Prosperità economica e invecchiamento della popolazione, Ue a rischio
- 17/10/2023
- Mondo
Invecchiamento della popolazione, contrazione della popolazione in età lavorativa e carenza di manodopera sono le sfide demografiche più urgenti in Europa. Lo rileva l’indagine Eurobarometro sulla demografia secondo cui sette europei su dieci (su un campione di 25.683 persone) ritengono che le tendenze demografiche in atto mettono a rischio la prosperità economica e la competitività a lungo termine dell’Unione Europea.
Il cambiamento demografico visto dagli europei
Le altre sfide demografiche da affrontare interessano la migrazione e l’integrazione, lo spopolamento, la fuga dei cervelli e il calo del tasso di fertilità. Il 67% del campione intervistato ritiene che queste tendenze contribuiscano alla carenza di manodopera e un altro 67% concorda anche sul fatto che compromettono la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche nell’Unione Europea; il 65% concorda, invece, sul fatto che intensificano le differenze tra e all’interno degli Stati membri (65%), oltre a contribuire allo squilibrio tra domanda e offerta di competenze (58%).
Impatti dei cambiamenti demografici
Poiché in Europa la popolazione in età lavorativa sta diminuendo, per sostenere la crescita economica è necessario favorire l’inserimento di un maggior numero di persone nel mercato del lavoro oltre ad aumentare la produttività attraverso il progresso tecnologico e lo sviluppo delle competenze.
Dato che si tende a vivere più a lungo e in migliore salute, sono molti quelli che desiderano lavorare più a lungo, anche senza svolgere necessariamente lo stesso tipo di mansione. Allo stesso tempo, il crescente numero di anziani nell’UE comporta una maggiore necessità di servizi di assistenza e mette a repentaglio la sostenibilità finanziaria a lungo termine dei nostri sistemi previdenziali.
Gestire il cambiamento demografico
In assenza di un intervento risoluto su tali questioni, nei prossimi anni la popolazione dell’UE potrebbe continuare a diminuire ed invecchiare, con effetti negativi su economia, società e competitività a lungo termine. Se confermate, le tendenze in questo senso potrebbero aggravare la carenza di manodopera, aumentare la pressione sui bilanci pubblici ed esercitare effetti profondi su investimenti e produttività.
Per un cittadino europeo su due la gestione del cambiamento demografico dovrebbe rimanere una priorità politica sia a livello dell’UE che degli Stati membri. Quando si interrogano sulle soluzioni politiche, le misure preferite dai cittadini per affrontare l’invecchiamento della popolazione sono garantire pensioni adeguate che rimangano accessibili per le generazioni future (49%), oltre a fornire servizi sanitari di alta qualità e convenienti (49%). Nel mercato del lavoro, i cittadini ritengono che le azioni volte a contrastare la disoccupazione giovanile siano le più efficaci (61%), seguite dalle politiche di conciliazione tra lavoro e vita privata (48%).
Il cambiamento demografico, se non affrontato, potrebbe ulteriormente aggravare la carenza di manodopera, creando strozzature nell’economia. Già oggi la carenza di manodopera nell’UE è al limite livelli record.
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