La Sad a Sanremo per parlare di suicidio: quanti italiani ricorrono all’estremo gesto?
“Questa è la storia di un’altra vita sprecata di un figlio triste appena scappato di casa, lui è cresciuto in fretta dopo un’infanzia bruciata con sua madre che urlava, il padre che lo picchiava”.
Inizia così il testo di “Autodistruttivo” dei La Sad che a Sanremo 2024 portano la delicata tematica del suicidio, parte del più ampio problema della salute mentale a cui Amadeus sta dando particolare rilievo da quando è direttore artistico del Festival.
Porre più attenzione sul tema sembra necessario se si guardano i numeri. Nel solo primo semestre del 2023, Telefono Amico ha ricevuto 3.700 richieste d’aiuto da parte di chi, almeno una volta, ha pensato al suicidio. Un aumento del 37% rispetto ai primi sei mesi del 2022 quando le richieste di aiuto erano state 2.700.
A preoccupare non è solo la crescita del numero assoluto, ma il fatto che la maggior parte delle segnalazioni siano arrivate da giovani tra i 19 e i 35 anni: il 18% tra i 26 e i 35 e il 17% tra i 19 e i 25, “Negli ultimi anni – spiega l’associazione – è stato registrato un aumento di contatti anche da parte dei giovanissimi (under 19) che chiedono aiuto soprattutto via Whatsapp e mail”.
Complessivamente, il 29% delle richieste d’aiuto arriva da under 26.
A confermare l’aumento del numero dei pensieri sucidi tra i giovanissimi è anche l’Ospedale Bambin Gesù di Roma, che nel 2023 ha registrato 387 accessi al Pronto soccorso per tentativi e pensieri di suicidio tra gli under 18.
L’età media è di 15 anni e in 9 casi su 10 si tratta di ragazze.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il suicidio è la quarta causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni. Ogni anno, a togliersi la vita sono quasi 4.000 persone in Italia (una ogni 16 ore nel 2022) e oltre 700.000 nel mondo.
Senza dimenticare l’altissimo tasso di suicidi nelle carceri, in particolare quelle italiane. Il 2022 è stato l’anno con il numero più alto di sempre: 85 persone si sono tolte la vita all’interno di un istituto penitenziario, una ogni quattro giorni. E, come riporta Lasvolta.it, i numeri del 2023 non sono migliori, con 47 decessi accertati a fine agosto.
La situazione delle carceri merita una riflessione a parte: il tasso di suicidi è 15,4 casi su 10.000 persone, contro lo 0,67 registrato dall’Oms in generale nella popolazione italiana.
Quanto sono diffuse le problematiche mentali
Il suicidio è l’estremo gesto, ma i disturbi mentali sono in costante aumento su tutti i fronti. Una tendenza che non riguarda solo l’Italia.
Circa 1 europeo su 5 in età lavorativa è affetto da problemi di salute mentale, come emerge dall’ “Headway – Mental Health Index 2.0” realizzato da The European House – Ambrosetti in partnership con Angelini Pharma. Una situazione che ha anche i suoi risvolti indiretti: la percentuale di occupazione delle persone affette da disturbi mentali gravi è inferiore di circa il 20-30% rispetto a quelle che non ne soffrono, con ripercussioni anche sulle retribuzioni medie.
Abbassando l’età del target, l’indagine sottolinea che almeno il 50% dei disturbi di salute mentale si presenta prima dei 15 anni e l’80% dei disturbi mentali si manifesta prima dei 18 anni, spesso persistendo per tutta la vita dell’individuo.
Se per gli adulti le conseguenze indirette possono riguardare il lavoro, per i più giovani riguardano gli studi. In media, in tutta l’Ue, gli studenti che manifestano un disagio mentale hanno il 24% di probabilità in più di ripetere un esame. Una distanza che si evince anche dal testo di “Autodsitruttivo” dei La Sad: “Lui ha imparato come si sopravvive là fuori
Molto più dagli errori che dai suoi professori”
La salute mentale in Italia
Gli italiani soffrono di disturbi mentali più della media europea: oltre 1 italiano su 5 soffre di almeno un disturbo mentale.
Oltre che al contesto politico e socio-economico, la salute mentale degli italiani presta il fianco su tre aspetti:
- Resilienza del sistema: l’Italia è tra i Paesi europei più esposti al problema della salute mentale. Ciò significa che eventi esterni come una crisi economica, pandemica o bellica mettono a dura prova il sistema;
- condizioni abitative: in Italia, circa il 20% della popolazione vive in condizioni precarie. Le persone che vivono in contesti sovraffollati hanno maggiori probabilità di sviluppare un disordine mentale, tra cui disagio psicologico e depressione;
- spazi verdi: una minore presenza di spazi verdi che aiutano ad alleviare stress ed ansia, è associata a una crescente incidenza di disturbi mentali. In questa classifica l’Italia si trova al 21° posto su 28 Paesi (Stati Ue più Regno Unito).
Conclusioni
Negli ultimi anni è aumentata notevolmente l’attenzione della politica sul tema come testimoniano, tra le varie misure, il Bonus Psicologo e il “Bando disagio psicologico in adolescenza”. Una direzione che è anche il frutto di una rinnovata sensibilità sul tema. La testimonianza arriva proprio dal palco dell’Ariston, che da sempre racconta come cambia la società italiana anche se l’attenzione alle problematiche meno conosciute non è stata sempre la stessa.
Amadeus ha deciso di dare maggiore voce a queste problematiche da quando, nel 2020, ha ricoperto il ruolo di direttore artistico di Sanremo. Con ogni probabilità questa sarà la sua ultima direzione artistica. Sarebbe auspicabile, soprattutto per i giovani e per chi viene spesso messo ai margini, che il suo successore continui il percorso tracciato in questi anni.
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