Isolamento e solitudine over 60: un approccio tecnologico alla Silver Economy
- 26/02/2024
- Welfare
Il cambiamento demografico in atto in Italia e nel mondo ha richiesto strategie tecnologiche sempre più avanzate rivolte al macrosistema della Silver Economy. Con questo termine si fa riferimento alle opportunità economiche relative a persone anziane, in condizioni o meno di fragilità, isolamento sociale e solitudine.
Negli scorsi giorni, AC75 Startup Accelerator ha presentato l’evento “Silver Economy meets Innovation”: un tavolo di confronto sulle opportunità dell’innovazione connesse alla longevità della popolazione. Il focus dell’incontro era incentrato sul tema della socialità, discusso da personalità e organizzazioni italiane e internazionali impegnate attivamente nei settori interessati dalla transizione demografica. Coerentemente con l’impegno per la diffusione della cultura della Silver Economy e per la costruzione dell’ecosistema dell’innovazione in questo settore, AC75 Startup Accelerator ha coordinato la seconda edizione di “Silver Economy meets Innovation: Ageing better, together. Strategies and startups to tackle loneliness”, il report specificamente dedicato all’innovazione nella Silver Economy.
Il report nasce nell’ambito di Next Age: il primo programma europeo che investe nelle startup della Silver Economy, nato su iniziativa di CDP Venture Capital in collaborazione con AC75 SA. “Silver Economy meets Innovation” è un’ analisi dei bisogni legati alla solitudine della popolazione anziana e alle soluzioni per contrastarla e promuovere la socialità, accompagnata da casi studio di startup che lavorano in questo ambito, trend e strategie di innovazione raccontati dai partner del programma: Intesa Sanpaolo, Amplifon (main partner), IRCCS INRCA (Istituto Nazionale di Ricovero e Cura per Anziani) , UK-NICA, (UK National Innovation Centre for Ageing), UNIVPM (Università Politecnica delle Marche), Silver Economy Network e AC75 SA.
Vediamo insieme cos’è emerso dal report.
Silver Economy e innovazione: quale strada percorrere
L’Europa e gli Stai Uniti hanno la quota più grande di popolazione over 60 che vive da sola. L’Istat ha riscontrato che in Italia, nello specifico, circa la metà delle persone che vivono da sole sono over 65. Un dato che fotografa la struttura sociale: oltre il 50% degli over 75 vive a meno di un chilometro di distanza da un figlio o un nipote. Ciò che preoccupa, però, è che nonostante tale vicinanza, si verifica un fenomeno che vede queste persone vivere in isolamento sociale o solitudine con ripercussioni sulla salute fisica e mentale e sulla qualità della vita e della longevità. Quale strada deve percorrere l’innovazione “onlife” per rendere migliore la vita di queste persone? Il report, per rispondere a questo interrogativo, ha analizzato una serie di aspetti chiave. Analizziamoli uno per uno.
Isolamento sociale: il valore di una strategia tecnologica
Il primo capitolo, a cura di IRCCS INRCA e UnivPM ha fornito una introduzione alla tematica del report, illustrando le diverse aree di intervento e progettualità che hanno coinvolto gli autori stessi.
Comparando i dati europei, sono l’Europa meridionale e orientale quelle maggiormente colpite dall’isolamento sociale e dal fenomeno della solitudine. Il caso italiano è il più esemplificativo delle criticità. Nel report, infatti, si fa riferimento ai dati disponibili risalenti al 2018, secondo i quali la quota di anziani isolati è elevata, con mancanza totale o parziale di persone con cui poter discutere di questioni intime e personali. Promuovere un’innovazione sociale ha tre obiettivi comuni:
- Migliorare la salute e il benessere psicofisico degli individui;
- Migliorare la qualità della vita attraverso l’inclusione;
- Ottimizzare opportunità sia a livello micro che macro, usando anche le nuove tecnologie.
Ad esempio, Regno Unito, Irlanda del Nord hanno entrambi nominato dei ministri per la solitudine nel 2018, mentre il Giappone ne ha nominato uno nel 2021.
Il ruolo delle città: più smart per gli anziani
Nel secondo capitolo a cura di Uk National Innovation Centre for Ageing si è illustrato un framework di riferimento delle cause dell’isolamento proponendo le città come piattaforme di implementazione di politiche per la sperimentazione di soluzioni innovative. In altre parole, il modo di vivere le città e i contesti urbani può fare la differenza sulla salute delle persone anziane. Un fenomeno sviluppatosi in America negli scorsi anni consisteva nell“affittare un nipote” per passeggiate in quartiere. Esempi di questo tipo, però, sono presenti in tutto il mondo con la differenza che in contesti come l’Italia, l’ambiente urbano spesso è strutturato in borghi e piccoli comuni con assenza di giovani, spopolamento in corso e mancanza di supporto nei confronti degli anziani.
