Sanremo 2024, Eros Ramazzotti come Sinner: “Lasciate libero arbitrio ai vostri figli”
- 09/02/2024
- Popolazione Trend
Jannik Sinner ha preferito non andarci, Eros Ramazzotti a Sanremo ci è tornato volentieri.
Lo ha fatto portando sul palco dell’Ariston “Terra Promessa”, il brano con cui 40 anni fa si aggiudicava il Festival e che lo avrebbe reso celebre nel mondo.
Come Sinner, però, Eros Ramazzotti a Sanremo 2024 ha lanciato un messaggio ai genitori di tutta Italia: “Devo ringraziare più di tutti mio padre che mi ha dato la spinta. Faccio appello ai genitori che dovrebbero sempre lasciare ai figli il libero arbitrio per provare a fare delle cose”, ha detto il cantautore citando come esempio anche il padre del campione altoatesino, fresco di vittoria agli Australian Open.
Nel suo discorso post vittoria, Sinner aveva sottolineato come la libertà lasciatagli dai genitori fosse stata fondamentale per trovare la sua strada e determinare il suo percorso come uomo e come atleta.
Chi sono i figli di Eros Ramazzotti
Eros Ramazzotti ha tre figli: Aurora (27 anni), avuta dal matrimonio con Michelle Hunziker, da cui si è separato nel 2002, e Raffaela Maria (12 anni) e Gabrio Tullio (9 anni a marzo), avuti da Marica Pellegrinelli, da cui è separato dal 2019. Il cantante è da poco diventato nonno del piccolo Cesare, figlio di Aurora Ramazzotti e del compagno Goffredo Cerza.
In una intervista al Corriere della Sera, il cantautore romano ha spiegato di aver vissuto in famiglie allargate e di essersi trovato bene.
Il rapporto genitori figli in Italia
Gli appelli di Eros e di Sinner sono gli appelli di chi ha raggiunto i propri obiettivi. Con sacrifici, determinazione, abnegazione. E con una famiglia che li ha lasciati liberi di sbagliare, di provare e di trovare la propria strada, senza tappare loro le ali o scegliere al posto loro.
Eppure, non è sempre così.
L’87% degli adolescenti ha dichiarato di subire una situazione di malessere psicologico legato alle liti familiari, per l’84% degli intervistati il malessere è legato anche ai disagi scolastici, come risulta da un’indagine di Sinpia.
La percentuale di adolescenti che sente di avere una famiglia capace di sostenerli e di dare loro supporto emotivo quando ne hanno bisogno è del 52% nelle ragazze e al 61% nei ragazzi di 15 anni, come ha rilevato l’Hbsc (Health Behaviour in School-aged Children).
Numeri che passano sottotraccia e che invece reclamano un intervento delle istituzioni e della società. Il cattivo rapporto genitori-figli è, infatti, fonte dei problemi comportamentali ed emotivi di ragazze e ragazzi, che fin da giovani hanno problemi relazionali. Sarebbe opportuno ricordarsene prima che avvengano gesti di violenza estrema sugli altri, femminicidi in primis, o su sé stessi.
Quanti giovani hanno problemi relazionali
Gli adolescenti, hanno spesso difficoltà a relazionarsi con il mondo. Il 34,1% si dice chiuso in sé stesso, mentre il 25,1% lamenta rapporti problematici con gli altri, come emerge da una indagine di Inc Non Profit. Questi problemi vengono esacerbati da una mancanza di valori sociali condivisi e dalla crisi demografica, come spiegato dal Prof. Furio Camillo all’Adnkronos: “La mia generazione, quella dei boomer, ha vissuto la gioventù in un periodo di pieno ottimismo, dove al boom economico si accompagnava il boom demografico.
Il problema di questi giovani, invece, è che sono molto pochi nelle società occidentali. La questione demografica fa sì che loro voce conti, o si senta, poco. Se a questo aggiungiamo che quelli che votano sono pochissimi, perché questa generazione non si sente parte integrante della società, il quadro è completo”.
Tra i giovani crescono anche i gesti di autolesionismo e i suicidi, tema delicato portato a Sanremo 2024 dai La Sad con “Autodistruttivo”. Nel solo primo semestre del 2023, Telefono Amico ha ricevuto 3.700 richieste d’aiuto da parte di chi, almeno una volta, ha pensato al suicidio. Un aumento del 37% rispetto ai primi sei mesi del 2022 quando le richieste di aiuto erano state 2.700.
A preoccupare non è solo la crescita del numero assoluto, ma il fatto che la maggior parte delle segnalazioni siano arrivate da giovani tra i 19 e i 35 anni: il 18% tra i 26 e i 35 e il 17% tra i 19 e i 25, “Negli ultimi anni – spiega l’associazione – è stato registrato un aumento di contatti anche da parte dei giovanissimi (under 19) che chiedono aiuto soprattutto via Whatsapp e mail”.
Complessivamente, il 29% delle richieste d’aiuto arriva da under 26.
Conclusioni
In una società che corre, sempre meno giovani riescono a progettare la propria vita e ad avere una famiglia. Molti, quando ci riescono, hanno difficoltà a passare del tempo sano con i propri figli, per diversi motivi. I numeri appena visti dimostrano un problema che parte dalle mura di casa e finisce nel mondo esterno, passando per le teste di giovani sempre più spaventati e disorientati davanti alla vita.
Ora più che mai, allora, serve che i genitori siano degli alleati dei figli, che li lasciano provare, sbagliare, maturare in libertà senza sopprimere emozioni in una pentola a pressione che sotterra tutto fino a esplodere in gesti violenti.
Ogni genitore è chiamato ad ascoltare l’appello di Jannik Sinner e quello di Eros Ramazzotti a Sanremo 2024.
Ogni figlio ha diritto a vivere pienamente la vita, a identificarsi nel mondo, a trovare una terra promessa, un mondo diverso, dove crescere i propri pensieri.
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