Manovra 2024, come funzionano Quota 104 e la decontribuzione totale per le mamme
- 17/10/2023
- Welfare
Girando sul web si possono trovare i video di comici italiani che descrivono una scena tragicomica. C’è il papà o la mamma che inizia entusiasta l’ultimo anno di lavoro, prima di sedersi a tavola e apprendere dal telegiornale la brutta notizia: età pensionabile spostata, ancora, di un anno.
Tra ieri e oggi, questa scena potrebbe essersi vista sulle tavole di molti italiani dopo l’approvazione della bozza del decreto-legge Manovra 2024.
Il testo, infatti, propone l’estromissione di Quota 103 per sostituirla con Quota 104: dai 62 anni di età e 41 di contributi, si passa al requisito anagrafico di 63 anni mantenendo stabile quello contributivo a 41.
Dovrebbe rimanere invariata la possibilità di uscire dal lavoro con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne) oltre a 3 mesi di finestra mobile a prescindere dall’età. Sarà inoltre confermato il cosiddetto “bonus Maroni” che premia chi rimane al lavoro pur avendo già maturato i requisiti per andare in pensione. Praticamente facendo apposita domanda all’Inps, che deve dare il benestare entro 30 giorni, si rinuncia all’accredito dei contributi e si ottiene l’importo come aumento in busta paga.
Non solo: la Manovra 2024 dovrebbe anche prevedere una stretta sulle pensioni anticipate e opzione donna. L’intenzione è destinare le relative risorse a un Fondo per la flessibilità in uscita che permetta di accedere alla pensione con 63 anni di età e 36 di contributi a:
- caregiver;
- disoccupati;
- donne;
- coloro che sono impiegati in lavori pesanti;
- soggetti diversamente abili
La conferma arriva dalle parole del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: “Per quanto riguarda i pensionamenti anticipati ci sono forme restrittive rafforzate rispetto al passato. Non ci sono più l’Ape sociale, né Quota 103 nelle forme previste nello scorso anno. L’accesso agli anticipi sarà più restrittivo”.
In questa ulteriore stretta sulle pensioni, l’unico vantaggio riguarda chi nel 2024 potrà accedere alla pensione a 67 anni di età pur avendo maturato una pensione inferiore a 1,5 volte la pensione sociale (nel 2023 pari a 745,9 euro) e si trova per intero nel sistema contributivo. Per loro, infatti, cade il vincolo che fino ad oggi li costringeva ad attendere i 71 anni.
È prevista poi la rivalutazione dello 0,8% delle pensioni per adeguarle all’inflazione. La misura peserà per circa 14 miliardi di euro sulle casse dell’Erario. Come già accaduto lo scorso anno, il recupero pieno avverrà solo per le pensioni fino a quattro volte l’importo minimo (circa 2000 euro lordi), seguendo poi fasce decrescenti. In quest’articolo ulteriori informazioni sulla rivalutazione delle pensioni che dovrebbe avvenire già tra novembre e dicembre 2023.
Opzione donna e decontribuzione per le mamme
Con il nuovo fondo previsto nella bozza del decreto Manovra 2024, si alza di ben 3 anni il requisito anagrafico per Opzione donna che passa da 60 anni (59 con un figlio, 58 con due o più figli) a 63 anni di età.
Ottime notizie arrivano per le mamme di due o più figli fino a dieci anni: i loro contributi saranno pagati interamente dallo Stato, permettendo una drastica riduzione del cuneo fiscale.
Si tratta di una misura ingente, forse la più caratterizzante dell’intera Manovra, che il presidente Meloni ha commentato così: “Una donna che mette al mondo almeno due figli ha già offerto un importante contributo alla società, e lo Stato cerca di compensare pagando i contributi previdenziali”.
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