Ripensare una progettazione urbana, anche attraverso limiti di velocità, garanzia di presenza banda larga per wi-fi gratuito in tutto il territorio e piazze cittadine ibride per una maggiore fruibilità e condivisione delle informazioni sarebbe la strada più corretta da percorrere.
Smart Living e Co-housing in Europa
A cura di Silver Economy Network, il terzo capitolo propone il cohousing, fondato sui principi della vita comunitaria e della partecipazione attiva alla comunità, “come un promettente antidoto ai pericoli della solitudine e dell’isolamento sociale tra gli anziani”, si legge nel report. In queste realtà i residenti vivono fianco a fianco impegnandosi nella progettazione e gestione della loro comunità. Si parla, in questo caso, di silver cohousing, fenomeno che guadagna popolarità con l’aumentare dell’età media della popolazione.
Innovazioni emergenti
L’Intesa Sanpaolo Innovation Center ha descritto, poi, il panorama dei nuovi approcci e strategie illustrando le opportunità di una innovazione, a base tecnologica, dalla salute agli ambienti di vita. Le previsioni per il 2027 vedono un aumento dell’utilizzo dei dispositivi tecnologici in ambito domestico: dalla domotica, passando per l’intelligenza artificiale fino ai sensori IoT integrati. Alla base di questo ambito c’è il concetto di “Smart Home”, case che migliorano l’efficienza e la sicurezza delle persone anziane limitando le barriere strutturali e operando con strumenti altamente tecnologici volti ad evitare isolamento e solitudine. Insomma, nella vita di tutti i giorni è possibile automatizzare azioni semplici ma indispensabili come:
- Inserire in un’agenda digitale i promemoria per i medicinali da assumere
- Ricordare appuntamenti e visite mediche
- Compilare la lista della spesa e inviarla ad un negoziante o parente
- Interagire con webcam e videocitofoni
- Controllare l’accensione e lo spegnimento di luci ed elettrodomestici
- Gestire l’impianto di riscaldamento
- Gestire dispositivi quali allarme e telecamere
Proposte risolutive hanno anche esempi di pet teraphy tramite robot di compagnia o progetti di Smart cities Silver Oriented direttamente nate dall’Organizzazione mondiale per la sanità.
Modelli comportamentali e tecnologie sensoriali
AmplifonX e Publicis Sapient hanno approfondito le tendenze comportamentali orientate all’uso di tecnologie. Il contributo espone il risultato di una analisi del grado di accettazione della tecnologia stessa da parte della popolazione over 60. Prendendo ad esempio il caso forse più emblematico della “telemedicina”, ci si confronta con un dopo pandemia che ha registrato un utilizzo 38 volte superiore di questo strumento rispetto al passato. Un aumento del 50% in psichiatria, del 30% nei trattamenti per i disturbi da uso di sostanze, del 16% in reumatologia che, sulla base di questa tendenza, è stato stimato che 250 miliardi di dollari di spesa sanitaria negli Stati Uniti potrebbero spostarsi verso cure virtuali e abilitate virtualmente. Il 63% dei baby boomer statunitensi ha affermato che la qualità della visita è uguale a quella svolta di persona.
Startup innovative per la longevità
AC75 Startup Accelerator stessa ha poi riportato casi ed esempi di strategie e startup nel campo della socializzazione e del contrasto alla solitudine, evidenziando tre aree di attività: piattaforme digitali a supporto della socializzazione, la robotica di compagnia, le iniziative su nuove modalità abitative e di esperienze culturali.
L’evento di presentazione del report è stato aperto dai saluti istituzionali di Orlanda Latini, Assessore al Comune di Ancona e dall’introduzione ai lavori di Mario Pesaresi, Presidente di AC75 SA, seguito da un panel di interventi in cui personalità e organizzazioni italiane e internazionali hanno portato il proprio punto di vista sul contrasto all’isolamento: Il Sottosegretario Lucia Albano – Ministero dell’Economia e delle Finanze, è intervenuta sulle politiche del Governo Italiano a supporto degli anziani e la promozione del senior housing; Chris Mikton – Organizzazione Mondiale della Sanità, ha parlato di connessione e disconnessione sociale concentrandosi sulle sue dimensioni, l’impatto, sui fattori determinanti e sugli interventi promettenti per affrontarlo; Mario Ottiglio, Global Coalition on Aging ha portato il punto di vista delle grandi imprese impegnate a rispondere ai bisogni di una società che invecchia; Stefano Molino – CDP Venture Capital, ha presentato le politiche del Fondo Nazionale Acceleratori a sostegno dell’innovazione.
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