Ritardare la menopausa? Un modello matematico spiega come
- 12/02/2024
- Fertilità
Menopausa nemica delle donne? Non è sempre del tutto vero. In età fertile, infatti, il sesso femminile si ritrova a dover fare i conti con quello che viene in gergo definito “orologio biologico”. Si tratta del tempo massimo entro il quale la donna è fertile e si ritiene possa avere un figlio. L’ansia generata da questo tipo di conto alla rovescia è sempre più frequentemente uno stigma sociale che associa alle donne il carico emotivo, sociale e culturale di procreare entro una certa data, come se l’utero e le ovaie avessero una scadenza imminente.
Nonostante la fertilità inizi già a dare i propri segni di cedimento intorno ai 35 anni, la menopausa, in realtà, può arrivare anche molto più tardi e, volendo, può anche essere ritardata. In questo modo è possibile prolungare gli anni di fertilità e prevenire i sintomi fastidiosi legati al crollo dei livelli di estrogeni.
A fornire una risponda più chiara in merito è il team di ricercatori della Yale University che ha redatto un modello matematico per l’uso della procedura del congelamento ovarico. Il modello matematico sembra essere in grado di prevedere gli esiti del congelamento del tessuto ovarico. Si tratta dell’unica tecnica per ritardare la comparsa della menopausa. Ma vediamo in cosa consiste il modello matematico studiato dalla Yale.
Come ritardare la menopausa
Guidato da Kutluk Oktay, il modello matematico messo a punto dal team segue la procedura del congelamento del tessuto ovarico. Questa procedura consiste nell’asportazione, per via laparoscopica, dell’intero ovaio o degli strati esterni che contengono ovuli immaturi congelati per un eventuale uso successivo.
Il chirurgo, in questo caso, reimpianta il tessuto scongelato, con la stessa procedura chirurgica, ed entro un massimo di 10 giorni si prevede che il tessuto riacquisti le proprie connessioni così da avere una normale funzionalità in circa 3 mesi.
Il modello della Yale University si è basato su un’analisi delle donne di età compresa tra i 21 e i 40 anni, calcolando la quantità di tessuto ovarico da raccogliere e analizzando il processo di guarigione del tessuto stesso. Lo scopo è quello di prevedere per quanto tempo l’intervento sarà in grado di ritardare la menopausa in donne clinicamente sane.
I risultati dello studio
Il modello Yale, prevede che per la maggior parte delle donne di età inferiore ai 40 anni, la crioconservazione e il trapianto di tessuto ovarico possa comportare il significativo ritardo della menopausa. Un vantaggio maggiore si ottiene dalla minimizzazione della perdita di follicoli dopo il trapianto.
Ad esempio, “il ritardo nella menopausa – spiegano i ricercatori – per una donna con riserva ovarica mediana che crioconserva il 25% della corteccia ovarica all’età di 25 anni e per la quale il 40% dei follicoli sopravvive dopo il trapianto sarebbe di circa 11,8 anni, ma questo si estende a 15,5 anni se la sopravvivenza è dell’80%. Come altra scoperta innovativa, distribuire la stessa quantità di tessuto a trapianti ripetitivi estende significativamente i benefici. Ad esempio, per la stessa donna di 25 anni con una riserva ovarica mediana, una rimozione della corteccia del 25% e una sopravvivenza del follicolo del 40%, frazionare i trapianti in 3 o 6 procedure comporterebbe un corrispondente ritardo nella menopausa di 23 o 31 anni. Le stesse condizioni ritarderebbero la menopausa fino a 47 anni se la sopravvivenza dei follicoli post-trapianto fosse migliorata all’80% con gli approcci moderni”.
È stato creato uno strumento Web interattivo per testare tutte le variabili e la fattibilità del congelamento e del trapianto di tessuto ovarico per ritardare l’invecchiamento ovarico.
Il congelamento ovarico
Il congelamento ovarico è una procedura che viene spesso eseguita in donne che abbiano intenzione di preservare la propria fertilità prima di un trattamento antitumorale. Il momento ottimale per congelare gli ovociti è prima dei 35 anni, perché in questo periodo gli ovuli della donna tendono a essere più sani e le ovaie rispondono meglio alla stimolazione. Se vi si ricorre per una causa oncologica, il congelamento è gratuito. In tutti gli altri casi, ha un costo standard di circa 3 mila euro. Nel costo sarebbero compresi: la consulenza, il trattamento, il pick up degli ovociti, il congelamento, lo scongelamento futuro e due anni di mantenimento.
“Per la prima volta nella storia abbiamo potenzialmente la capacità di ritardare o eliminare la menopausa”, ha concluso Kutluk Oktay, coordinatore del team della Yale University.
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