Liceo, istituto tecnico o professionale: cosa scelgono gli studenti italiani?
- 12/02/2024
- Giovani
Gli studenti italiani hanno espresso le loro preferenze per la scelta della scuola secondaria di II grado e le recenti iscrizioni online per l’anno scolastico 2024/2025 hanno evidenziato un chiaro trend. Secondo i dati rilasciati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, i licei rimangono la scelta predominante, con oltre il 55% delle domande totali di iscrizione. Ma gli istituti tecnici e professionali si ‘difendono’ bene: i primi rappresentano il 31,66% delle iscrizioni, in crescita rispetto al 30,9% dell’anno precedente, mentre i secondi costituiscono il 12,72%, rispetto al 12,1% registrato l’anno scorso.
Nell’anno scolastico 2024/2025 si osserva un leggero decremento nella preferenza per i licei rispetto all’anno precedente, passando dal 57,10% al 55,63% del totale delle iscrizioni. Diversi indirizzi di studio dei licei mostrano variazioni, tra cui un leggero calo nell’indirizzo Classico e un aumento nell’indirizzo Scientifico. Gli istituti tecnici, d’altra parte, hanno registrato un incremento complessivo passando dal 30,90% al 31,66% delle iscrizioni totali. Tra gli indirizzi tecnici, si notano aumenti significativi in settori come Informatica e Telecomunicazioni. Infine, gli istituti professionali hanno mantenuto una quota simile di iscrizioni, passando dal 12,10% al 12,72%. Alcuni settori, come Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera, mostrano una leggera crescita.
Complessivamente, il panorama educativo della scuola secondaria di II grado rimane variegato, con una lieve redistribuzione delle preferenze degli studenti tra licei, istituti tecnici e professionali, e una diversificazione degli indirizzi di studio all’interno di ciascun tipo di istituto.
Preferenze per regione
I dati raccolti sull’iscrizione degli studenti alla scuola secondaria di II grado per l’anno scolastico 2024/2025 forniscono uno spaccato interessante sulle preferenze regionali riguardo ai vari percorsi di studio.
I dati mostrano che i licei sono la scelta preferita in molte regioni, con il Lazio in testa con il 69,3%, seguito da Abruzzo (62,7%), Molise (60,5%), e Sicilia (60,8%). Gli istituti tecnici e professionali, sebbene meno popolari, presentano comunque una distribuzione significativa, con il Friuli Venezia Giulia che mostra la percentuale più alta di iscrizioni tecniche (39,1%) e l’Emilia Romagna che registra la percentuale più alta di iscrizioni professionali (17,1%).
Le novità dell’anno scolastico 2024/25
Il periodo di iscrizione online per l’anno scolastico 2024/2025, conclusosi lo scorso 10 febbraio, si è distinto per due nuove iniziative: la sperimentazione della filiera tecnico professionale “4+2”, che ha attratto 1.669 iscrizioni, e i nuovi licei del “Made in Italy”, che hanno registrato 375 iscrizioni.
La filiera tecnico professionale “4+2” è un nuovo percorso formativo sperimentale introdotto nel panorama dell’istruzione italiana. Il termine “4+2” si riferisce alla struttura del percorso, che comprende quattro anni di istruzione superiore seguiti da due anni di specializzazione o formazione professionale post-diploma.
In pratica, gli studenti che scelgono questa filiera iniziano con un percorso di studio tecnico professionale di quattro anni presso un istituto tecnico. Durante questi anni, acquisiscono competenze di base nel campo tecnico scelto e nel contempo ottengono una solida preparazione generale. Successivamente, al termine del quarto anno, gli studenti hanno la possibilità di scegliere se proseguire gli studi per altri due anni, specializzandosi ulteriormente in un settore specifico o accedendo direttamente al mondo del lavoro attraverso percorsi di formazione professionale.
L’obiettivo della filiera “4+2” è quello di offrire agli studenti una formazione più mirata e specializzata, fornendo loro le competenze necessarie per inserirsi con successo nel mercato del lavoro o proseguire gli studi accademici in settori tecnici specifici. Questo percorso si propone di rispondere alle esigenze del mondo del lavoro contemporaneo, fornendo agli studenti le competenze pratiche e teoriche richieste dalle industrie e dalle aziende.
In totale, sono coinvolte 176 scuole con 201 filiere tecnologico-professionali attivate in diverse regioni italiane.
Il “Liceo del Made in Italy” è un nuovo tipo di istituto liceale introdotto nell’offerta formativa italiana, mirato a valorizzare le eccellenze italiane nel panorama internazionale. Questo tipo di liceo è progettato per offrire un percorso di studio incentrato sulle discipline legate a quei settori dell’industria e della produzione italiana che sono considerati distintivi per la loro qualità, innovazione e creatività.
Il “Made in Italy” comprende una vasta gamma di settori, tra cui moda, design, gastronomia, automotive, arredamento, e mira a fornire agli studenti una solida preparazione in materie che riguardano settori come storia dell’arte, design, economia, lingue straniere e marketing, oltre alle materie tradizionali di un liceo. L’obiettivo principale di questo tipo di istituto liceale è quello di preparare gli studenti per intraprendere carriere nel settore del “Made in Italy”, fornendo loro le competenze e le conoscenze necessarie per lavorare in aziende italiane di successo o per avviare imprese proprie nel settore.
L’introduzione del liceo del “Made in Italy” è una risposta alle esigenze del mercato del lavoro e alla crescente domanda di professionisti qualificati nel settore del made in Italy, sia a livello nazionale che internazionale. Questo tipo di liceo offre agli studenti la possibilità di specializzarsi in settori specifici legati al “Made in Italy”, contribuendo così a preservare e promuovere l’identità e l’eccellenza del patrimonio produttivo italiano.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha commentato positivamente questi sviluppi: “La filiera del 4+2 ha suscitato un notevole interesse da parte delle famiglie, rappresentando un risultato significativo e non scontato. Gli studenti potranno beneficiare di programmi innovativi e di una maggiore integrazione con il mondo del lavoro. Il Made in Italy rappresenta una nuova offerta formativa pensata per valorizzare le eccellenze italiane riconosciute a livello internazionale. Ampliare l’offerta formativa è fondamentale per soddisfare le esigenze e le sfide del mondo del lavoro, garantendo una scuola di successo per i nostri ragazzi”.
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