Denatalità, Aduc: “L’emergenza che non c’è e che nasconde altre emergenze”
- 08/01/2024
- Welfare
Il Parlamento ha approvato una legge di bilancio dove c’è un aiuto alle donne madri, solo che si tratta di aiuti per chi ha più figli rispetto alla media attuale, cioè pari a 1,22 per donna. Questa la denuncia di Vincenzo Donvito Maxia, fondatore e presidente dell’Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e dei Consumatori.
Per l’Aduc, infatti, i supporti alle mamme lavoratrici sono aiuti che non riguardano le donne italiane esistenti oggi, ma quelle che il Governo auspica ci siano in futuro.
“Abbiamo quindi una legge di bilancio che “aiuta” le donne madri solo se queste ultime rispondono a certi parametri – ha scritto in una nota il presidente Aduc -: minimo tre figli per l’esonero dei contributi previdenziali per chi ha un lavoro a tempo indeterminato; il bonus asili nido è erogato solo a partire dal secondo figlio”.
Quella della Legge di bilancio, in un contesto che vede una profonda crisi natalità, è più un programma politico demografico e vale solo “per chi sposa un’ideologia, maggioritaria nelle istituzioni ma minoritaria nel Paese. È quindi partita una campagna di convincimento, umano e politico”.
Critiche alla maggioranza
Secondo Aduc, in merito alle recenti dichiarazioni di Lavinia Mennuni sulla possibilità di far tornare la maternità “cool” tra le giovanissime, quello della deputata della maggioranza di governo sarebbe solo un “goffo auspicio che probabilmente crea qualche imbarazzo anche nella sua stessa maggioranza”.
Nella stessa direzione si è mossa anche la ministra delle Pari Opportunità, Famiglia e Natalità, Eugenia Roccella, intervistata dal Quotidiano nazionale: “La verità è che ormai il rischio di spopolamento investe tutto il mondo sviluppato. L’intera Europa è al di sotto del cosiddetto tasso di sostituzione (la media di due figli per donna che garantisce la continuità della popolazione)”.
“Ci facciamo alcune domande che la nostra ministra sembra ignorare: ‘che ne facciamo di un Pianeta dove l’esplosione demografica è uno dei maggiori problemi?’, ‘il mondo occidentale ispira e guida il Pianeta, e se si crede debba continuare a farlo, il metodo è quello giusto?’, ‘le migrazioni dai Paesi poveri verso quelli ricchi, sono un incidente di percorso a cui l’Occidente sta ponendo rimedi?’”, si chiede l’Aduc.
Le altre emergenze
La critica è alla politica nostrana, “quella di chi sembra ignorare una serie di conflitti alle porte dell’Unione europea, soffermandosi sulla necessità di mettere al mondo bambini -, in un Continente che ha -, diffuse e dubbie democrazie ed economie traballanti di diversi Paesi africani e dell’estremo oriente, nonché il malessere economico ed istituzionale di diversi Paesi sudamericani e del Medio oriente, financo le continue migrazioni anche all’interno dell’Unione europea e quelle culturali ed economiche del subcontinente indiano. E c’è da dire che tutte le politiche fatte fino ad oggi per rafforzare questa fortezza (quella nazionale, ndr) sono state fallimentari”.
“Noi non abbiamo soluzioni miracolistiche – ha concluso Vincenzo Donvito Maxia -, ma osserviamo con scrupolo ciò che accade sì da capire che i problemi non sono di “sostituzione etnica” o di “spopolamento del mondo sviluppato”, ma di disciplina e regolamentazione di un Pianeta, a cui appartiene l’Italia anche con una certa importanza, che sta andando a fuoco, naturale ed umano. E fino ad oggi assistiamo a Cop ambientali dirette dai responsabili di questo fuoco e politiche demografiche di sviluppi nazionali che, i cittadini (le donne con figli ad 1,22) meglio delle istituzioni, capiscono che non rispondono alla vita odierna e futura”.
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