Ambra Angiolini: “Sa cosa significa la parola ‘pace’?”, l’hater aveva criticato la famiglia allargata con Renga
- 29/11/2024
- Famiglia
Stare insieme e lasciarsi. Senza farsi male. Né prima, né dopo, né durante la relazione. Lo sfogo di Ambra Angiolini verso un’utente social va oltre la vicenda personale e diventa un esempio concreto di quanto sia importante la maturità emotiva a pochi giorni dalla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Ambra risponde sui social, cosa è successo
Ambra Angiolini e Francesco Renga sono separati dal 2015. Dal loro matrimonio (2004) sono nati Jolanda, ora ventenne, e Leonardo, da poco maggiorenne. Nonostante il divorzio, i due continuano a trattarsi da persone mature, ma qualcuno non è pronto ad accogliere il concetto di famiglia allargata e ci tiene a farlo sapere.
Tutto è partito dalle dichiarazioni di Francesco Renga riportate qualche giorno fa dalla pagina Instagram di Chedonna.it. Le parole sono prese da un’intervista rilasciata dal cantante tre anni fa a Verissimo, ma il loro contenuto è senza tempo: “Io, Ambra, Jolanda e Leonardo non smetteremo mai di essere una famiglia anche se certi meccanismi sono cambiati. Credo che la cosa migliore che deve circolare in una famiglia sia il rispetto dei ruoli e il rispetto della felicità dell’altro”. Concetti che a troppe persone sembrano irreali o persino ingiusti, ma ricordano quelli condivisi da Giulia Salemi e da Gino Cecchettin e quanto sia importante insegnare il vero amore.
Le famiglie italiane stanno diventando più flessibili, ma c’è ancora molta strada da fare per accettare la fine di un rapporto senza che questo diventi un problema per sé stessi e per gli eventuali figli.
La trappola del nichilismo emotivo e dell’immaturità affettiva può sfociare in tragedia, come dimostra la cronaca. Il seme della discordia serpeggia tra molte famiglie italiane e in molti commenti sotto il post: “Tutti a scrivere frasi sdolcinate dopo aver fatto guerre l’uno contro l’altra, ormai ho notato che avete preso tutti la stessa piega…Ma al popolo???”, ha scritto una signora.
Ambra Angiolini non è rimasta in silenzio: “Signora, mi dispiace distruggere la sua giornata con una notizia: non ci siamo mai fatti la guerra, non ricevo assegni di mantenimento, abbiamo scelto di non stare più insieme e ci rispettiamo. Lei sa cosa significa la parola ‘pace’? È quel diritto che tutti siamo invocando, ma che nessuno riesce a mettere in pratica nemmeno nelle proprie vite, soprattutto sui social”, ha scritto l’attrice prima di concludere con un cuore rosa e ricevere l’affetto dei suoi fan.
Il commento della signora è stato uno dei tanti ostili alle parole di Renga, ma molti sono stati anche i commenti a favore della coppia, capace di volersi bene anche se è finito l’amore: “Ma è così difficile da capire che due persone possono smettere di essere coppia ma non di essere genitori? Il bene dei figli è avere due genitori che li amano, se riescono a farlo anche amandosi tra loro è stupendo ma se non riesce più, meglio prendere strade diverse”, ha scritto un utente rispondendo ai tanti hater sotto il post.
L’immaturità emotiva nelle famiglie italiane
L’immaturità affettiva è un tema di crescente rilevanza nel contesto delle famiglie italiane, come evidenziato da uno studio del Centro di Psicoterapia e Psicologia Clinica di Torino. Questo fenomeno si manifesta quando i giovani, a causa di dinamiche familiari disfunzionali, non riescono a sviluppare le competenze emotive necessarie per affrontare le sfide della vita adulta. Dinamiche che sono alla base di eventi tragici, come i maltrattamenti e i femminicidi, quasi sempre commessi da ex partner che non accettato la separazione.
Uno dei principali fattori che contribuiscono a questa immaturità, spiega lo studio, è l’iperprotezione da parte dei genitori. In un contesto socio-economico caratterizzato da precarietà e instabilità, molti genitori tendono a controllare eccessivamente le vite dei propri figli, limitando la loro autonomia. Questo comportamento, sebbene motivato da buone intenzioni, impedisce ai giovani di sperimentare fallimenti e successi, elementi fondamentali per la crescita personale.
Secondo i risultati raccolti dal Centro, la fase adolescenziale si sta allungando, con molti giovani che faticano a lasciare il “nido” familiare e a sviluppare un senso di indipendenza. Il modello educativo attuale raramente favorisce l’esplorazione autonoma del mondo reale. Spesso, pur di tenerli buoni e “al sicuro”, i figli vengono lasciati davanti agli schermi di tv e smartphone, con evidenti ricadute sulla loro intelligenza (emotiva e non).
I bambini che crescono in ambienti in cui sono i genitori a risolvere i loro problemi possono sviluppare una dipendenza emotiva che ostacola la loro capacità di affrontare le difficoltà della vita. La fragilità emotiva che può manifestarsi in ansia, depressione e difficoltà relazionali. Il Centro sottolinea anche l’importanza della “separazione-individuazione”, un processo evolutivo descritto da Margaret Mahler, che è cruciale per il sano sviluppo psichico del bambino. Quando questo processo viene interrotto da genitori iper-controllanti o oppressivi, il bambino può rimanere intrappolato in una condizione di immaturità affettiva, incapace di riconoscere i propri limiti e di affrontare le sfide esterne.
Con il loro esempio concreto, Ambra Angiolini e Francesco Renga dimostrano che le relazioni non devono tradursi in dipendenza, ma nella ricerca della propria e dell’altrui libertà. Forse, il più grande insegnamento che si possa lasciare ai propri figli.
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