Harry Potter e Sex and the City nel mirino del Cremlino? Russia contro la “propaganda childfree”
Continua la battaglia culturale russa contro la “propaganda anti-natalità”. Dal primo settembre, infatti, il ministero della Cultura di Mosca non rilascerà più autorizzazioni per la distribuzione di film che contengono il rifiuto di avere figli. Un’ordinanza del ministero vieterà nelle sale tutti quei prodotti cinematografici che contengono politiche che non incentivano le nascite.
Il Moscow Times ha spiegato che le autorizzazioni russe alla distribuzione di film nelle sale venivano interrotte quando le produzioni contenevano violazioni alle leggi sulla lotta al terrorismo, parlavano di metodi di produzione di droghe, o incentivavano pornografia, violenza, crudeltà, relazioni sessuali “non tradizionali” e riassegnazione di genere.
Quella che appare come una censura, nei prossimi mesi, ha un obiettivo ben preciso: incentivare la natalità nel Paese. Il Servizio federale per la supervisione delle comunicazioni e dei mass media (roskomnadzor) avrà il ruolo di vigilare – e vietare – tali film nei cinema del territorio statale. Il motivo? La denatalità preoccupa Mosca.
Il divieto: tra propaganda e censure
L’organo ufficiale del parlamento russo Parlamentskaya Gazeta ha pubblicato a maggio una nota nella quale spiegava che in Russia, “la diffusione dell’ideologia del rifiuto consapevole di avere figli nei media, su Internet, nei film e nella pubblicità è vietata”.
Il disegno di legge è stato presentato nel settembre 2024 da un gruppo di senatori e deputati guidati dalla presidente del Consiglio della Federazione Valentina Matviyenko e dal presidente della Duma di Stato Vyacheslav Volodin. La legge adottata, così come le modifiche al Codice degli illeciti amministrativi che introducono sanzioni pecuniarie per la promozione della procreazione assistita, è entrata in vigore il 4 dicembre 2024.Chi contravverrà subirà multe che fino a 400 mila rubli (4.200 euro) per i cittadini, fino a 800 mila rubli (circa 8.500 euro) per i funzionari e fino a 5 milioni (quasi 53.400 euro) per le persone giuridiche, oppure la sospensione amministrativa delle attività fino a 90 giorni. Gli stranieri rischiano l’espulsione.
In conformità con la legge, il ministero della Cultura ha l’obbligo, dal primo settembre, di non rilasciare certificati di distribuzione a “film che contengono propaganda contro la procreazione assistita”. Il relativo decreto del dipartimento è stato pubblicato il 15 maggio sulla gazzetta ufficiale. La propaganda childfree, come richiesto dalla legge adottata nel 2024, è entrata a far parte dei film vietati. Il vicepresidente della Commissione per la politica dell’informazione della Duma di Stato, Aleksander Yushchenko, ha osservato che in ogni caso la decisione sarà presa “individualmente”.
A rischio Harry Potter e Sex and the City?
Secondo i redattori del Parliamentary Newspaper, i film vietati avrebbero potuto includere serie tv popolari. Un esempio citato è ‘House of Cards’, che promuove una protagonista, Claire, la quale ha sempre anteposto la sua carriera alla maternità. Lo stesso si pensava potesse valere per la serie “Sex and the City“, in cui Samantha Jones dimostra evidenti tendenze child-free. E ancora, Brienne, ne Il Trono di Spade sognava di diventare un cavaliere e “di essere alla pari degli uomini, per questo ha rinunciato ai figli – si legge nella pubblicazione -. Anche nell’innocua saga di Harry Potter, a quanto ci sembra, si può trovare un accenno di childfree: la professoressa McGranitt non ha avuto figli. Tuttavia, non è noto se questa sia stata una scelta consapevole o se qualcosa non abbia funzionato”.
Al momento, il registro delle informazioni proibite conterrà informazioni che:
• Incoraggeranno o giustificheranno il rifiuto di avere figli, il che crea un atteggiamento positivo nei suoi confronti,
• Informeranno sui vantaggi del rifiutare di avere figli rispetto all’averli o farsi idee distorte sulla loro equivalenza sociale,
• trasmettere un’immagine negativa della gravidanza, della maternità, della paternità o creare un atteggiamento positivo nei confronti della mancanza di figli, che può motivare le persone a rifiutarsi di averne.
Dopo il clamore della notizia, il ministero della Cultura ha smentito spiegando: “”House of Cards”, “Sex and the City”, “Game of Thrones”, “Harry Potter” non saranno rimossi o bloccati per aver promosso comportamenti “anti-bambini”; non soddisfano i criteri che costituiscono motivo di blocco”, ha dichiarato alla Tass l’ufficio stampa del Roskomnadzor.
La denatalità in Russia
La Russia combatte con una denatalità che preoccupa il governo. Lo scorso anno, il Paese ha registrato il tasso di natalità più basso degli ultimi 25 anni. I dati ufficiali hanno rilevato un numero di nascite a giugno 2024 inferiori alle 100mila: non erano così basse dal 1999. L’istituto statistico Rosstat ha segnalato che nella prima metà del 2024 in Russia sono nati 599.600 bambini. Una cifra che, se paragonata allo stesso periodo dell’anno precedente, è pari a 16mila neonati in meno. E nel 2025, i dati non sono incoraggianti: solo nel periodo gennaio-febbraio in Russia sono nati 195.400 bambini, un calo del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.