Alternativa tra spritz e figlio, parole Roccella sulla natalità fanno discutere
- 11/07/2023
- Famiglia
“In Italia non si fanno figli per un problema culturale. In uno dei tanti incontri che ho fatto c’era anche il giornalista Francesco Verderami, disse: ‘Sì, infatti oggi l’alternativa è tra lo spritz e il figlio’. Con questo voleva dire che oggi hai delle opportunità che un tempo non c’erano e che fare i figli può essere un ostacolo a vivere queste opportunità”. Le parole della ministra per la Famiglia la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Roccella durante il convegno “Natalità, conciliazione, welfare aziendale” organizzato al Consiglio regionale del Lazio, fanno discutere. “Dai ministri di questo governo ci aspetteremmo più fatti concreti e meno boutade. Altrimenti qualcuno può credere che la confusione di cui sopra dipenda proprio dagli spritz”, è la replica di Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, e Luana Zanella, presidente del Gruppo Avs alla Camera.
La denatalità in Italia
In Italia c’è sicuramente un importante tema di denatalità: in basi ai dati Istat, nel primo quadrimestre 2023 le nascite hanno continuato il trend discendente, fermandosi a 118mila unità e segnando -1,1 per cento sul 2022 e -10,7 per cento sul 2019. Il 2022 dal canto suo si è contraddistinto per un nuovo record del minimo di nascite: 393mila, per la prima volta dall’Unità d’Italia sotto le 400mila.
Un fenomeno complesso
Un fenomeno complesso e dai molti fattori, a volte ricondotto all’individualismo imperante nelle società capitaliste, che porterebbe a vedere un figlio come un ostacolo al condurre una vita soddisfacente e basata sui propri desideri.
Cosa pensano gli italiani
Ma cosa pensano i diretti interessati, gli italiani? Un recente sondaggio condotto da EMG per Adnkronos è chiaro: non si fanno figli a causa dell’aumento del costo della vita (37%) e per la precarietà del lavoro (35%). Pesano anche le basse retribuzioni (29%) e la carenza di servizi per i figli (28%). Molti, inoltre, addebitano le ragioni del basso indice di natalità alle difficoltà di conciliare lavoro e famiglia e, in alcuni casi, anche alla scelta delle donne o delle coppie di avere figli in età sempre più matura (18%).
Un altro dato interessante emerge da un sondaggio Quorum/YouTrend per SkyTG24 che ha messo in luce come se da una parte il 30% degli italiani non farebbe figli e il 28% è incerto, solo il 4% non lo farebbe per il desiderio di avere altre esperienze.
Sembra dunque che il problema per gli italiani sia più che altro di natura economica, unita alla percezione di una mancanza di prospettive. La ministra Roccella ha anche sottolineato: “Io ho detto che bisogna eliminare questi ostacoli, far sì che lo spritz sia il figlio, dando un ambiente amichevole nei confronti della genitorialità. In questo metaforico spritz rientra la costruzione di un welfare aziendale e un mondo del lavoro che sappia tenere conto di queste nuove esigenze”.
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