Il 2 ottobre è la festa dei nonni, tutto quello che fanno oggi
- 02/10/2024
- Famiglia
Ogni anno, il 2 ottobre, in Italia si celebra la Festa dei Nonni, una ricorrenza che nel corso del tempo ha acquisito un’importanza crescente, diventando non solo un’occasione di affetto e riconoscimento, ma anche un momento di riflessione sul ruolo cruciale che i nonni rivestono nel tessuto sociale e familiare del nostro Paese.
Ma perché si festeggia proprio in questa data? La scelta non è casuale: il 2 ottobre è anche il giorno dedicato ai Santi Angeli Custodi, una metafora perfetta per rappresentare i nonni, spesso veri e propri “angeli custodi” delle famiglie italiane. La Festa dei Nonni è stata istituita dal Parlamento italiano con la Legge n. 159 del 31 luglio 2005, quale momento per celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale, e oggi più che mai, in un contesto demografico che vede l’Italia come uno dei Paesi più longevi al mondo e con un tasso di natalità in calo, il ruolo che i nonni rivestono va oltre il semplice affetto e diventa un pilastro di stabilità economica e sociale.
Il mese di ottobre può essere considerato il mese della diversità generazionale. Il 1° ottobre si celebra infatti la Giornata Internazionale delle Persone Anziane, mentre il 2 ottobre, appunto, è il giorno dedicato ai nonni. Queste due celebrazioni sono strettamente legate e offrono un’occasione per riflettere sul tema dell’invecchiamento della popolazione e sul ruolo sempre più centrale degli anziani all’interno delle famiglie e della società. In Italia, dove il legame tra le generazioni è ancora molto forte, i nonni svolgono un ruolo insostituibile, soprattutto nel supporto quotidiano che offrono ai genitori che lavorano.
La longevità, la denatalità e le sfide del welfare familiare
Secondo i dati Istat, l’Italia vanta una delle popolazioni più longeve al mondo, con una speranza di vita superiore agli 80 anni per uomini e donne. Questo dato, pur essendo indicativo di progressi sanitari e sociali, comporta sfide significative per la struttura demografica e il sistema di welfare. Il tasso di natalità, infatti, è tra i più bassi d’Europa, e ciò comporta un progressivo invecchiamento della popolazione e ha accentuato il legame intergenerazionale all’interno delle famiglie. Le famiglie italiane, sempre più piccole e con un minor numero di figli, si affidano maggiormente ai nonni, creando un rapporto più stretto e spesso economicamente vincolato. La presenza di nonni disponibili, in un contesto di welfare statale limitato, consente a molte famiglie di affrontare le sfide quotidiane con maggiore serenità. Questo legame intergenerazionale, sebbene basato su affetto e reciprocità, sottolinea anche le lacune del sistema di welfare italiano.
Secondo l’ultimo Rapporto Plus dell’Inapp, il quadro è lampante: nonni e nonne si confermano i migliori alleati dei genitori-lavoratori, offrendo la soluzione più flessibile (e anche economica) per la gestione dei figli. Sono loro, infatti, la risorsa principale a cui mamme e papà affidano i propri bambini, con un impressionante 57,9% dei casi. Questo dato è particolarmente marcato al sud Italia, dove la carenza di servizi per l’infanzia porta la percentuale al 63%, ma anche nel resto del Paese la situazione non cambia di molto: 57,8% nel nord-ovest, 55,4% nel nord-est e 54,4% al centro. E non è tutto: un terzo dei nonni si occupa regolarmente dei nipoti quando i genitori lavorano, tre su dieci gestiscono le emergenze occasionali, e un quarto si mobilita anche nei momenti di urgenza (Fonte: Istat, Famiglie, reti familiari, percorsi lavorativi e di vita, 2022).
Mentre celebriamo i nonni di oggi, è necessario interrogarsi su come evolverà il loro ruolo nei prossimi decenni. Con l’aumento dell’età pensionabile e le trasformazioni del mondo del lavoro, le future generazioni di nonni potrebbero trovarsi a dover conciliare il proprio lavoro con l’impegno familiare. Inoltre, il calo della natalità porterà a famiglie sempre più piccole, riducendo il numero di nipoti ma aumentando il carico su un numero ridotto di nonni.
La sfida, dunque, sarà quella di creare un sistema di welfare più robusto, che non si affidi in modo eccessivo al supporto familiare, ma che sappia fornire soluzioni concrete per garantire il benessere delle famiglie senza gravare troppo sui nonni.
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