L’Italia invecchia, otto comportamenti possono ringiovanire (e rendere più fertili)
La popolazione di ultrasessantacinquenni ammonta a quasi 15 milioni ed è pari a circa il 25% della popolazione, un quarto del totale dei cittadini. L’Italia sta invecchiando complessivamente giorno dopo giorno. A supporto di una maggiore longevità c’è una maggior cura della persona e una superiore attenzione della salute rispetto al passato.
Questo dimostra quanto, col passare degli anni, i cittadini abbiano anche aumentato la durata del tempo che impiegano per la cura del corpo e della mente e come, anche la pandemia e il lockdown, abbia fatto riscoprire una dimensione più privata e integralista della salute corporea. Ma a volte ciò non basta.
All’aumentare dell’età della popolazione corrisponde un numero sempre minore di nuovi nati. Inoltre, le ricerche scientifiche degli ultimi decenni hanno posto in essere un problema di cui oggi vediamo le conseguenze: il calo dello sperma globale e della natalità. A questi e ad altri problemi. Uno studio americano che ha coinvolto oltre 700mila veterani tra i 40 e i 99 anni, ha messo in luce alcuni comportamenti “virtuosi” che si possono adottare per migliorare la longevità.
Comportamenti “virtuosi”
Raccolti in un elenco che possiamo sintetizzare in otto punti, i comportamenti considerati virtuosi per la longevità sono associati ad uno stile di vita sano che migliorerebbe il tasso di nascite, al ribasso, anche a causa della diffusa infertilità.
Si tratta di alcuni modi di vivere e scelte salutari che potrebbero addirittura salvare la vita e migliorare il rapporto con il proprio corpo. Ecco di cosa si tratta:
- Non fumare
- Fare attività fisica
- Ridotto consumo di alcool
- Riposo sufficiente
- Alimentazione sana ed equilibrata
- Gestione dello stress
- Connessioni sociali
- Nessun disturbo o dipendenza da uso di oppioidi
I veterani di guerra della ricerca sono stati divisi in gruppi. C’erano alcuni che applicavano uso solo dei comportamenti descritti e altri gruppi che li mettevano in pratica quasi tutti. Per i non fumatori, ad esempio, la vita si potrebbe allungare di cinque anni.
La stessa dipendenza da fumo è richiamata anche dal nostro Ministero della Salute che, esplicitando alcune concause dell’infertilità, cita proprio il fumo. A seguire, troviamo l’obesità o l’eccessiva magrezza, diverse sostanze ambientali, come i derivati delle plastiche e degli idrocarburi, la sedentarietà e perfino l’eccessiva attività fisica sono alcuni tra i principali fattori di rischio modificabili, capaci di influenzare la salute sessuale e riproduttiva di un individuo.
