TikToker risponde agli hater: “Non sono incinta, ho solo l’endometriosi”
“Non sono incinta, ho solo l’endometriosi”. Si difende così Nikki Lou, tiktoker americana che sui social risponde quotidianamente agli hater sensibilizzando sul tema della salute femminile e delle conseguenze che questa patologia, l’endometriosi, ha sul corpo delle donne.
Gonfiore al basso ventre, dolore perenne, rapporti sessuali fastidiosi: sono questi alcuni dei sintomi più ricorrenti che colpiscono milioni di donne al mondo. In Italia, ad esempio, si stima che siano circa tre milioni le donne che si sono rivolte ad un medico specializzato e che hanno ricevuto una diagnosi di endometriosi. Ma qual è l’impatto che questa patologia ha sul corpo delle donne e perché è importante parlarne?
Endometriosi: l’importanza di parlarne
Nikki Lou si mostra sui propri profili social evidenziando come il suo corpo sia oggetto di scherno o riceva continue “domande inopportune” solo perché affetta da endometriosi. Una delle più diffuse è “Sei incinta?”. Il gonfiore addominale, infatti, rappresenta uno dei sintomi più evidenti dell’endometriosi e dell’ovaio policistico. Chiedere ad una donna se sia in dolce attesa solo perché “gonfia, è inopportuno. Basta, non sono incinta! Ho solo l’endometriosi!”, ha spiegato ai suoi hater la tiktoker.
La verità è che di questa patologia se ne parla ancora molto poco, ma anche grazie a giovani influencer è stato possibile condividere e sensibilizzare su questo tema: il corpo cambia dinanzi a diverse patologie e non sempre possiamo farci molto.
Lo ha ribadito più volte anche l’influencer e attivista italiana Giorgia Soleri, ex concorrente di Pechino Express e ex fidanzata del frontman della band ‘Maneskin’ Damiano David. Giorgia Soleri, come Nikki Lou, si è espressa diverse volte sui social, a mezzo stampa e in tv, sul tema dell’endometriosi chiarendo che, una diagnosi precoce può salvare la serenità mentale, ma che il fastidio che persiste, alla fine, è solo quello di chi commenta in modo inopportuno sui social questo tipo di patologia.
Ma la sfida è proprio lì: accettare il proprio corpo che cambia, capire le cause di quei cambiamenti e affrontarle, che siano psicologiche o fisiche, è solo ascoltando cosa il proprio fisico trasmette alla mente che ci si può prendere cura di entrambi.
La tiktoker Nikki ha raggiunto più di 2milioni di visualizzazioni con i suoi video nei quali piangendo si rivolge ai propri follower: “Lasciate stare le challange per dimagrire, solo i medici vi possono dire come prendervi cura del vostro corpo. A chi mi chiede come si chiamerà il bambino – ironizza – rispondo ‘ovaio policistico’”. Ma cos’è l’endometriosi? E come si guarisce?
Cos’è l’endometriosi: diagnosi, sintomi e cura
L’endometriosi è una patologia in cui il tessuto simile a quello dell’endometrio, il rivestimento interno dell’utero, cresce al di fuori dell’utero stesso.
Questo tessuto si può sviluppare sulle ovaie, sulle tube di Falloppio e nel tessuto pelvico, causando infiammazione, dolore e difficoltà nel concepire. I sintomi più comuni includono:
• Dolore pelvico, spesso intenso
• Cicli mestruali irregolari o abbondanti
• Dolore durante i rapporti sessuali
• Problemi gastrointestinali, come diarrea o costipazione
• Fatica e stanchezza costante
La diagnosi di endometriosi può essere complessa e richiede generalmente esami pelvici, ecografie, risonanza magnetica o laparoscopia, un intervento chirurgico minore per visualizzare e rimuovere il tessuto endometriosico.
Si stima che la popolazione femminile affetta da endometriosi sia di circa il 10% delle donne in Europa. In Italia la stima riguarda quasi tre milioni di donne.
La diagnosi può essere spesso molto difficile da ricevere. Le pazienti affette tendono a sottostimare i sintomi prolungando nel tempo lo sviluppo di questa patologia. In altri casi, invece, non tutti i medici riescono a risalire alla causa di quegli stessi sintomi. Ma più in generale, una diagnosi inizia con una visita ginecologica, dove il medico discute i sintomi e la storia clinica. Possono essere richiesti esami di imaging, come ecografie o risonanze magnetiche, per identificare eventuali cisti o anomalie. In alcuni casi, si procede con una laparoscopia, un intervento chirurgico minore che consente di visualizzare direttamente gli organi pelvici e prelevare campioni di tessuto. Un’eventuale biopsia conferma la presenza di tessuto endometriosico.
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L’importanza di parlarne con uno specialista e raccontare la patologia
Cercando “endometriosis” sui social si può costatare quanto il tema sia più frequente e virale di quello che si pensa. Un’analisi dei contenuti su Instagram ad opera del Multidisciplinary Digital Publishing Institute di Basilea, in Svizzera, ha mostrato che le informazioni sull’endometriosi variano in accuratezza, e non sempre sono basate su prove scientifiche. Alcune categorie di video sono dominate da informazioni inaccurate, creando un effetto che può influenzare negativamente le decisioni sanitarie.
“Le affermazioni contrastanti sono comuni, specialmente in aree complesse come la fisiopatologia e l’epidemiologia, dove le informazioni possono essere facilmente mal interpretate”, spiegano i ricercatori. Raccogliendo i contenuti online su Instagram di 515 post pubblicati tra febbraio 2022 e aprile 2022 si è potuto riscontrare quanto il fenomeno di divulgazione scientifica sia diffuso, ma che altrettanto ampio è lo spettro dei rischi che ne consegue: solo il 50% dei contenuti online riportava dati scientifici concreti.
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