Assegno di inclusione, dal 18 dicembre è possibile fare domanda
- 18/12/2023
- Welfare
Al via, da oggi 18 dicembre, le domande per chiedere l’Assegno di inclusione (Adi). In questo modo sarà possibile avere il pagamento dell’assegno già dalla fine di gennaio. L’Adi è la nuova misura di sostegno economico e inclusione sociale. I requisiti dell’Adi: nuclei familiari che includono almeno una persona con disabilità, minori, over 60 o in condizioni di svantaggio.
“Si tratta di un passaggio importante, un cambio di paradigma a favore di una misura di inclusione attiva che guarda al sostegno concreto delle persone più fragili puntando allo stesso tempo all’integrazione sociale e lavorativa. Con il nuovo Assegno di Inclusione stiamo realizzando un percorso di attenzione che mette al centro le persone e le loro necessità”, ha dichiarato in una nota il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone.
Assegno di inclusione, come verrà erogato e come fare domanda
L’assegno verrà erogato attraverso la Carta di Inclusione emessa da Poste Italiane, per un importo massimo annuo di 6mila euro, incrementabile in base alla composizione del nucleo familiare e alle necessità abitative. L’indennità può essere rinnovata per 12 mesi dopo un mese di sospensione, e la sua erogazione dipende dalla valutazione dei bisogni del nucleo familiare.
Per presentare domanda per l’Assegno di inclusione, si può utilizzare la modalità telematica all’Inps, tramite Spid, oppure rivolgersi ai Patronati e ai Caf. In ogni caso occorre l’Isee, ovvero l’attestazione dell’Indicatore di Situazione Economica Equivalente, valida al momento della presentazione della domanda.
Infine, fa sapere il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per le domande presentate fino a febbraio 2024, se non si dispone di un Isee in corso di validità, per i mesi di gennaio 2024 e febbraio 2024 ci si potrà basare sull’Isee valido al 31 dicembre 2023 – ove ricorrano le condizioni. Tuttavia, per continuare a ricevere l’assegno, per i mesi successivi è necessario avere un Isee valido.
Patto di attivazione digitale
I beneficiari dell’Assegno di inclusione dovranno sottoscrivere un “patto di attivazione digitale” sulla piattaforma Siisl (il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa). In questo modo aderiranno ad un percorso personalizzato di inclusione sociale o lavorativa. Entro 120 giorni dalla sottoscrizione del patto, i beneficiari saranno tenuti a presentarsi per il primo appuntamento presso i servizi sociali. In caso di mancata presentazione, il beneficio sarà sospeso.
Esclusi dai vincoli di tale percorso vi sono gli over-60, le persone con disabilità, con figli di tre anni o tre o più minori, e le donne vittime di violenza di genere inserite nei percorsi di protezione. Per loro l’indennità verrà riconosciuta, considerandole indipendenti dal nucleo familiare in cui spesso si subisce violenza.
Differenze con il Supporto Formazione e Lavoro (Sfl)
Lo spirito della nuova misura, che segue il Supporto Formazione e Lavoro (Sfl) partito lo scorso 1° settembre, dunque è quello di passare da un welfare passivo a uno attivo, che oltre a fornire sostegno economico fornisca gli strumenti necessari per l’inserimento sociale e lavorativo. A differenza del Sfl (350 euro al mese per massimo 12 mesi rivolto alle persone occupabili) che prevede un trasferimento diretto via bonifico, l’Adi potrà essere riconosciuto per 18 mesi e rinnovato, dopo la sospensione di un mese, per ulteriori 12 mesi.
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