Rooming-In, le linee guida del Ministero della Salute per il legame mamma-neonato
- 04/10/2024
- Famiglia
Un recente documento del Ministero della Salute ha messo in luce l’importanza del rooming-in, una pratica che prevede la condivisione della stessa stanza tra madre e neonato durante la degenza ospedaliera post-parto.
Questo approccio, sostenuto da un tavolo tecnico multidisciplinare, mira a migliorare il benessere della coppia madre-bambino e a garantire la sicurezza del neonato. Vediamo nel dettaglio le pratiche raccomandate e i benefici documentati.
Il Rooming-In: definizione e benefici
Il rooming-in è una pratica assistenziale che prevede la permanenza e l’assistenza di madre e neonato nella stessa stanza durante la degenza ospedaliera post-parto. Raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e dall’Unicef, il rooming-in offre numerosi benefici:
- Promozione dell’allattamento al seno: Facilita l’avvio e il mantenimento dell’allattamento, come evidenziato da studi che mostrano un aumento della durata dell’allattamento nelle madri che praticano il rooming-in.
- Miglioramento del legame affettivo: Favorisce il bonding tra madre e neonato, essenziale per lo sviluppo emotivo del bambino.
- Riduzione delle infezioni ospedaliere: La vicinanza alla madre riduce il rischio di infezioni, grazie alla colonizzazione con germi materni.
- Empowerment materno: Aiuta la madre a sviluppare competenze genitoriali e a sentirsi più sicura nel prendersi cura del neonato.
Contatto pelle a pelle
Il contatto pelle a pelle (Ssc: skin-to-skin contact) è una delle pratiche più note del rooming-in e consiste nel lasciare il neonato a contatto diretto con la pelle della madre subito dopo la nascita, preferibilmente nelle prime due ore post-partum. I benefici includono:
- Avvio dell’allattamento: Facilita l’inizio dell’allattamento al seno.
- Riduzione dello stress neonatale: Diminuisce il pianto e lo stress del neonato.
- Migliore stabilità fisiologica: Migliora il controllo della temperatura e la stabilità cardiorespiratoria del neonato.
Per garantire la sicurezza durante il contatto pelle a pelle, è essenziale che il neonato sia posizionato prono sull’addome/torace materno, con il viso rivolto di lato e le vie respiratorie libere. La sorveglianza continua nelle prime due ore di vita è cruciale per prevenire il collasso postnatale (Supc).
Prevenzione delle infezioni respiratorie
La prevenzione delle infezioni respiratorie è fondamentale per la sicurezza del neonato. Le misure preventive inserite nelle Linee Guida del Ministero della Salute includono:
- Igiene delle mani: Lavarsi o igienizzare le mani prima di toccare il neonato.
- Uso di mascherine: Raccomandato durante epidemie stagionali o pandemie.
- Ventilazione ambientale: Fondamentale per prevenire infezioni virali respiratorie nelle strutture sanitarie.
In caso di infezione respiratoria, la madre dovrebbe essere isolata in una stanza singola o in cohorting con altre donne nella stessa condizione. Tuttavia, l’opzione da privilegiare è la gestione congiunta di madre e neonato per facilitare l’interazione e l’avvio dell’allattamento materno.
Prevenzione del collasso postnatale (Supc)
Il collasso postnatale (Supc) è un evento inatteso che colpisce un neonato giudicato sano nella prima settimana di vita. I principali fattori di rischio includono primiparità, stanchezza materna e sedazione, condivisione del letto durante il sonno, posizione asfissiante del neonato, uso dello smartphone e mancata supervisione del neonato. Gli interventi preventivi comprendono:
- Educazione alla salute: Informare i genitori sui rischi e le pratiche sicure da attuare nei primi mesi di vita.
- Sorveglianza continua: Monitorare il neonato e la madre per prevenire comportamenti a rischio.
Prevenzione delle Cadute del Neonato
Le cadute del neonato sono un rischio significativo, con un’incidenza di circa 1 caso su 2000 nati. Le misure di sicurezza includono:
- Sorveglianza durante i cambi: Non lasciare mai il neonato senza sorveglianza durante i cambi sul fasciatoio.
- Uso delle sponde: Consigliato quando il neonato è nel letto materno.
- Informazione ai genitori: Educare i genitori sui rischi di caduta e sulle pratiche sicure.
Condivisione del letto: come praticarla in sicurezza
La condivisione del letto con il proprio bambino è motivata dalla facilitazione dell’allattamento e dalla promozione del bonding. Tuttavia, va evitata durante il sonno della madre per ridurre il rischio di collasso postnatale. L’utilizzo di culle agganciate al letto può facilitare l’allattamento e ridurre il rischio di cadute.
Raccomandazioni
Il Ministero della Salute raccomanda alle Direzioni Generali e Sanitarie dei Punti Nascita di adottare politiche aziendali che promuovano il rooming-in e il contatto pelle a pelle. È essenziale fornire un supporto individualizzato e empatico alle madri, garantendo al contempo la sicurezza dei neonati. Queste pratiche, se implementate correttamente, possono migliorare significativamente il benessere della coppia madre-bambino e garantire la sicurezza del neonato durante la degenza ospedaliera.
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