Congedo retribuito all’80% per i neogenitori: la scelta di Novartis
- 19/03/2024
- Welfare
Più avanza la crisi demografica, più ci si chiede in che modo il welfare non solo statale ma anche aziendale possa contrastare la denatalità. In tal senso, un buon esempio arriva da Novartis, che ha deciso di riconoscere un supporto ulteriore al congedo parentale facoltativo con una copertura retributiva fino all’80% per i sei mesi di utilizzo.
In questo modo l’azienda del settore farmaceutico rinnova il proprio impegno per il benessere dei lavoratori, accogliendo l’esigenza sempre più diffusa di un maggior equilibrio vita-lavoro.
Come funziona il congedo di Novartis
A tutti i neogenitori che lavorano in Novartis sarà riconosciuto il congedo parentale facoltativo con una copertura retributiva fino all’80% dello stipendio nei sei mesi di utilizzo, superando quanto previsto dalla normativa in vigore, che pure è migliorata quest’anno.
La legge di Bilancio 2024, infatti, ha inserito una nuova norma che porterà i primi l’85% dei papà manager vorrebbe il congedo parentale obbligatorio. Quindi il congedo parentale 2024 prevede che, nel corso del nuovo anno, l’indennità per il primo mese sale dal 60% all’80% mentre il secondo mese rimarrà all’80% solo per le famiglie che terminano il congedo obbligatorio quest’anno.
Novartis migliora questo assetto al fine di generare valore e creare un impatto positivo per le persone e la società in cui l’azienda opera. L’obiettivo è agevolare la cura dei figli e sostenere in modo concreto la genitorialità, che passa anche, ma non solo, dai congedi parentali.
Le altre misure di welfare
L’impegno dell’azienda farmaceutica accoglie anche altre esigenze delle nuove famiglie. L’accordo integrativo appena sottoscritto con le sigle sindacali ed il supporto di Assolombarda, infatti, introduce un rafforzamento del sostegno sia per la previdenza complementare che per l’assistenza sanitaria per i dipendenti e per i loro familiari.
Come ampiamente dimostrato da una nuova ricerca di Lyman Stone e Adam Ozimek per l’Economic Innovation Group, il fenomeno dello smart working ha stimolato la natalità in diversi gruppi familiari, dando ai genitori la tranquillità di poter crescere i propri figli senza dover rinunciare al lavoro. Un’esigenza che Novartis comprende e accoglie: l’accordo tra l’azienda e le sigle sindacali conferma, infatti, un modello di smart working che prevede un bilanciamento tra lavoro in presenza e da remoto. Anche qui, un passo avanti rispetto alla normativa.
Un altro aspetto centrale nell’evoluzione demografica è quello del gender gap, ancora molto diffuso nella società e nelle aziende. In questo campo, l’azienda farmaceutica è già intervenuta a sostegno della parità di genere, ad esempio, raggiungendo la piena parità salariale uomo-donna. L’altro lato della medaglia, quando si parla di gender gap, riguarda il ruolo dei papà, spesso messi in secondo piano quando si parla di genitorialità. Questo contesto culturale fa sì che la cura dei figli e della casa resti per lo più una prerogativa delle donne, rallentandone la carriera e ponendole spesso di fronte a una scelta tra figli e lavoro. Una realtà talmente consolidata che, evidenzia una ricerca, l’85% dei papà manager vorrebbe il congedo parentale obbligatorio.
Novartis è intervenuta anche su questo fronte riconoscendo 20 settimane retribuite pienamente in caso di nascita di un figlio anche per i neopapà.
A tutte queste misure di welfare aziendale, l’azienda farmaceutica, da sempre molto attenta all’innovazione, aggiunge un contributo per le spese del trasporto pubblico sostenute dai propri dipendenti. In questo caso, il fine è quello di agevolare una mobilità sempre più sostenibile, seguendo un approccio che punti all’innovazione con un approccio olistico.
“Oggi – commenta Andrei Ghindaoanu, people & organisation head di Novartis Italia – la società è in continuo cambiamento e mutano anche i bisogni e le sfide con cui tutti noi siamo costretti a fare i conti, in un complesso equilibrio tra vita professionale e lavorativa. Come azienda condividiamo quindi con piacere le novità introdotte nell’accordo raggiunto con i rappresentanti dei lavoratori e le organizzazioni sindacali territoriali”.
L’impegno profuso dall’azienda nel welfare aziendale dimostra come mondo datoriale e lavoratori possano collaborare sinergicamente per creare una società migliore: “Si tratta – spiega ancora Ghindaoanu – di passi avanti significativi che mettono al centro le nostre persone e creano le condizioni per migliorare il loro benessere. Un impegno in costante evoluzione che, insieme al partner sindacale, ci permette di reimmaginare il modo in cui lavoriamo e di creare valore per la società in cui operiamo e viviamo”.
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