È morto l’uomo più anziano del mondo all’età di 112 anni. “Solo fortuna” o c’è qualcosa di più?
- 28/11/2024
- Mondo Popolazione
112 anni e 91 giorni: tanto è durata la vita di John Alfred Tinniswood, che per nove mesi è stato l’uomo più anziano del mondo prima di spirare lunedì scorso, “circondato dalla musica e dall’amore”, come hanno dichiarato i familiari.
Tinniswood è venuto a mancare in una casa di cura a Southport, a nord di Liverpool, dove era nato il 26 agosto 1912. Chi sarà ora il suo successore?
Il record di Tinniswood
Tinniswood è stato certificato dal Guinness dei primati come l’uomo più anziano del mondo a 111 anni nell’aprile 2024, quando è succeduto a Juan Vicente Pérez, del Venezuela, morto all’età di 114 anni.
John Alfred Tinniswood è nato pochi mesi dopo il tragico naufragio del Titanic (14 aprile 1912), ha vissuto le due guerra mondiali, prestando servizio nell’esercito britannico durante la Seconda guerra, ha visto lo sbarco sulla luna e ha resistito da centenario alla pandemia da Covid-19. A partire dal secolo di vita, l’uomo aveva ricevuto ad ogni compleanno un biglietto di auguri dalla Regina Elisabetta, nata 14 anni dopo di lui. Ora, questa tradizione veniva proseguita da Re Carlo III, che ha inviato l’ultima lettera lo scorso 26 agosto.
Nel 1942 Tinniswood aveva sposato Blodwen. Un amore durato 44 anni, fino alla morte di lei nel 1986, da cui è nata Susan. Oltre alla figlia, l’uomo lascia quattro nipoti e tre pronipoti.
Chi è l’uomo più anziano del mondo
Con la morte di John Alfred Tinniswood, quarto inglese più anziano della storia, l’uomo vivente più anziano del mondo diventa il brasiliano João Marinho Neto, nato il 5 ottobre 1912. La persona vivente più anziana al mondo resta la donna giapponese Tomiko Itooka di 116 anni.
È donna anche la persona più longeva di tutti i tempi di cui si ha traccia storica, la ultra centenaria francese Jeanne Calment, morta nel 1997 a 122 anni e 164 giorni. D’altronde, è risaputo che le donne vivono di più, anche se spesso vivono peggio.
I pochi consigli di Tinniswood per la longevità
Nonostante i 112 anni, John Alfred Tinniswood ha dato pochi consigli per la longevità, che dipende anche da cause genetiche. La sua esistenza, però, ci offre più spunti di quanto lui stesso pensasse.
“Se debbo proprio svelarvi un segreto, la moderazione è la chiave per una vita sana”, aveva dichiarato l’uomo più anziano del mondo, che non ha mai fumato e raramente ha bevuto alcool. Alla Bbc, Tinniswood ha dichiarato di aver avuto una vita “molto attiva” da giovane, arricchita da “molte passeggiate”. Dietro il suo record nessuna dieta particolare. Anzi, l’unico appuntamento fisso era mangiare fish and chips ogni venerdì, come da tradizione inglese.
L’uomo era convinto che non ci fosse nessun segreto particolare dietro il suo record, ribadendo di non essere diverso da qualsiasi altra persona. Tinniswood sosteneva che la sua longevità fosse “pura fortuna”: “O si vive a lungo o si vive per un breve periodo, non si può fare molto a riguardo. Prendo la mia età con filosofia, come qualsiasi altra cosa”, diceva.
Forse, proprio il suo modo di vivere, compresa la sua “pensione attiva”, è stato un elemento importante per arrivare a 112 anni e 91 giorni di vita.
Una persona grata e “calma di fronte a ogni crisi”
John Alfred Tinniswood, grande tifoso del Liverpool, ha vissuto la sua vita con passione. Era “intelligente, deciso, coraggioso, calmo di fronte a ogni crisi, talentuoso in matematica”, come ricordano i familiari. “A John piaceva sempre ringraziare” si legge ancora nel comunicato dei familiari che a nome suo ringraziano tutti coloro che si sono presi cura di lui nel corso degli anni “compresi gli operatori della casa di riposo Hollies, i suoi medici di base, gli infermieri, tutto il personale del servizio nazionale sanitario”.
Anche se l’uomo ha attribuito alla dea bendata la causa della sua longevità, ci sono altri elementi interessanti della sua esistenza, che potrebbero essere collegati alla longevità.
Il ruolo di una “pensione attiva”
L’uomo ha lavorato come contabile per le due società energetiche Shell e Bp prima di andare in pensione nel 1972, a 60 anni (un sogno per i lavoratori di oggi). Ricorda ancora la famiglia: “Ha avuto una pensione attiva”, dato che Tinniswood svolgeva attività di volontariato alla chiesa Blundellsands United Reform Church a Crosby.
Dall’altra parte del mondo, anche gli anziani dell’isola di Okinawa (dove si vive mediamente 13 anni in più rispetto al resto del mondo) vivono il periodo dell’anzianità in maniera attiva, rendendosi utili alla società.
L’esempio dell’isola giapponese ricorda quello di Tinniswood anche per l’attività fisica, che diversi studi correlano alla longevità: gli abitanti di Okinawa non lasciano passare un solo giorno senza fare una camminata nella natura o per le vie dei loro paesi. L’obbiettivo non è fare grandi sforzi fisici, bensì mantenere un’attività lenta ma costante, anche lavorando nei campi come fa gran parte degli ultraottantenni sull’isola. A differenza dell’(ex) uomo più anziano del mondo, gli abitanti di Okinawa seguono una dieta specifica, ricca di nutrienti e povera di carboidrati.
Per approfondire: L’elisir di Okinawa, dove si vive 13 anni in più e gli anziani sono una risorsa
Gioia, gratitudine, lunghe passeggiate, niente fumo, poco alcool e una vecchiaia attiva. Forse, alla base della longevità di John Alfred Tinniswood c’è stato qualcosa di più della semplice fortuna.
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