Femminicidio, ecco quante donne sono morte nel 2024
- 16/07/2024
- Popolazione
Continua la violenza di genere nel nostro Paese e per certi aspetti aumenta addirittura. Lo segnala il report Analisi criminologica della violenza di genere gennaio-luglio 2024, realizzato dal Servizio analisi criminale che opera all’interno del dipartimento di Pubblica Sicurezza direzione centrale.
Il report si basa sulle evidenze della Banca dati delle Forze di polizia, confrontati e integrati attraverso le fonti aperte e con le informazioni dai presidi territoriali di Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, analizzando i dati relativi ai “reati- spia” e agli omicidi volontari con vittime donne, relativamente al triennio 2021-2023 e al semestre che va dal primo gennaio – 30 giugno 2024, tenendo conto, rispetto al semestre, che si tratta di dati ancora non consolidati, quindi suscettibili di variazioni.
E in sintesi, le donne uccise nel 2024 sono il 34% delle vittime degli omicidi volontari. Ma vediamo cos’è emerso.
Il fenomeno della violenza di genere
Il fenomeno della violenza di genere in Italia è soggetto a analisi e attenzione da parte delle autorità. Omicidi o atti persecutori sono all’ordine del giorno e hanno le donne come tristi protagoniste. Dai maltrattamenti contro familiari o conviventi, insieme con le violenze sessuali, si parla di reati spia o “sentinella” di violenza di genere in quanto espressioni di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica diretta contro una persona solo perché e in quanto donna.
Reati spia
Per quanto riguarda i reati spia, emerge nel triennio considerato, un trend in progressivo e costante incremento di tutte le fattispecie prese in esame – salvo una lieve diminuzione degli atti persecutori nel 2022 – a fronte di una diminuzione dei casi registrata nel primo semestre 2024.
In particolare, si registra una diminuzione sia degli atti persecutori, da 9.359 a 8.592 (-8%) che delle violenze sessuali, da 2.991 a 2.923 (-2%) mentre sono aumentati i maltrattamenti contro familiari e conviventi, da 11.808 a 12.424 (+5%).
Ad aumentare, però, è l’azione di contrasto, misurata attraverso le segnalazioni registrate nel triennio considerato: i dati relativi a quelle a carico dei presunti “autori noti”, infatti, mostrano un incremento, rispettivamente del 6% per gli atti persecutori, dell’11% per i maltrattamenti contro familiari e conviventi e del 15% per le violenze sessuali. Il trend in crescita delle segnalazioni si conferma anche nel confronto tra il semestre 2024 e analogo periodo del 2023, con un aumento delle segnalazioni a carico dei presunti “autori noti”, per quanto riguarda gli atti persecutori, pari al 18%; per i maltrattamenti contro familiari e conviventi pari al 23% e per le violenze sessuali pari al 5%.
Codice rosso
Guardando all’andamento dei reati introdotti dal Codice rosso, che ha ampliato il sistema di tutele per le donne vittime di violenza di genere, è emerso che in termini percentuali i dati fanno registrare, nel triennio, un generale aumento: per la costrizione o induzione al matrimonio del 21%; per la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa del 18%; per la deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso del 3%; per la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti dell’1%.
E paragonando il periodo gennaio – giugno 2024 con l’analogo semestre del 2023, si è registrato un generale incremento dei casi registrati per tutte le fattispecie esaminate, salvo che per il delitto di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, in calo del 9%.
Anche in questo caso, un aumento è relativo alle segnalazioni a carico dei presunti autori noti per violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (+20%) e per il reato di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (+32%), mentre diminuiscono, invece, quelle per diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (-6%) e costrizione o induzione al matrimonio (-3%). Nel primo semestre del 2024 rispetto all’analogo periodo del 2023, invece, si registra un aumento dell’azione di contrasto per tutti i reati considerati, salvo che per la deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (-5%).
Omicidi volontari con vittime donne
Osservando l’andamento annuale degli omicidi volontari commessi nel triennio, si evidenzia come dopo un lieve incremento delle vittime di genere femminile relativamente all’anno 2022, tale trend nel 2023 si inverte.
Infatti, a fronte dell’aumento totale degli eventi, che nel 2022 passano da 123 a 130 (6%), emerge una diminuzione delle vittime donne che, nel 2023, scendono da 130 a 117 (-10%). Relativamente al periodo che va dal primo gennaio al 30 giugno 2024, sono stati registrati 141 omicidi, con 49 vittime donne, di cui 44 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 24 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner.
Analizzando gli omicidi del periodo sopra indicato rispetto a quello analogo dello scorso anno, il numero degli eventi è in diminuzione, da 176 a 141 (-20%), come pure è in calo il numero delle vittime di genere femminile, che da 62 scendono a 49 (-21%).
Anche i delitti commessi in ambito familiare/affettivo fanno rilevare un decremento nell’andamento generale, passando da 81 a 67 (-17%); altresì, si registra una diminuzione per quanto attiene al numero delle vittime di genere femminile, che da 53 scendono a 44 (-17%).
In flessione, rispetto allo stesso periodo del 2023, anche il numero degli omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 36 diventano 29 (-19%) e quello delle relative vittime di genere femminile, che da 32 passano a 24 (-25%).
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