L’Italia è il Paese dei single
- 15/02/2024
- Popolazione
In Italia i single superano le coppie con figli. Il sorpasso è certificato dall’Istat, nel suo ultimo rapporto annuale: i single rappresentano il 33,2% degli italiani, contro il 31,2% delle famiglie. Le famiglie unipersonali, che oggi rappresentano un terzo del totale delle famiglie, sono cresciute di quasi 10 punti rispetto al periodo 2001-2002, per un totale di 8.365.000 individui tra single, separati e vedovi che non si sono mai risposati.
I single rispondono a San Valentino e alla festa degli innamorati con ben due date: il 15 febbraio con San Faustino e l’11 novembre in occasione del Singles’ Day.
San Faustino e Giornata dei Single
San Faustino è diventato popolarmente noto come il patrono dei single in Italia, soprattutto nella regione di Lombardia, dove la sua festa il 15 febbraio è celebrata come una sorta di ‘Festa dei Single’. Questa tradizione è nata come alternativa a San Valentino, dove anziché celebrare l’amore romantico, si celebra l’amicizia e l’autonomia dei single.
Tuttavia, va notato che San Faustino, storicamente, non è stato designato ufficialmente come il patrono dei single dalla Chiesa cattolica. San Faustino e suo fratello Giovita furono due martiri cristiani, venerati come santi, che vissero nella città di Brescia durante il periodo dell’Impero romano. La connessione tra San Faustino e i single è più una tradizione popolare che si è sviluppata nel corso del tempo.
La Giornata dei single (Single’s Day), invece, è una celebrazione non romantica per single che si è evoluta in uno dei più grandi eventi di shopping online al mondo.
Chi sono i single
Sono 3.331.000 i single per scelta, 3.089.000 i vedovi e 1.945.000 i separati e vivono principalmente nel nord-ovest e nell’Italia centrale, dove sono rispettivamente il 35,2% e il 35% del totale, mentre al Sud sono il 29,9%.
In generale poco più di una persona sola su due ha meno di 65 anni. Sono sotto i 45 anni gli uomini soli per scelta (11%), quasi il doppio delle donne (6%), ma il rapporto si inverte leggermente sopra i 65 anni, con le nubili al 5% e i celibi al 3%.
Tra i vedovi sono in netta prevalenza le donne over 65 (27% contro il 7% dei vedovi). I separati che non si sono più risposati sono, infine, perlopiù uomini tra i 45 e i 64 anni, che sono l’8% del totale delle “persone sole”, contro il 5% delle coetanee.
Vita più cara per i single
L’aumento delle famiglie composte da una sola persona si scontra con una vera corsa a ostacoli nella vita quotidiana dovuta spesso alle difficoltà per far quadrare i bilanci. Vivere da soli è più costoso.
Essere famiglia unipersonale, tra le altre cose, non permette di accedere alla “Carta dedicata a te”, in quanto I beneficiari della misura sono individuati tra i cittadini appartenenti ai nuclei familiari (composti da almeno tre persone).
La società di consulenza finanziaria Moneyfarm ha calcolato che chi vive da solo spende ogni mese 571 euro in più di una coppia che divide a metà le spese.
La spesa media mensile per chi vive da solo è di 1.796 euro -secondo Moneyfarm- con un minimo di 1.666 euro per gli over 65 e un massimo di 1.957 euro per chi è in età da lavoro, tra i 35 e i 64 anni.
Cifre decisamente superiori rispetto a quelle stimate per una coppia, che affronta costi mensili pari a 2.451 euro: partendo dal presupposto che le spese vengano divise a metà tra i due partner, infatti, chi convive spende 1.225 euro al mese, 571 euro in meno rispetto ai 1.796 euro stimati per un single. In altre parole, vivere da soli costa ogni mese il 47% in più rispetto a convivere.
Le spese nel dettaglio
La casa
Per vivere in due non serve un appartamento grande il doppio, per cui è inevitabile che la spesa per abitazione e utenze pesi molto di più sul bilancio dei single, con ben 338 euro in più al mese (+71%). Al secondo posto ci sono i costi per mobili e altri servizi per la casa, per i quali chi è solo spende il 66% in più rispetto a una coppia (ben 36 euro al mese). Solo sommando queste prime due voci, chi convive spende 530 euro al mese, contro i 904 euro dei single.
In vacanza e a cena fuori
Avere un partner, però, conviene anche quando si va in vacanza o a cena fuori. Una coppia spende, in media, 45 euro al mese per alberghi e ristoranti. Al contrario, per la pizza con gli amici o una camera in hotel, i single devono mettere in conto 68 euro, e cioè 23 euro in più al mese.
Al supermercato
Per quanto riguarda i generi alimentari, bisogna tenere presente che il costo al chilo aumenta al diminuire della quantità acquistata, penalizzando i single: per cibo e bevande, chi vive solo spende in media ben 304 euro al mese, contro i 236 euro a testa di chi convive, con un maggior costo di 68 euro (+29%). Questa voce è anche quella che, in valore assoluto, incide di più sulle spese mensili, dopo la casa.
Spese personali
Per le spese “indivisibili”, cioè legate alla persona, invece, il costo mensile non varia sensibilmente: ad esempio i single devono sostenere spese per trasporti e istruzione superiori di appena, rispettivamente, il 17% e il 14% a quelli delle coppie.
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