Pensioni di invalidità civile sospese senza preavviso, cosa è successo ad Agrigento?
- 30/05/2024
- Welfare
Un controllo sul conto, i soldi mancanti, la paura. A gennaio una settantenne di Agrigento ha notato che l’Inps non le stava più pagando la pensione di invalidità. Eppure, l’istituto non le aveva recapitato alcun preavviso.
Dopo aver smaltito lo spaventa, l’anziana signora si è rivolta a Dossier per denunciare il fatto. Ed è stata abbastanza fortunata, visto che se avesse aspettato ancora un po’, i termini del ricorso contro la sospensione degli assegni sarebbero scaduti e l’anziana avrebbe perso per sempre la sua pensione di invalidità civile.
Ma non si trattava di un caso isolato: dopo aver raccolto la testimonianza, la testata ha scoperto che molti agrigentini avevano perso improvvisamente la propria pensione di invalidità. C’è poi il fronte di chi, pur avendo ricevuto i solleciti dell’Inps, non colma le lacune documentali che decretano la sospensione del pagamento.
Secondo i calcoli dell’Istituto, nel 2018 sono stati 36.763 i beneficiari delle prestazioni legate all’invalidità civile che hanno ignorato i solleciti.
Non era questo però il caso della settantenne agrigentina:
“Lo scorso gennaio – racconta nella lettera a Dossier – è arrivato il solito estratto conto bancario, controllandolo mi sono accorta che nell’elenco dei movimenti, nella voce entrate, mancavano i versamenti dell’assegno della pensione di invalidità civile e della tredicesima. Mi preoccupo e chiedo a mio marito di informarsi con l’ufficio postale. Il giorno dopo scopriamo che la mia pensione era stata sospesa dall’Inps per la mancata comunicazione dei redditi, andiamo in un Caf che ci spiega le procedure per chiedere la ricostituzione reddituale per sospensione”.
L’obbligo di segnalazione
Come spiegato anche dall’operatore Caf alla pensionata, prima di sospendere il pagamento della pensione di invalidità civili, l’Inps deve inviare due comunicazioni al beneficiario. La prima serve a sollecitare la comunicazione dei redditi, mentre l’altra deve essere un avviso della sospensione del trattamento pensionistico. Comunicazioni che, racconta la donna, a lei non sono mai arrivate.
Le istruzioni del Caf hanno permesso all’anziana agrigentina di recuperare le somme arretrate (l’assegno mensile è di circa 400 euro), ma il rischio della prescrizione era dietro l’angolo. Inoltre, come spiega ancora la vittima della omessa segnalazione, “rimanere senza soldi per cinque lunghi mesi non ha fatto bene alla mia già precaria salute”.
Non un caso isolato
La testata ha chiesto ad alcuni Caf se il caso della signora fosse isolato o se anche altri
pensionati si fossero ritrovati nella sua stessa situazione. Ne è emerso che molti agrigentini sono
stati costretti a rivolgersi ai centri di assistenza fiscale per chiedere la riattivazione dei pagamenti sospesi.
Ma cosa è successo? In pratica, fino a pochi anni fa l’Inps mandava una lettera per ricordare ai pensionati di comunicare all’istituto i redditi, ma nel tempo questa prassi è stata spesso accantonata. La causa potrebbe non dipendere dall’Istituto ma dallo smarrimento della comunicazione nel tragitto, come avviene in altri casi.
Cosa fare per non perdere la pensione di invalidità
Cosa possono fare i cittadini per non perdere il diritto alla pensione di invalidità?
La legge non solo stabilisce un limite reddituale, ma impone anche ai soggetti beneficiari di comunicare all’Inps la propria situazione reddituale, qualora non siano tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi all’Amministrazione finanziaria o non la comunichino integralmente. Quest’obbligo di comunicazione avviene nei casi di:
- pensione di inabilità;
- assegno mensile di assistenza;
- pensione ai ciechi civili;
- pensione ai sordi;
- assegno sociale.
Come recuperare i propri redditi
Per ricostruire la propria situazione reddituale, l’interessato può rivolgersi a dei patronati oppure procedere in autonomia accedendo con Spid o Cie all’area personale MyINPS. A quel punto basta seguire il percorso “Home” > “Prestazioni e servizi” –“Servizi” – “Domanda di Prestazioni pensionistiche: Pensione, Ricostituzione, Ratei maturati e non riscossi, Certificazione del diritto a pensione” – “Variazione prestazione pensionistica”, attivando il successivo sottomenu: “Ricostituzioni/Supplementi” – “Ricostituzione pensione” – “Reddituale” – “Per sospensione art. 35comma 10bis D.L. 207/2008”.
Quando viene sospesa o revocata la pensione di invalidità
Dunque, ogni anno i titolari di trattamenti pensionistici per invalidità civile, sordità e cecità sono tenuti a comunicare ogni anno la propria situazione reddituale all’Inps e se questo non avviene:
- l’Inps deve comunicare un preavviso di sospensione tramite raccomandata postale con ricevuta di ritorno;
- il o la pensionata deve regolarizzare la posizione entro 60 giorni dalla ricezione della lettera;
- oltre questa scadenza, la pensione viene sospesa;
- Allo scadere di ulteriori 120 giorni dall’inizio della sospensione senza alcuna comunicazione da parte dei redditi, l’Inps revoca la pensione di invalidità.
Vale la pena sottolineare che anche in questo caso l’Istituto di previdenza deve notificare l’avvenuta sospensione tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.
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