidente come questa situazione generi mille interrogativi nella testa dei più giovani che “percepiscono l’insicurezza che aumenta nelle nostre società. Quando sentono i propri genitori o nonni preoccuparsi perché forse non vedranno mai la pensione, è chiaro che anche in questi giovanissimi cresca un enorme senso di incertezza”, come ha spiegato all’Adnkronos il Direttore scientifico di Webboh Lab prof. Furio Camillo.
Inoltre, come segnala la Associazione Artigiani e Piccole Imprese, la denatalità ha iniziato a colpire le aziende, sempre più carenti di persone e le professionalità.
Secondo le ‘Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2023-2027)’ di Unioncamere, la difficoltà di reperimento del personale nel 2022 ha riguardato il 40% delle assunzioni e ha significato una perdita di valore aggiunto di 37,7 miliardi di euro. Dati alla mano, se le proiezioni dell’Inps sull’indice di vecchiaia dovessero trovare conferma, l’effetto sull’intero sistema economico italiano sarebbe devastante.
In definitiva, certamente l’aspetto culturale incide sulla natalità, come dimostra il curioso caso demografico del Kazakistan dove la natalità è una vocazione, ma senza delle riforme strutturali volte a migliorare la situazione socio-economica dei giovani, le culle saranno sempre più vuote.
Occorrerà inoltre intervenire per rendere spendibili le competenze dei giovani sul mercato, diminuendo la distanza tra questi e il mondo del lavoro, come ha di recente auspicato l’ex ministra del Lavoro Elsa Fornero.
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