“Dio è nell’algoritmo”, così i giovani riscoprono la chiesa sui social media
La Chiesa Cattolica, spesso percepita come un’istituzione in declino e segnata dagli scandali di abusi sessuali, sta vivendo una rinascita inattesa. E, questa nuova linfa arriva dalla Generazione Z. Per questi giovani, la cui vita online è ormai parte integrata di quella offline, il rinnovato interesse per la fede è in parte merito del crescente numero di personalità cattoliche sui social media: sacerdoti e laici predicano, creano meme e trasmettono in live streaming, influenzando adolescenti e giovani adulti.
La Francia epicentro della “nuova fede”
La Francia ha visto la partecipazione ai riti religiosi scendere tra il 2 e il 5% della popolazione. Ma negli ultimi anni è diventata un vero e proprio “hotspot” per questa svolta giovanile verso Dio. I dati della Chiesa Cattolica francese rivelano che i battesimi tra i 18 e i 25 anni sono più che quadruplicati negli ultimi quattro anni, mentre i battesimi di adulti nel complesso sono aumentati di oltre il 160% nell’ultimo decennio. La Pasqua del 2025 ha segnato un record con 17.800 battesimi di adulti, un aumento del 45% rispetto all’anno precedente.
Suor Albertine Debacker, una “influencer” cattolica di 29 anni, intervistata dalla Cnn, si è detta sorpresa da questo cambiamento, ricordando: “A un certo punto, pensavo che fosse davvero una cosa da nonne”. Ora, con 334.000 follower su Instagram e 202.000 su TikTok , è diventata una delle figure più importanti nel mondo cattolico online in Francia.
@soeur.albertine On fête les 3 ans de ma mission sur les réseaux 🔥 Merci pour tout ce que nous avons vécu ensemble 🙏 #soeuralbertine #dieu #foi #viereligieuse #tiktokchretien #jesus #priere ♬ son original – soeur.albertine
Suore e sacerdoti “digitali”: la fede a portata di click
“Quello che sta succedendo tra i giovani è che hanno iniziato a parlarne tra loro. La religione non è un argomento tabù,” ha affermato Suor Albertine. I suoi canali social sono un punto di riferimento per chi vuole approfondire la fede cattolica, offrendo preghiere (il suo video di preghiere per gli esami ha raggiunto 2,3 milioni di visualizzazioni), consigli di vita, indicazioni su come diventare suora o battezzarsi, e spiegazioni degli insegnamenti chiave cattolici. Tra i suoi contenuti, si trovano video su “Come perdonare”, “Il denaro nella Chiesa” e “3 consigli per iniziare a leggere la Bibbia”.
Ma il fenomeno non si limita solo alla Francia. L’entusiasmo giovanile per la religione si riflette anche altrove in Europa: in Belgio, i battesimi di adolescenti e adulti sono quasi triplicati in dieci anni. A Dublino, quasi il doppio degli adulti è stato battezzato a Pasqua rispetto all’anno precedente, molti dei quali giovani immigrati. Anche negli Stati Uniti, dove i numeri dei praticanti sono tradizionalmente più alti, uno studio del Pew Research Center ha indicato che il declino della religione si è arrestato, e una ricerca di Harvard del 2023 ha mostrato che un numero maggiore di americani della Generazione Z si identifica come cattolico, con i giovani uomini in testa a questa tendenza.
Perché i giovani tornano alla fede?
Ma cosa spiega questo rinnovato interesse da parte dei giovani per la chiesa? Anche se l’idea di un “influencer cattolico” possa sembrare un paradosso, la Chiesa sta abbracciando questa tendenza. Nell’estate del 2025, Papa Leone XIV ha incontrato 1.000 influencer cattolici, inclusa Suor Albertine, in Vaticano, sottolineando l’importanza di quelli che la leadership della Chiesa considera i “missionari digitali”. “Gesù ci chiede di tessere altre reti: reti di relazioni, di amore,” ha detto il Pontefice. Papa Leone XIV, il primo papa americano, ha dimostrato il suo appeal sulla Generazione Z attraverso il suo carisma discreto e la sua autenticità, parlando in diverse lingue e interagendo giocosamente con la folla durante il Giubileo dei Giovani che ha visto oltre un milione di ragazzi riunirsi a Roma.
Diversi sono gli esempi di “preti digitali”: Heriberto Garcia Arias, sacerdote della diocesi di San Juan de Los Lagos, in Messico, conta oltre 2 milioni di follower su TikTok. Don Alberto Ravagnani, prete italiano “in missione per conto di Dio sui social”, vanta 300 mila follower. O ancora, l’inquadratura su Padre Jefferson Merighetti al funerale di Papa Francesco gli è costata una visibilità enorme, frutto del bell’aspetto che ha attirato migliaia di utenti online su i suoi profili social. O, infine, Don Roberto Fiscer, sacerdote genovose che usa Instagram e TikTok, come “luoghi di missione”.
L’approccio della Chiesa ai social media si basa sull’idea che il messaggio cristiano debba essere tradotto e espresso a nuove culture in ogni generazione, anche se ciò significa navigare in un mondo di contenuti sempre più diversificato. Suor Albertine ha sintetizzato il fenomeno spiegando che ormai anche “Dio esiste nell’algoritmo”. Questo “Risveglio silenzioso” segna un nuovo capitolo per la Chiesa, che trova nuove strade per connettersi con la prossima generazione di fedeli, dimostrando che la resurrezione della fede può passare anche attraverso un algoritmo.

