Melania Trump sostiene l’aborto e rompe con i repubblicani
- 03/10/2024
- Famiglia Popolazione
Melania Trump rompe definitivamente con i repubblicani per le divergenze sull’aborto. Già da diverso tempo l’ex first lady appare distante dal marito sia sotto il profilo personale, che politico.
Melanija Knavs, questo il suo nome all’anagrafe, non ha partecipato né ai comizi del marito né alle sue apparizioni in tribunale. Una scelta insolita per la moglie di un candidato alla presidenza Usa.
Le parole scritte sull’aborto nel suo libro di memorie sanciscono la rottura definitiva con i repubblicani, testimoniando quanto i diritti civili siano (ancora) centrali nella politica.
Melania Trump sull’aborto
Come accaduto nel dibattito con Kamala Harris, Trump rischia di perdere colpi sul diritto di aborto. In questo caso si tratta di uno sgambetto, più che una scivolata, ma la sostanza non cambia: “È fondamentale garantire che le donne abbiano autonomia nel decidere se avere figli, in base alle proprie convinzioni, libere da qualsiasi intervento o pressione da parte del governo”, scrive Melania Trump.
“Perché qualcuno diverso dalla donna stessa dovrebbe avere il potere di determinare cosa fare con il proprio corpo? Il diritto fondamentale di una donna alla libertà individuale, alla propria vita, le garantisce l’autorità di interrompere la gravidanza se lo desidera”. Sembrano le parole di Kamala Harris, ma le ha scritte la moglie di Donald Trump.
Si legge ancora: “Limitare il diritto di una donna a scegliere se interrompere una gravidanza indesiderata equivale a negarle il controllo sul proprio corpo. Ho portato questa convinzione con me per tutta la mia vita adulta”.
Il suo libro uscirà la prossima settimana, ma il Guardian ha già rilasciato qualche anticipazione. E dal tenore delle sue memorie sembra quasi che abbia covato a lungo voglia di allontanarsi da The Donald e dai repubblicani. Già a dicembre 2023, quando il loro matrimonio sembrava giunto al capolinea, l’ex first lady ha parlato di “occasionali disaccordi politici tra me e mio marito” tra cui l’approccio all’immigrazione e, appunto, la tutela dell’aborto.
L’ex first lady non si è mai esposta politicamente. Il fatto che lo faccia, a un mese dalle elezioni, su uno dei temi più importanti della campagna elettorale non può essere casuale.
Secondo alcuni commentatori, Melania Trump avrebbe scelto di esprimere ora la sua posizione pro-aborto per mitigare quella antiabortista del marito, ma la teoria non convince. Se così fosse, le sue frasi in aperto contrasto con quelle del tycoon e ancora di più del vice J.D. Vance sarebbero un gol nella porta sbagliata.
Cosa ha detto Trump sull’aborto
Il diritto all’aborto è stato uno dei temi più caldi del dibattito televisivo Harris-Trump. Nonché il primo tema su cui il candidato repubblicano è scivolato gravosamente, facendosi richiamare dalla moderatrice. Da sempre, l’aborto rappresenta uno dei terreni di scontro più accesi non solo tra i “rossi” e i “blu” degli Usa, ma tra i conservatori e i progressisti di tutto il mondo.
Donald Trump ha accusato i democratici di voler permettere l’aborto “fino al nono mese” di vita del bambino, ‘costringendo’ la smentita della giornalista di Abc News, Lindsay Davis.
Nel dibattito con Kamala Harris, Donald Trump ha rivendicato come un successo la scelta della Corte Suprema di restituire ai singoli Stati la facoltà di decidere autonomamente le proprie leggi sull’aborto, piuttosto che seguire una normativa federale unificata, capovolgendo la storica sentenza Roe v. Wade. Un punto che ha allargato le divergenze tra Donald e Melania Trump.
Per la vicepresidente Kamala Harris, la dinamica è stata più controversa: “Donald Trump ha scelto personalmente tre membri della Corte Suprema degli Stati Uniti con l’intenzione che avrebbero annullato le protezioni di Roe v. Wade. E hanno fatto esattamente quello che lui intendeva”.
Per la candidata repubblicana le conseguenze per le donne sono state devastanti: “Ora, in più di 20 Stati, ci sono divieti sull’aborto voluti da Trump, che rendono criminale per un medico o un’infermiera fornire assistenza sanitaria. In uno Stato, si prevede l’ergastolo per i medici […]”.
Harris ha smentito il tycoon anche sui divieti previsti dal suo mandato che “non prevedono eccezioni, nemmeno per stupro o incesto, il che significa che una sopravvissuta a un crimine, una violazione del suo corpo, non ha il diritto di decidere cosa succederà dopo al suo corpo. Questo è immorale. E non è necessario abbandonare la propria fede o le proprie convinzioni profonde per concordare che il governo”.
Poi, la candidata repubblicana ha chiuso sul tema: “Certamente il governo non dovrebbe dire a una donna cosa fare con il proprio corpo”. Sembrano le memorie di Melania Trump, ma sono le accuse di Kamala Harris.
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