Baby nonni premiati alla Camera: chi sono Alfonso e Linda “esempio di coraggio”
Due baby nonni sono stati premiati alla Camera come esempio di coraggio, “segnale positivo da portare avanti” nella sfida alla denatalità che sta affrontando il nostro Paese. Così Alfonso Tirotta e Linda Porcasi, di Ca’ degli Oppi, Verona, rispettivamente 37 e 39 anni, sono diventati tra i nonni più giovani d’Italia.
A che età è giusto fare figli? A che età sarebbe meglio diventar nonni? Mentre si dibatte su queste tematiche: la notizia del premio a Montecitorio ha già creato polemica.
La storia
Alfonso e Linda, venerdì 6 settembre, sono diventati nonni. La loro figlia Asia Tirotta, 19 anni, ha dato alla luce il piccolo Gabriel insieme al fidanzato Daniel Basoni, 21enne. La coppia di baby nonni, così sono stati denominati, sono anche genitori di due gemelli, Alessandra e Giuseppe, diventati zii a 13 anni.
“Abbiamo bruciato le tappe, ma che gioia”, raccontava nelle scorse settimane al Corriere del Veneto nonno Alfonso diventato padre di Asia a 18 anni: “All’inizio è stato difficile da accettare, perché vedo sempre Asia come la mia bambina. Ma adesso sono felice”.
E alla Camera, il loro comportamento è da premiare.
Il premio a Montecitorio
Una storia di vita coraggiosa, che regala speranza. Un segnale positivo in un mondo che sta vivendo gravi crisi. Un invito a tutti a capire che c’è del bello da difendere. Così ha commentato la notizia il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, nel premiare a Montecitorio Alfonso e Linda.
La coppia di “baby nonni” è stata premiata in occasione della Festa dei nonni, che si celebra in Italia il 2 ottobre fin dal 2005.
La nascita del primo nipotino “è una gioia veramente grande, soprattutto per noi nonni. Essere papà è una cosa, ma essere nonni è diverso, è una felicità veramente impagabile e siamo felici”, ha commentato Alfonso. Per la coppia “la gente deve capire che un bambino è una cosa bella, non è che se nasce un bambino la vita finisce. Si può far tutto e divertirsi anche molto di più che da soli, ma ci vuole tanto coraggio, tantissimo. Se ci sentiamo diversi dalle altre coppie? Ma no, abbiamo più responsabilità ma viviamo come tutti… però ci vuole tanta forza di volontà, bisogna volerle le cose, come in tutto. Quindi l’importante è il lavoro, la soddisfazione, l’emozione”.
La polemica
Sull’accaduto non sono mancate però le polemiche. Mentre Fontana sosteneva che la “scelta di vita coraggiosa” è “importante far capire che la vita va avanti, c’è speranza e il fatto di avere figli e dopo anche nipoti è una cosa che è importante per la nostra società”, altri sostengono che si tratti di un esempio sbagliato.
“Spesso e volentieri alcuni dicono che i figli possono anche rovinare la vita – ha ribadito il presidente della Camera -. In realtà è una delle cose, se non la cosa più bella che c’è nella vita. Ci sono tante problematiche, però le si affronta con senso di responsabilità e nelle difficoltà, insieme, si cerca di superare tutte le tempeste che ci possono essere, ma ci sono tanti anche momenti felici. È un bell’esempio e a me piace cercare di portare avanti questi begli esempi, soprattutto in questo periodo”.
Per Fontana, politiche di sostegno alle famiglie da parte del Governo “sono fondamentali, perché senza figli non c’è futuro e se non c’è futuro è una cosa negativa per tutti. È importante ovviamente aiutare le famiglie, perché nelle famiglie ci sono tante difficoltà, è inutile negarselo: avere dei figli comporta tante cose bellissime ma anche tanti oneri, tanti sacrifici e quindi aiutarle è sicuramente una cosa che va nel senso giusto”.
Dall’altro lato, c’è chi sostiene che questo premio è un errore. Mettere al mondo dei figli comporta delle responsabilità e in un’epoca nella quale la denatalità ha tra le sue cause la mancanza di servizi sufficienti per le coppie, anche per quelle molto giovani, premiare i baby nonni è uno “schiaffo” a chi vorrebbe dei figli ma non può permetterselo.
“Fontana premia una coppia per essere diventati nonni, a 37 e 38 anni, da pochi giorni. L’ignoranza che diventa un merito. Dovrebbero essere presi come esempio negativo e come spunto per incentivare l’educazione sessuale nelle scuole”, scrivono gli utenti sui social.
Se c’è chi crede che non si debba puntare il dito contro scelte di questo tipo; per altri è eccessivo premiarle. “Ogni estremo, a mio avviso è sbagliato – scrivono altri utenti tra i commenti – lo è diventare genitore a 60 anni, ma anche a 18, quando della vita non sai ancora nulla. Mi sembra tutto ridicolo francamente”.
Da un lato c’è il modello di chi, con un lavoro e tanta speranza, mette al mondo figli e poi nipoti, prendendo scelte consapevoli seppur le difficoltà che esse comportano. Dall’altro lato c’è chi sostiene che queste scelte, se enfatizzate, possano portare ad esempi sbagliati: “Mettere al mondo dei figli senza avere gli strumenti culturali, sociali o economici per crescerli non è proprio un esempio”, sostiene in sintesi la controparte.
Ma in un periodo in cui la denatalità pesa sul futuro del Paese, per Fontana e l’esecutivo, dubbi da quale parte stare non ce ne sono.
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