Nonni in festa il 2 ottobre, sono oltre 12 milioni in Italia
- 29/09/2023
- Famiglia
Il 2 ottobre si festeggiano in Italia i nonni, oltre 12 milioni nel nostro Paese. Il loro contributo alla vita delle famiglie e della società è da sempre al centro della ricorrenza della Festa dei nonni istituita dal Parlamento italiano, con la Legge n. 159 del 31 luglio 2005, proprio per sottolineare la centralità del loro ruolo, in occasione della ricorrenza dei Santi Angeli Custodi.
Fondamentali per il welfare familiare, gli anziani si occupano dei nipoti, viaggiano e in parte ancora lavorano. Con l’aumento dell’aspettativa di vita cambiano gli stili e le responsabilità sociali, tanto che la silver economy è considerata uno dei settori più promettenti a livello globale.
I nonni in Italia contribuiscono con oltre 38,2 miliardi ai bilanci delle famiglie. Sono, infatti, oltre 12 milioni i nonni italiani (dati Istat) e, oltre a fare da baby-sitter ai loro nipoti, sostengono economicamente le famiglie dei propri figli, soprattutto per comprare vestiti, giochi, libri, per pagare la scuola o le varie attività dei nipoti, ma anche per pagare il mutuo o l’affitto di casa o semplicemente per fare la spesa. Senza calcolare il valore economico dell’attività di accudimento dei nipoti.
Le persone con almeno 65 anni di età erano il 19,5% della popolazione nel 2005. Oggi hanno quasi raggiunto il 24%, e si prevede che nel 2050 potrebbero arrivare al 38% dei residenti in Italia. Quasi il doppio del 2005 (elaborazione Openpolis su dati Istat).
Oltre 3 over 65 per ogni under 14
Secondo i dati forniti dall’Istat nelle previsioni della popolazione residente e delle famiglie nel 2050, le persone di 65 anni e più potrebbero rappresentare il 34,5% del totale secondo lo scenario mediano, mentre l’intervallo di confidenza al 90% presenta un minimo del 33,2% e un massimo del 35,8%.
“Comunque vadano le cose, l’impatto sulle politiche di protezione sociale sarà importante, dovendo fronteggiare fabbisogni per una quota crescente di anziani”, sottolinea il report. I giovani fino a 14 anni di età, sebbene nello scenario mediano si preveda una fecondità in parziale recupero, potrebbero rappresentare entro il 2050 l’11,2% del totale, “registrando una moderata flessione in senso relativo ma non in assoluto. Infatti, sul piano dei rapporti intergenerazionali si presenterà un rapporto squilibrato tra ultrasessantacinquenni e ragazzi, in misura di oltre tre a uno”.
“La struttura della popolazione è oggetto da anni di uno squilibrio sempre più profondo, dovuto alla combinazione, tipicamente italiana, dell’aumento della longevità e di una fecondità costantemente bassa”, spiega l’Istat, ricordando che l’Italia “stabilmente sul podio mondiale dell’invecchiamento, oggi il presenta la seguente articolazione per età: il 12,7% degli individui ha fino a 14 anni di età; il 63,5% tra 15 e 64 anni; il 23,8% dai 65 anni di età in su. L’età media, nel frattempo, si è portata a 46,2 anni e ciò fa del Paese, insieme a pochi altri esempi nel mondo (Spagna e Grecia in Europa; Corea del Sud e Giappone in Asia) uno dei casi all’attenzione mondiale per i demografi nonché per gli esperti di economia e sviluppo sostenibile”.
La funzione sociale dei nonni
“In Italia i nonni svolgono una funzione sociale impareggiabile, che spesso arriva a colmare alcune lacune di un sistema di welfare che non è ancora all’altezza delle richieste e che non può arrivare dappertutto”. Noi “stiamo lavorando con questo Governo per ampliare il welfare” ed è un dovere “ringraziare e riconoscere pubblicamente l’insostituibile ruolo della nonna e del nonno”.
Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, in un messaggio inviato alla presentazione della campagna ‘Adotta un cucciolo, ritrova la salute’, lanciata in occasione della Festa dei nonni. “Una campagna – ha ricordato lo stesso Salvini – che si rivolgerà ai nonni di tutta Italia. Durerà un anno e ha l’obiettivo di sensibilizzare sull’adozione di un animale tutti quei nonni che si sentono un pochino più soli, finché possano beneficiare dell’affetto e della compagnia di una cane o di un gatto”.
Anche Regioni ed enti locali sono chiamati a promuovere, nell’ambito della loro autonomia e delle rispettive competenze, iniziative di valorizzazione del ruolo dei nonni, in occasione della festa del 2 ottobre. È l’esempio della Regione Lombardia che prima ancora della legge del 2005, nel 2004, aveva scelto di festeggiare i nonni con un’apposita legge regionale, proprio il 2 ottobre, data in cui la Chiesa festeggia gli Angeli Custodi, istituita all’inizio del XIV secolo e resa obbligatoria nel 1670 da Papa Clemente X, e i nonni sono, dati alla mano, gli angeli custodi delle famiglie e più in generale della società.
In Lombardia ci sono oltre due milioni e mezzo di over 65, il 40% dei quali fa il nonno ‘a tempo pieno’.
“Il ruolo educativo dei nonni è sempre più importante e per certi versi insostituibile -sottolinea il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Federico Romani-. Nelle famiglie di oggi sono loro a trascorre la maggior parte della giornata con i bimbi, e questa loro funzione deve sempre più essere riconosciuta e tutelata anche dalle nostre istituzioni”.
“Alcuni studi recenti -prosegue Romani- hanno evidenziato come, se i nonni prendessero uno stipendio, porterebbero a casa mediamente 2.350 euro al mese, autentico pilastro del welfare italiano. Secondo la stessa indagine, il 37% delle nostre famiglie riceve proprio dai nonni un contributo importante al reddito familiare, nonostante il 63,1% di loro prenda meno di 750 euro al mese. Il 35% guarda ai nonni come a un valido aiuto per i bambini fuori dall’orario scolastico, il 17% ne apprezza consigli ed esperienza. C’è poi un 4% che si avvantaggia del loro sostegno a livello domestico. Ai figli e ai nipoti, però, va l’invito e la raccomandazione a non considerare i nonni solo una risorsa nel momento del bisogno, ma a ricordarsi di loro anche nella malattia e nel caso in cui dovessero manifestare necessità di cure e assistenza. La solitudine e l’abbandono di un nonno è la peggiore sconfitta di una famiglia, è quanto di peggio possano fare un figlio e un nipote. È soprattutto ai nonni soli e che vivono in una situazione di sofferenza e difficoltà -conclude il presidente del Consiglio regionale- che rivolgiamo pertanto il nostro pensiero e il nostro affetto particolare, abbracciandoli tutti idealmente”.
La Festa dei nonni nel mondo
La Festa dei Nonni non va confusa con la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, istituita da Papa Francesco nel 2021, che si celebra in tutta la Chiesa ogni anno la quarta domenica di luglio, in prossimità della festa dei genitori di Maria e nonni di Gesù, Gioacchino e Anna, che vengono celebrati il 26 luglio.
Il 26 luglio è stato scelto per festeggiare i nonni da diversi Paesi latini di cultura cristiana, quali Spagna, Argentina, Guatemala, Cuba, Honduras, Nicaragua, Panamá, Portogallo e Venezuela, proprio in onore dei Santi Gioacchino e Anna. In Messico, invece, si festeggia il 28 agosto.
Negli Usa, si festeggia la prima domenica dopo il Labor Day fin dal 1978: il National Grandparents’ Day fu istituito durante la presidenza di Jimmy Carter su proposta di Marian McQuade, una casalinga della Virginia Occidentale, madre di 15 figli e nonna di 40 nipoti.
In Francia si è iniziato a celebrare i nonni nel 1987, ma separatamente: la nonna a marzo e il nonno a ottobre; nel Regno Unito, invece, si celebrano la prima domenica di ottobre dal 1990; in Germania si festeggia la seconda domenica di ottobre dal 2010… ovunque nel mondo e in qualsiasi giorno dell’anno, l’importante è festeggiarli!
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