Fondazione Cariplo in supporto delle realtà locali: “Vogliamo un welfare di precisione”
“Vogliamo un welfare di precisione”. E’ l’obiettivo lanciato dal presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Azzone, eletto a maggio alla guida dell’ente filantropico, che ogni anno investe in attività di utilità sociale e “progetti meritevoli” legati a arte, cultura, ambiente e ricerca scientifica, nel territorio della Lombardia e delle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola.
Pochi giorni fa, la commissione centrale di beneficenza della Fondazione ha approvato le Linee programmatiche e il Documento previsionale per il 2024, che prevedono uno stanziamento di 153 milioni di euro da destinare alle attività filantropiche a favore della comunità, di cui circa 20 milioni per due grandi iniziative realizzate a livello nazionale insieme alle altre fondazioni di origine bancaria: il Fondo per il contrasto alla Povertà Educativa e il Fondo Repubblica Digitale per il contrasto alla povertà digitale.
La Fondazione infatti gioca un importante ruolo locale, legata com’è storicamente al territorio di riferimento – un territorio geograficamente ampio, con 11 milioni di abitanti – ma allo stesso tempo non perde di vista il contesto globale. Ogni iniziativa si innesta in un mondo in cambiamento, dove le sfide già note si trasformano e ne emergono di sconosciute: dalle nuove povertà e fragilità alle dinamiche migratorie, dalla crisi climatica all’occupazione, dall’invecchiamento della popolazione al turismo. Tra gli strumenti per affrontare queste sfide, sottolinea la Fondazione, ci sono “la cultura come fattore di crescita e di contrasto alla povertà educativa, la scienza e la ricerca”.
Aree di intervento e direttrici strategiche di Fondazione Cariplo
Il Piano filantropico appena approvato nasce da un serie di incontri sul territorio che avevano l’obiettivo di ascoltare e analizzare, con precisione come annunciato da Azzone, i problemi, le priorità e le peculiarità locali. Allo stesso tempo sono stati avviati dei gruppi di lavoro interno con le commissioni Ambiente, Cultura, Servizi alla Persona, Ricerca Scientifica e Gestione del Patrimonio, a cui hanno preso parte i rappresentanti degli organi di governo e le strutture tecniche di staff.
Sono quattro le aree di intervento individuate da Fondazione Cariplo:
• Ambiente
• Arte e Cultura
• Servizi alla Persona
• Ricerca Scientifica
e quattro le direttrici d’azione:
• Creare valore condiviso
• Ridurre le disuguaglianze
• Allargare i confini
• Creare le condizioni abilitanti
“La chiave sta nel rafforzare le comunità, aiutarle a rimanere coese ed inclusive. Solo così possiamo affrontare i problemi e immaginare soluzioni. La Fondazione cercherà di fare sempre la propria parte, con un’attenzione ai più fragili, consapevoli che ogni persona ha un bisogno specifico che la contraddistingue: per questo abbiamo portato all’attenzione del Capo dello Stato una visione legata al welfare di precisione che unisce sensibilità e solidarietà al potenziale che oggi l’analisi dei dati e le tecnologie possono mettere a disposizione”, ha spiegato Azzone dopo la presentazione al Capo dello Stato Sergio Mattarella, il 30 ottobre scorso, delle attività filantropiche previste dalla Fondazione per i prossimi anni, a cominciare dal 2024.
La visita all’associazione Cometa a Como
Proprio nell’ottica di rimanere ben ancorati al territorio, con attenzione alla comunità locale e alle sue specificità, nei giorni scorsi il presidente Azzone con il consigliere d’amministrazione Enrico Lironi ha visitato l’associazione Cometa, una delle più importanti realtà comasche dedicate all’accoglienza, all’educazione e al mondo del lavoro per i giovani in difficoltà. “Qui vediamo realizzati concretamente gli obiettivi che ci poniamo come Fondazione Cariplo”, ha commentato Azzone, sottolineando che con Cometa c’è una visione condivisa: “E’ una realtà di livello europeo che realizza concretamente i nostri obiettivi”.
Le attività e le linee strategiche approvate da Fondazione Cariplo verranno presentate il 24 novembre alle 10.30 presso il MEET – Digital Cultural Center a Milano.
