Tampon tax, Coop e Onde Rosa: “Il ciclo non è un lusso”
- 03/01/2024
- Welfare
Un passo indietro quello dell’Iva ritornata al 10% sugli assorbenti femminili che “discrimina le donne e pregiudica una vittoria già conseguita appena un anno fa”. Queste le parole di Coop che riparte con la mobilitazione e la petizione che l’anno scorso aveva superato le 680 mila firme. Obiettivo è quello di arrivare ad un milione e insieme ad Onde Rosa, Coop non intende fermarsi. L’azienda, per dimostrare che è possibile mantenere l’Iva al 5% ha messo sugli scaffali i prodotti della propria linea assorbendo l’Iva fino a fine aprile 2024 con l’obiettivo di non scaricare il costo sulle consumatrici.
L’iniziativa dimostra quanto sia importante che beni come gli assorbenti non si trasformino in beni di lusso in quanto, oramai considerabili beni di prima necessità.
La petizione
L’origine della petizione deriva da Onde Rosa, un collettivo di giovani donne che intende dire “Stop” alla Tampon Tax e che in Italia è una tra quelle che ha ricevuto più firme negli ultimi tempi.
L’abbassamento dell’Iva dal 22% al 5% è stato possibile grazie al Governo Meloni, in linea con altri Paesi europei. La Legge di Bilancio 2024, però, ha rimesso nuovamente l’Iva al 10%, confermando di fatto un abbassamento, ma con un piccolo passo indietro rispetto al traguardo raggiunto. A subire questa variazione sono anche altri prodotti di prima necessità quali ad esempio, pannolini e latte in polvere.
Lo slogan della petizione Coop-Onde Rosa, “Il ciclo è ancora un lusso” è sintetico ed efficace perché racchiude quello che è oggi un sentimento comune nella maggior parte delle donne. Non potrà essere ignorata la necessità di ottenere un’attenzione rispetto ad una condizione fisica sulla quale non si può intervenire direttamente e che merita di essere trattata come un bisogno che necessita di servizi basilari.
Il ciclo è ancora un lusso
“Così come avevamo riconosciuto pubblicamente esattamente un anno fa la bontà della decisione presa allora dal Governo Meloni di abbassare l’Iva sugli assorbenti mettendo fine a una ingiustizia palese, analogamente oggi con il rialzo dell’Iva al 10% non possiamo non prendere una posizione – ammette Maura Latini Presidente Coop Italia -. Già a ottobre 2023 quando si paventava una simile possibilità abbiamo rivolto un appello pubblico per invitare il Governo e il Parlamento a tornare indietro su ciò che non è solo un tema economico. Ora riavviamo la mobilitazione e dimostriamo con l’azione sui nostri prodotti che abbassare l’Iva è possibile e necessario e che, se si tratta, come è stato detto, di un’azione inefficace perché da solo l’abbassamento non ha fatto diminuire i prezzi allora si ha a che fare con speculazioni che devono essere controllate e se del caso punite, ma non cancellando i giusti provvedimenti presi”.
“Quello a cui stiamo assistendo è un grave passo indietro per le donne e per la società tutta – conferma Onde Rosa –. Intorno al tema della Tampon Tax in questi anni abbiamo visto crescere ed affermarsi un movimento dal basso che chiedeva solo una cosa: che il ciclo mestruale non fosse più considerato un lusso, rivedendo le tassazioni IVA dei necessari prodotti igienico-sanitari. Questo dietrofront oltre ad essere clamoroso è profondamente ingiusto: grazie all’azione di questo Governo, stando ai fatti, il ciclo mestruale torna ad essere un lusso. Da parte nostra resta l’indignazione e la promessa a nuove mobilitazioni”.
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