Lo sport come terapia: ddl integra l’esercizio fisico nel Ssn
- 02/08/2024
- Welfare
Nel dibattito sulla salute pubblica, l’importanza dello sport emerge con forza come una componente essenziale del benessere individuale e collettivo. Tuttavia, nonostante i benefici ben documentati dell’attività fisica, il suo potenziale come strumento di prevenzione e terapia è spesso sottovalutato nel sistema sanitario. La senatrice Daniela Sbrollini ha deciso di affrontare questa lacuna con un disegno di legge ambizioso: il Ddl “Disposizioni recanti interventi finalizzati all’introduzione dell’esercizio fisico come strumento di prevenzione e terapia all’interno del Servizio sanitario nazionale”. Questa proposta, che ha ottenuto il sostegno unanime in Commissione Sanità del Senato, punta a integrare l’esercizio fisico come parte fondamentale della cura sanitaria, trasformandolo in un elemento centrale per la prevenzione e la gestione delle malattie.
I costi dell’inattività fisica
Il costo economico dell’inattività fisica è una questione di grande rilevanza, con stime che indicano una spesa di 1,3 miliardi di euro per l’Italia nei prossimi 30 anni a causa delle malattie associate alla sedentarietà.
L’inattività fisica è strettamente legata a una serie di malattie croniche e gravi. Studi epidemiologici dimostrano che un lifestyle sedentario aumenta significativamente il rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, obesità e alcuni tipi di cancro. L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica che l’inattività fisica è uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, contribuendo a un’incidenza elevata di infarti e ictus. Inoltre, il diabete di tipo 2 è strettamente correlato all’obesità, che a sua volta è influenzata da uno stile di vita sedentario.
La gestione di queste malattie comporta spese considerevoli per le cure mediche, i farmaci, le ospedalizzazioni e le riabilitazioni. I costi diretti comprendono le spese per visite mediche, esami diagnostici e trattamenti, mentre i costi indiretti includono la perdita di produttività lavorativa, l’assistenza a lungo termine e la riduzione della qualità della vita.
Il peso economico dell’inattività fisica si estende oltre le spese sanitarie immediate e può influenzare negativamente l’intera economia nazionale. Le malattie croniche legate alla sedentarietà richiedono risorse sanitarie enormi, che gravano sul sistema pubblico e sui singoli cittadini. I costi associati alla perdita di produttività lavorativa sono altrettanto rilevanti. Gli individui affetti da malattie croniche possono essere meno produttivi o assenti dal lavoro, contribuendo a una diminuzione della forza lavoro e a una riduzione del reddito nazionale. Inoltre, l’aumento delle spese sanitarie e della perdita di produttività può comportare una maggiore pressione sui sistemi di sicurezza sociale e previdenziale.
Il Ddl proposto da Sbrollini intende promuovere l’esercizio fisico come una pratica di prevenzione e terapia, offrendo alle famiglie la possibilità di recuperare parte dell’investimento attraverso detrazioni fiscali. Questo incentivo economico potrebbe rappresentare un passo cruciale verso un cambiamento culturale nella percezione dell’esercizio fisico e nella sua integrazione nella vita quotidiana.
Il potenziale dell’esercizio fisico e la necessità di cambiare abitudini
Nonostante il riconoscimento crescente dei benefici dell’esercizio fisico, i dati rivelano una partecipazione insufficiente. L’Eurobarometro segnala che il 45% degli europei non pratica mai attività fisica e una su tre ha livelli insufficienti di esercizio. Questa carenza di attività fisica contribuisce all’insorgere di malattie non trasmissibili, gravando sui sistemi sanitari e sulle economie nazionali.
Il rapporto congiunto dell’Oms e dell’Ocse mette in luce che incrementare l’attività fisica a 150 minuti a settimana potrebbe prevenire 11,5 milioni di nuovi casi di malattie non trasmissibili in Europa entro il 2050. In Italia, implementare questa raccomandazione avrebbe effetti significativi. L’aumento dell’attività fisica potrebbe contribuire a una riduzione notevole dei costi associati alle malattie cardiovascolari, al diabete di tipo 2 e ai tumori. Questi risparmi si riflettono non solo nelle spese dirette per le cure mediche, ma anche nei benefici indiretti come una maggiore produttività lavorativa e una riduzione delle assenze per malattia. Un cambiamento positivo nelle abitudini di esercizio fisico potrebbe quindi tradursi in risparmi economici considerevoli e in un miglioramento globale della salute pubblica.
L’esercizio fisico come prescrizione medica
Il disegno di legge di Sbrollini rappresenta una rivoluzione nella medicina preventiva e terapeutica. Se approvato, permetterà a pediatri, medici di medicina generale e specialisti di prescrivere l’esercizio fisico come se fosse un farmaco. Questo approccio potrebbe non solo rendere l’esercizio fisico più accessibile, ma anche incentivare una maggiore partecipazione della popolazione. Le detrazioni fiscali, previste per le spese legate all’attività fisica, potrebbero fungere da leva per motivare le famiglie a investire nella loro salute. In questo modo, il Ddl mira a incentivare un cambiamento duraturo nelle abitudini di vita, promuovendo l’esercizio fisico come una pratica quotidiana e necessaria.
Sbrollini non è sola in questa battaglia; la proposta ha ricevuto il sostegno di numerose organizzazioni scientifiche e sportive, tra cui il Coni e Sport e Salute. Questi alleati hanno lavorato per promuovere l’attività fisica come uno stile di vita salutare e una forma di prevenzione per malattie croniche. Il disegno di legge non è solo una misura per migliorare la salute individuale, ma un investimento strategico per il miglioramento del Paese. La senatrice auspica che questa iniziativa possa finalmente posizionare la cura e la prevenzione delle malattie croniche al centro dell’agenda politica e legislativa, evidenziando il valore formativo, sociale e terapeutico dello sport.
- Europa Giovane6
- Famiglia221
- Fertilità154
- Giovani246
- Mondo201
- Podcast5
- Popolazione479
- Talk | 13 dicembre 20239
- Talk | La 'cura' delle persone5
- Trend96
- Video27
- Welfare234