Siamo più felici di quanto pensiamo, lo dice l’Istat
- 03/08/2023
- Popolazione
Gli italiani sono soddisfatti della propria vita? In generale la risposta è affermativa, con una importante crescita della soddisfazione nella fascia 14-19 anni. La soddisfazione cala gradualmente con l’aumento dell’età e pesano ancora le differenze tra Nord e Sud.
È quanto emerge da un’indagine elaborata dall’Istat nel corso del 2022. L’arco temporale di osservazione della valutazione, spiega l’Istituto, comprende i 12 mesi precedenti l’intervista. L’indagine “Aspetti della Vita Quotidiana” rileva la soddisfazione per le condizioni di vita dei cittadini attraverso una pluralità di indicatori. La soddisfazione per la vita nel suo complesso misura quanto gli individui sentano di vivere una vita conforme alle proprie aspettative. La soddisfazione viene anche rilevata in aspetti specifici quali le relazioni familiari e amicali, la salute, il tempo libero, il lavoro e la situazione economica.
La soddisfazione degli italiani in base all’età
Nella fascia 14-19 anni il 58,2% degli intervistati si è dichiarato soddisfatto delle proprie condizioni di vita, segnando un notevole aumento del 5,9% rispetto al 2021. I risultati sono pressoché stabili nel complesso della popolazione con il 46,2% degli italiani che si ritiene molto soddisfatto rispondendo all’indagine con un voto tra 8 e 10. Il 40% giudica la propria vita mediamente soddisfacente (voti 6-7), mentre l’11,9% non è soddisfatto delle proprie condizioni (voti 0-5).
L’Istat sottolinea che, rispetto al 2021, la quota di chi esprime i punteggi più alti (8-10) rimane sostanzialmente stabile (era il 46%), mentre aumenta la quota di chi assegna un punteggio sufficiente (6-7) a scapito delle valutazioni più basse.
A incidere positivamente è la fine delle restrizioni Covid. Non a caso, l’Istituto osserva una ripresa forte e generalizzata della soddisfazione per il tempo libero e per le relazioni amicali, soprattutto tra i giovani. Tra i 18 e i 19 anni la quota dei soddisfatti cresce maggiormente passando dal 63% del 2021 all’81,1% del 2022. In crescita anche la soddisfazione per le relazioni familiari, soprattutto tra gli over 65 (dall’85,6% nel 2021 all’88,6%% nel 2022).
Continua a calare invece la soddisfazione per lo stato di salute, in particolare tra gli anziani (dal 59,1% al 55,3% tra gli individui di almeno 75 anni).
La soddisfazione diminuisce tendenzialmente con il progredire dell’età: la quota di molto soddisfatti più elevata è tra i 14-19enni (58,2%), quella minore è tra i 20 e i 34 anni (45,6%), per poi risalire tra le persone di 35-54 anni (48,2%) e ridursi progressivamente nelle successive fasce di età, fino al valore minimo di 39,8% tra gli over 75.
Come cambia la soddisfazione nelle varie zone d’Italia
Una nota negativa rispetto all’indagine del 2021 riguarda le differenze territoriali che tornano ad ampliarsi. Al Nord esprimono una soddisfazione elevata per la vita (voto 8-10) il 49,3% degli intervistati, oltre 7 punti percentuali in più rispetto al Mezzogiorno dove si rileva una soddisfazione elevata nel 42,4% dei casi. I cittadini che si ritengono mediamente soddisfatti della propria vita passano dal 48,8% del 2021 al 49,4% nella parte nord-occidentale, mentre calano dal 42,3% al 40,5% al Sud. La regione con il più elevato livello di soddisfazione resta il Trentino-Alto Adige (61,8%), mentre quella con il livello più basso è la Campania (35,7%).
L’Istat rileva segnali di deterioramento sulla situazione economica familiare. La percentuale di famiglie che ritiene stabile la propria situazione economica rispetto all’anno precedente resta la maggioranza ma registra un calo importante (ora è al 55,7% rispetto al 61,5% del 2021). Allo stesso tempo, c’è un aumento delle famiglie che segnalano un peggioramento della propria situazione economica rispetto all’anno scorso (ora al 35,1% rispetto al 30,5% del 2021)
Contrariamente al dato generale sulla soddisfazione della propria vita, questi segnali di deterioramento si riscontrano di più al Nord, dove il 35,8% considera peggiorata la situazione economica della propria famiglia. Nel Centro segnala un peggioramento il 34,7% delle famiglie, mentre nel Mezzogiorno il 34,3%.
Se si passa ad analizzare la situazione economica personale emerge un’enorme distanza tra Nord e Sud. Al settentrione si dichiara molto o abbastanza soddisfatto il 61,5% dei cittadini, mentre nel Mezzogiorno la percentuale scende al 50,9%. Rispetto al 2021 si rileva una flessione maggiore nel Centro che dal 58,7% passa al 56,7%. In generale, nel 2022 la soddisfazione per la propria situazione economica cala al 57% dal 58,3% del 2021.
Come cambia la soddisfazione degli italiani in base all’inquadramento
In linea con i dati raccolti dall’Istat per il 2021, nel 2022, il 77,9% delle persone occupate si è dichiarato molto o abbastanza soddisfatto del proprio lavoro. Nel Mezzogiorno c’è stato un recupero che ha portato la soddisfazione al 78,2%, superando la media nazionale, mentre nel Nord e nel Centro la soddisfazione è rimasta invariata rispetto all’anno precedente (rispettivamente 78% e 77,3%).
Se guardiamo alle diverse categorie professionali, la soddisfazione tra dirigenti, imprenditori e liberi professionisti è cresciuta notevolmente, passando dal 77,8% all’83,5%. Questo aumento è ancora più evidente tra le donne della categoria, dove la soddisfazione prevale per l’81,9% delle lavoratrici, rispetto al 74,5% del 2021, tornando ai livelli precedenti la pandemia.
Per quanto riguarda il profilo economico, tralasciando gli altri aspetti che influiscono sulla soddisfazione professionale, si osserva un aumento della soddisfazione tra dirigenti, imprenditori e liberi professionisti (dal 64,1% al 69,2%). Ancora una volta, la percezione di miglioramento è più marcata tra le donne (dal 61,9% al 70,3%). Inoltre, la soddisfazione è cresciuta anche tra i lavoratori autonomi (dal 46,3% al 51,2%) e tra coloro che sono alla ricerca di una nuova occupazione (dal 27% al 32%).
D’altra parte, alcune categorie professionali hanno segnato un calo nella soddisfazione economica, come direttivi, quadri, impiegati, intermedi, operai, apprendisti, casalinghe e ritirati dal lavoro, che hanno ridotto la propria soddisfazione di 3 o più punti percentuali.
In definitiva, l’indagine “Aspetti della Vita Quotidiana” dell’Istat ritrae un’Italia più felice nel 2022 rispetto al 2021, anche se con molte differenze. Sarà importante aspettare la prossima indagine per capire quanto il ritorno alla normalità post Covid abbia inciso sui dati raccolti dall’Istituto.
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