Allarme siccità per 1 bambino su 3 nel mondo
- 13/11/2023
- Mondo
1 bambino su 3 nel mondo, ovvero 739 milioni, vive in zone già esposte a gravi livelli di scarsità di acqua e i cambiamenti climatici rischiano di aggravare questa situazione.
Questi numeri allarmanti sono dati dal rapporto Unicef ‘The Climate Changed Child’, pubblicato in vista del Summit sul cambiamento climatico della Cop28, prevista dal 30 novembre al 12 dicembre a Dubai.
Il rapporto, che affronta la minaccia diretta alla sicurezza dei bambini a causa della vulnerabilità idrica, evidenzia come la diminuzione delle risorse idriche e la mancanza di servizi igienici adeguati stiano aumentando le difficoltà, ponendo i bambini di fronte a rischi crescenti.
‘The Climate Changed Child’ fornisce un’analisi dettagliata dei tre livelli di sicurezza idrica a livello globale:
- scarsità d’acqua;
- vulnerabilità idrica;
- stress idrico
Quest’ultimo è definito come il rapporto tra la domanda totale di acqua e le riserve rinnovabili disponibili. L’Unicef prevede che entro il 2050, 35 milioni di bambini saranno esposti a livelli elevati o molto elevati di stress idrico.
Non solo stress idrico. Il rapporto, che è un supplemento all’Indice di rischio climatico per l’infanzia dell’Unicef (2021), delinea anche la miriade di altri modi in cui i bambini subiscono l’impatto della crisi climatica. Fra queste si annoverano diverse malattie, l’inquinamento atmosferico ed eventi meteorologici estremi come inondazioni e siccità.
Dal report emerge che 436 milioni di bambini stanno affrontando il doppio svantaggio di una scarsità d’acqua elevata o molto elevata e livelli bassi o molto bassi di servizi per l’acqua potabile – situazione nota come vulnerabilità idrica estrema – mettendo a rischio la loro vita, la loro salute e il loro benessere. L’assenza di acqua potabile è una delle principali cause di morte per malattie prevenibili tra i bambini sotto i 5 anni.
Si evidenzia anche come i bambini siano più esposti all’inquinamento atmosferico rispetto agli adulti. In generale, respirano più velocemente rispetto agli adulti e chiaramente il loro cervello, polmoni e altri organi sono ancora in fase di sviluppo.
Quali sono le zone più colpite
La maggior parte dei bambini esposti alla crisi idrica si trova nelle regioni del Medio Oriente, Nord Africa e Asia meridionale, dove subentrano, alternativamente o insieme, questi fattori:
- risorse idriche limitate;
- grande varietà stagionale e quindi violenti fenomeni atmosferici;
- abbassamento del livello della falda freatica;
- rischio di siccità
Senza adeguati investimenti per rendere l’acqua potabile, l’Unicef prevede che entro il 2050 35 milioni di bambini in più saranno esposti a livelli elevati o molto elevati di stress idrico.
Per quanto riguarda l’Italia, nel 2022, 298 mila bambini sono stati esposti a livelli elevati o molto elevati di stress idrico. Numeri che, spiega l’ente, possono aumentare pericolosamente a causa del cambiamento climatico che travolge anche il cosiddetto hotspot mediterraneo di cui la penisola fa parte.
Gli investimenti per l’acqua potabile
Per evitare che questi numeri si aggravino ulteriormente, occorre aumentare gli investimenti in acqua potabile e servizi igienici. Questi elementi sono la prima, cruciale, linea di difesa per proteggere i bambini dagli impatti del cambiamento climatico.
Nonostante ciò, solo il 2,4% dei finanziamenti per il clima sostiene progetti che includono attività in risposta alle esigenze dei bambini.
In vista della Cop28, l’Unicef esorta i leader mondiali a includere i diritti dei bambini nella decisione finale della conferenza, ad inserire riferimenti all’equità intergenerazionale nel Global Stocktake, un meccanismo previsto dall’articolo 14 dell’Accordo di Parigi, che prevede la revisione ogni 5 anni degli impegni presi dalle nazioni aderenti all’accordo per la riduzione delle emissioni di cui sono responsabili.
L’ente chiede alla comunità internazionale di adottare misure che rendano i servizi essenziali per i bambini resilienti al clima e a garantire che i finanziamenti e gli accordi rispondano alle esigenze dei bambini.
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