Caldo estremo aumenta il rischio di nascite premature
- 05/03/2024
- Fertilità
L’escalation delle temperature globali e le ondate di caldo anomalo stanno avendo impatti significativi, anche inaspettati, sulla salute materna. Uno studio condotto in Australia ha rivelato una forte correlazione tra il caldo estremo e il rischio di parto prematuro nel terzo trimestre di gravidanza. La ricerca, condotta dalla Monash School of Public Health and Preventive Medicine su oltre 1,2 milioni di nascite avvenute a Sydney nell’arco di 20 anni, ha evidenziato che l’aumento delle temperature è associato a un incremento delle nascite premature.
Pubblicato su ‘Jama Pediatrics’, lo studio sottolinea l’importanza di affrontare questo rischio crescente. Secondo gli autori, i servizi sanitari devono prepararsi ad affrontare un possibile aumento delle nascite premature a causa del riscaldamento climatico.
Tuttavia, ci sono anche buone notizie emerse dallo studio: i dati indicano che la presenza di aree verdi può mitigare questo rischio. Gli esperti suggeriscono che l’esposizione agli alberi e al verde in generale potrebbe attenuare l’impatto del caldo estremo sulle nascite premature.
Lo studio australiano
L’analisi dei dati ha rivelato che l’esposizione al caldo estremo nel terzo trimestre di gravidanza è fortemente associata al rischio di parto prematuro, mentre questa associazione è meno evidente nei primi due trimestri. Inoltre, la presenza di verde, soprattutto alberi, sembra ridurre leggermente questo rischio, suggerendo che l’incremento degli spazi verdi nelle aree urbane potrebbe migliorare la salute pubblica.
La ricerca ha concluso che l’esposizione al caldo estremo sia diurno che notturno nel terzo trimestre era fortemente associata ad un aumento del rischio di parto pretermine, a differenza della stessa esposizione nel primo o nel secondo trimestre. Questa associazione esisteva per tutti i livelli di verde a livello di area, anche se la forza dell’associazione era leggermente diminuita per le donne che vivevano in aree con più alberi e altra vegetazione, sollevando l’intrigante possibilità che il verde potesse migliorare parte del rischio eccessivo derivante dall’esposizione al caldo estremo. nel terzo trimestre che merita ulteriori approfondimenti.
Secondo gli autori dello studio, effettuato su una vasta quantità di dati, compresi quelli sulle nascite, sulle temperature storiche e sulla copertura vegetale ottenuta da immagini satellitari, le evidenze indicano che il verde può aiutare a mitigare i livelli di calore e a ridurre i rischi di parto prematuro associati al caldo.
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