Un adolescente su sette soffre di disturbi mentali: cosa fare
- 10/10/2024
- Giovani
Un adolescente su sette soffre di disturbi mentali. A confermarlo è l’ultimo report Unicef che, in occasione della Giornata Mondiale della Salute mentale, ha sottolineato come circa la metà di tutti i problemi della salute mentale a livello globale si manifesti entro i 18 anni. L’appello è a fare attenzione affinché vengano individuati e trattati in tempo tali disturbi e affinché comunità e istituzioni si occupino di realizzare una rete a supporto dei più fragili.
“Molti bambini sono pieni di tristezza, dolore o ansia. Alcuni si chiedono dove questo mondo sia diretto e quale sia il loro posto in esso – ha dichiarato Henrietta H. Fore, Unicef Executive Director -. È un iceberg che ignoriamo da troppo tempo e, se non agiamo, continuerà ad avere risultati disastrosi per i bambini e le società molto dopo la fine della pandemia”.
Disturbi mentali nei giovani
Secondo il rapporto dell’Unicef “Child and adolescent mental health – The State of Children in the European Union 2024”, circa 11,2 milioni di bambini e giovani entro i 19 anni (5,9 milioni di maschi e 5,3 milioni di femmine) nell’Unione europea (ovvero il 13%) soffrono di un problema di salute mentale. Tra le persone di età compresa tra i 15 e i 19 anni, circa l’8% soffre di ansia e il 4% di depressione.
Il suicidio è la seconda causa di morte (dopo gli incidenti stradali) tra i giovani fra i 15 e i 19 anni nell’Unione Europea. Nel 2020, circa 931 giovani sono morti per suicidio nell’Ue, equivalenti alla perdita di circa 18 vite a settimana. Circa il 70% dei giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni nell’Ue che muoiono per suicidio sono maschi.
In Italia, tra i giovani tra i 15 e i 19 anni che hanno perso la vita intenzionalmente tra il 2011 e il 2020 il 43% erano ragazzi e circa il 36% ragazze.
I cambiamenti climatici incidono sul benessere psicologico dei giovanissimi, aggiungendo una dimensione di incertezza e timore per il futuro: l’eco-ansia 😨
Una produzione originale di UNICEF & Bonfire per discuterne in vista della Giornata mondiale della #salutementale (domani) pic.twitter.com/5EE6bxLrft
— UNICEF Italia (@UNICEF_Italia) October 9, 2024
Giornata Mondiale della Salute Mentale
Oggi ricorre la Giornata Mondiale della Salute Mentale. L’Unicef Italia, quest’anno, ha deciso di dedicare questa giornata al tema dell’eco-ansia o ansia climatica, una delle preoccupazioni che maggiormente affligge i giovani.
Secondo dati Istat in Italia, infatti, il 70,3% dei giovani tra i 14 e i 19 anni si dice preoccupato per i cambiamenti climatici. Gli under 18 sperimentano quotidianamente gli effetti dei cambiamenti climatici sulle loro vite e questo sta avendo un impatto sulla loro salute mentale.
“Dobbiamo tutti lavorare per contribuire a rompere il silenzio sulla salute mentale – ha aggiunto Henrietta H. Fore -: sfidare gli stigmi, aumentare l’alfabetizzazione sulla salute mentale e garantire che le voci dei giovani siano ascoltate, in particolare quelle di coloro che hanno vissuto sperimentato problemi di salute mentale. E tutti dobbiamo impegnarci ad agire in aree chiave, come un migliore supporto ai genitori, garantire che le scuole siano luoghi più gentili e sicuri e, attraverso investimenti e sviluppo della forza lavoro, affrontare le esigenze di salute mentale delle famiglie in aree come la protezione sociale e l’assistenza alla comunità”.
Cosa fare per supportare i giovani
Per sensibilizzare sul tema l’Unicef Italia e l’Agenzia Creativa Bonfire, con il supporto di Greencome, hanno raccolto in un video una serie di testimonianze di giovani che hanno vissuto episodi di eco-ansia. Maria Beatrice Alonzi, divulgatrice e scrittrice esperta di analisi comportamentale e comunicazione non verbale, aiuta a riflettere sulle considerazioni ed emozioni emerse per capire come poter riconoscere e affrontare l’ansia dei più giovani.
L’azione dell’Unicef nell’ambito della prevenzione e della tutela della salute mentale di bambini e adolescenti, però, si basa concretamente su una strategia multisettoriale suddivisa in 4 ambiti di intervento:
- Investimenti: garantire maggiori e migliori investimenti nei servizi di salute mentale e di sostegno psicosociale in tutti i settori, servizi e strutture comunitarie per tutti i bambini, gli adolescenti e le famiglie.
- Promozione e prevenzione in famiglia: sostenere le famiglie, attraverso l’attuazione di programmi per la genitorialità positiva e benessere mentale per genitori e caregiver.
- Risposta nella scuola e nella comunità: garantire che tutti i bambini e gli adolescenti imparino e interagiscano in ambienti di apprendimento sicuri e supportivi, sia online che offline, con accesso a servizi di salute mentale specialistici in ambito scolastico.
- Cambiare approccio sulla salute mentale: la percezione pubblica della salute e delle malattie mentali è spesso negativa ed escludente, legata allo stigma, pregiudizi e paura. La promozione di comportamenti genitoriali consapevoli nonché di comunità e società opportunamente informate e resilienti.
“Nonostante i grandi sforzi di così tante persone, in particolare dei giovani che hanno condiviso le loro storie, idee e passione per il cambiamento, la nostra comunità globale ha appena iniziato ad affrontare. Quando si tratta di salute mentale, ogni paese si sta sviluppando. Ma se la sfida è grande, le ricompense per averla vinta possono essere ancora più grandi, per ogni bambino, per ogni famiglia e per ogni comunità. Non possiamo aspettare oltre. Non possiamo deludere un’altra generazione. Il momento di agire è adesso”, ha concluso Henrietta H. Fore, Unicef Executive Director.
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