Salute, Oms: “Giovani con basso reddito a rischio cattiva salute”
- 23/05/2024
- Giovani
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha rilevato “allarmanti disparità” tra i giovani in Europa, con gli adolescenti a basso reddito che corrono rischi maggiori di obesità, inattività e cattiva alimentazione. Il rapporto si basa su dati provenienti da 44 paesi e mette in evidenza abitudini alimentari non salutari, tassi crescenti di sovrappeso e obesità e bassi livelli di attività fisica tra i giovani.
Meno del 40% degli adolescenti mangia frutta o verdura ogni giorno. Più della metà degli adolescenti non le mangia. Il consumo di dolci e bevande zuccherate rimane elevato, con un adolescente su 4 che dichiara di consumare quotidianamente dolci o cioccolata. E le disparità peggiorano la situazione: gli adolescenti provenienti da famiglie a basso reddito sono più propensi a consumare bevande zuccherate e meno propensi a mangiare frutta e verdure ogni giorno.
Oltre un adolescente su cinque è sovrappeso o obeso, con tassi più elevati tra i ragazzi rispetto alle ragazze e tra quelli provenienti da famiglie meno abbienti. Solo il 25% dei ragazzi e il 15% delle ragazze raggiungono il monte orario giornaliero di attività fisica raccomandato dall’Oms. Le disuguaglianze socioeconomiche influenzano l’accesso a spazi sicuri per l’attività fisica e la partecipazione a sport organizzati. Ma vediamo nel dettaglio cos’è emerso.
Giovani, salute a rischio
L’Ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa l’ha chiama “epidemia della disuguaglianza“. Il riferimento, si spiega nel nuovo rapporto diffuso dall’agenzia, è ad “allarmanti disparità” osservate fra i giovani che vivono nell’area. Disparità nella dieta, nell’esercizio fisico, nel peso, che fanno sì che gli adolescenti a basso reddito corrano rischi maggiori di cattiva salute. Basato sui dati provenienti da 44 Paesi che partecipano allo studio Health Behavior in School-aged Children, il report evidenzia abitudini alimentari non salutari che concorrono all’aumento dei fattori di rischio significativi per una serie di malattie non trasmissibili, tra cui patologie cardiovascolari, diabete e cancro. Il quadro delle abitudini a tavola viene definito “preoccupante”.
Abitudini alimentari
Gli autori del rapporto hanno sottolineato l’aumento delle scelte non salutari da parte dei giovani. Meno di due adolescenti su cinque, infatti, mangiano frutta o verdura ogni giorno. Il numero diminuisce, però, anche in base all’età: dal 45% degli 11enni al 33% dei 15enni per la frutta, e dal 40% al 36% per le verdure.
A preoccupare è che è più la metà degli adolescenti a dichiarare di non mangiare né frutta né verdura ogni giorno (il 56% dei ragazzi e il 51% delle ragazze di 15 anni).
Dolci e bevande zuccherate
Una delle principali concause di uno stile di vita poco sano è il consumo eccessivo di dolci e bevande zuccherate. È emerso che tale consumo è ancora elevato tra gli adolescenti. Uno su quattro mangia quotidianamente dolci o cioccolata. Questo tasso è maggiore tra le ragazze, con una aumento dal 2018 ad oggi e aumenta con l’età: dal 23% al 27% per le ragazze di 11 anni e dal 26% al 28% per le 15enni. Sebbene il consumo giornaliero di soft drink abbia registrato un lieve calo complessivo rispetto all’ultima indagine del 2018, si attesta ancora al 15% tra gli adolescenti, con tassi più elevati nei ragazzi (16% contro 14% per le ragazze) e tra quelli provenienti da famiglie meno abbienti.
Anche in questo caso, sono le disuguaglianze che peggiorano la situazione. Gli adolescenti provenienti da famiglie a basso reddito sono più propensi a consumare bevande zuccherate (18% contro 15%) e meno propensi a mangiare frutta (32% contro 46%) e verdure (32% contro 54%) ogni giorno.
Sovrappeso e obesità tra i teenager
La disuguaglianza è una barriera per i giovani. L’accessibilità a opzioni alimentari sane si riduce con il ridursi del reddito, “il che porta a una maggiore dipendenza da alimenti trasformati e cibi zuccherati, che possono avere effetti dannosi sulla salute degli adolescenti”, ha osservato Martin Weber, responsabile del team Quality of Care and Programme Manager of Child and Adolescent Health all’Oms Europa. La prevalenza del sovrappeso e dell’obesità tra i teenager è da tempo un problema significativo per la salute pubblica: ne è colpito oltre un adolescente su cinque colpito, rileva l’agenzia Onu. Questa cifra è aumentata rispetto all’ultima indagine del 2018, passando dal 21% al 23% nel 2022. I tassi di sovrappeso e obesità sono più elevati tra i ragazzi (27%) rispetto alle ragazze (17%).
Attività fisica in adolescenza
Lo stesso problema di reddito si riscontra quando un giovane intende accedere ad un’attività sportiva. “Questa disparità evidenzia l’urgente necessità di affrontare i fattori socioeconomici sottostanti che contribuiscono a questi trend”, ammonisce l’Oms Europa. Ad allarmare è il livello basso di attività motoria. L’Oms ha raccomandato che si facciano almeno 60 minuti di attività fisica da moderata a vigorosa al giorno: il report mostra che nel complesso solo il 25% dei ragazzi e il 15% delle ragazze raggiungono questo monte orario giornaliero e la loro partecipazione diminuisce con l’età, in particolare tra le ragazze (24% delle 11enni contro il 13% delle 15enni).
Anche se il 60% degli adolescenti soddisfa la raccomandazione Oms con almeno tre appuntamenti a settimana dedicati all’attività fisica, la quota scende tra le ragazze, con poco più della metà (51%). Anche in questo caso è l’età a farne da padrona: il 65% delle ragazze di 11 anni che soddisfa la raccomandazione rispetto a solo il 46% delle ragazze di 15 anni. Di nuovo, le disuguaglianze socioeconomiche sono evidenti, conclude l’Oms Europa, con gli adolescenti provenienti da famiglie più benestanti che riportano livelli più elevati sia di attività fisica moderata-intensa (16% contro 26%) che di attività fisica intensa (51% contro 69%). Ciò suggerisce che fattori come l’accesso a spazi sicuri per l’attività fisica e la partecipazione a sport organizzati possono essere influenzati dal reddito familiare.
L’allarme dell’Oms: “Necessari interventi mirati”
“I risultati del rapporto segnalano la necessità di interventi mirati per consentire agli adolescenti di adottare comportamenti più sani ed evitare abitudini che incidono non solo sulla loro salute e sul loro benessere attuali, ma anche sul loro percorso futuro da adulti – ha commentato Hans Kluge, direttore regionale Oms Europa -. Inoltre, le disparità socioeconomiche nei comportamenti di salute degli adolescenti contribuiscono a un circolo vizioso di svantaggio. I bambini provenienti da famiglie meno abbienti hanno maggiori probabilità di sperimentare conseguenze negative sulla salute, che possono ostacolare i loro risultati scolastici, le prospettive occupazionali e la qualità generale della vita. Ciò perpetua le disuguaglianze sociali e limita le opportunità di mobilità sociale ascendente”.
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