Lo sperma globale sta diminuendo, una scienziata dice perché
- 03/01/2024
- Fertilità
Shanna Swan studia da decenni l’impatto delle sostanze chimiche sulla fertilità umana. Sul Financial Times, un articolo dedicato alla ricercatrice mette in scena quali possano essere alcune delle motivazioni per le quali lo sperma globale stia diminuendo. Si tratta di un problema crescente di infertilità che sta generando, come concausa, un tasso di denatalità in tutti i Paesi.
Il mistero è questo. Dalla fine degli anni ’30, il numero degli spermatozoi in tutto il mondo sembra essere diminuito in modo significativo. Sebbene il declino sia stato inizialmente osservato nei paesi occidentali, vi sono prove dello stesso fenomeno nei paesi in via di sviluppo, e sembra che stia accelerando. Shanna Swan, una statistica di Berkeley diventata epidemiologa, crede di sapere il perché. Ma andiamo con ordine.
Le sostanze chimiche
Lo studio sugli effetti delle sostanze chimiche ha portato alla scoperta di un’alterazione del sistema endocrino che può interferire con gli ormoni naturali del corpo. Contenitori alimentari, ftalati, plastica da imballaggi, tubi da giardino: sono tutte sostanze contenute negli oggetti che usiamo ogni giorno e le cui tracce chimiche sono state rinvenute nel latte materno, nel tessuto placentare, nel sangue, nelle urine e anche nel liquido seminale.
Le conseguenze delle alterazioni che tali sostanze apportano possono ridurre il numero di spermatozoi o inibirne la fecondità. Inoltre, pare che potrebbero anche influenzare il sistema riproduttivo di un feto, compromettendo, quindi, anche i non ancora nati.
La ricerca e i risultati
I primi dati emersi risalgono alla prima decade del Duemila, anni in cui la ricercatrice ha scoperto che la distanza ano-genitale degli uomini sarebbe in grado di dimostrare la fertilità dello sperma e quanto esso sia stato danneggiato già a partire dal grembo materno.
Anche ammettendo che un numero di spermatozoi inferiore alla media non condanni necessariamente un uomo alla sterilità, c’è consenso scientifico, dubitato dai ricercatori di Harward, sul fatto che una volta che il numero di spermatozoi raggiunge un livello particolare – al di sotto di circa 40 milioni di spermatozoi per millilitro di sperma – la fertilità può essere compromessa.
Il sonnambulismo all’infertilità
La preoccupazione della ricercatrice è che il numero medio di spermatozoi è diminuito e che dinanzi a questo fenomeno risultiamo “sonnambuli”. Gli agenti inquinanti o chimici che producono alterazioni al corpo umano potrebbero portare a una calamità riproduttiva. Un aumento della maternità surrogata e l’uso della riproduzione assistita sempre più frequente sono due fenomeni-conseguenze già in corso. Mentre quella che ha definito come “una minaccia per l’umanità” si sta già compiendo.
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