Allarme vaccini per 500mila bambini in Europa: il rapporto OMS
- 17/07/2024
- Welfare
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un campanello d’allarme riguardo alla vaccinazione dei neonati in Europa, evidenziando che oltre mezzo milione di bambini non hanno ricevuto tutte le vaccinazioni raccomandate nel loro primo anno di vita.
Secondo i dati pubblicati dal rapporto annuale dell’OMS che analizza i trend di immunizzazione contro 14 malattie chiave, nonostante progressi significativi in molti paesi, la copertura vaccinale mostra ancora variazioni significative tra i diversi stati europei. Nel corso dell’ultimo anno, oltre 9 milioni di bambini hanno ricevuto le tre dosi chiave di vaccino contro difterite, tetano e pertosse nel loro primo anno di vita, tuttavia, un altro mezzo milione non ha completato uno o più step del programma vaccinale raccomandato.
Secondo l’OMS Europa, sebbene ci siano stati miglioramenti nelle coperture vaccinali rispetto agli anni precedenti, i dati del 2023 mostrano solo un recupero parziale dei cali causati dalla pandemia di Covid-19. Questa situazione evidenzia un quadro a “luci e ombre”, con ampie variazioni di copertura tra i diversi Paesi e tra i diversi tipi di vaccino.
Il quadro europeo secondo l’OMS
Nella regione europea dell’OMS, che abbraccia un vasto territorio comprendente 53 Paesi, l’analisi della copertura vaccinale rivela un quadro complesso e variegato. Nonostante gli sforzi concertati per migliorare l’immunizzazione, si evidenziano significative disparità tra i diversi Paesi e all’interno di ciascuno di essi. Le differenze nella copertura vaccinale sono evidenti tra i Paesi più e meno sviluppati della regione. Mentre alcune nazioni hanno raggiunto e mantenuto livelli elevati di immunizzazione, altre faticano a mantenere o recuperare i livelli pre-pandemici. Queste disparità possono essere attribuite a una serie di fattori, tra cui l’accesso limitato ai servizi sanitari, la disinformazione sulla sicurezza dei vaccini e le sfide logistiche nell’implementazione dei programmi nazionali.
La pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto significativo sui programmi di immunizzazione in tutta la regione. Molti Paesi hanno dovuto sospendere temporaneamente o ridurre i servizi di vaccinazione per concentrarsi sulla risposta alla pandemia. Questo ha portato a un calo temporaneo delle coperture vaccinali, creando un vuoto che ha favorito la recrudescenza di malattie prevenibili come il morbillo e la pertosse.
Copertura vaccinale
Il rapporto dell’OMS Europa fornisce un’analisi dettagliata di ciascun vaccino incluso nei programmi nazionali di immunizzazione, mettendo in luce le peculiarità e le sfide specifiche di ogni intervento vaccinale. Questo approccio permette di individuare sia i successi raggiunti che le aree in cui è necessario un maggiore impegno.
Difterite, tetano e pertosse
La vaccinazione contro difterite, tetano e pertosse rappresenta uno degli indicatori chiave per valutare l’efficacia dei programmi di immunizzazione. Nel 2023, la regione europea ha raggiunto una copertura del 97% con la prima dose di DTP (DTP1), il dato più alto tra le sei regioni dell’OMS. Tuttavia, questo valore è ancora leggermente inferiore al livello pre-pandemico del 2019, che era del 98%. La copertura varia significativamente tra i Paesi: mentre 15 nazioni hanno raggiunto una copertura del 99%, altre 24 sono rimaste al di sotto dei livelli del 2019.
Per la terza dose (DTP3), 25 Paesi su 53 hanno superato o raggiunto una copertura del 95%, ma 30 nazioni sono ancora sotto i livelli pre-pandemia, con coperture che variano dal 73% al 99%. Questa variabilità riflette le diverse capacità dei sistemi sanitari nazionali di riprendersi dagli effetti della pandemia e di garantire una copertura vaccinale completa.
Morbillo
La copertura vaccinale contro il morbillo presenta una situazione mista. La prima dose del vaccino contenente morbillo (MCV1), che generalmente fa parte del combinato morbillo-parotite-rosolia (MMR), ha visto un incremento di un punto percentuale, raggiungendo il 95% nel 2023. Tuttavia, la copertura con la seconda dose (MCV2) è rimasta stagnante al 91%. Questa stagnazione è preoccupante perché il morbillo richiede una copertura del 95% per entrambe le dosi per essere eradicato.
Nel 2023, circa 500.000 bambini non hanno ricevuto la prima dose e 900.000 non hanno ricevuto la seconda dose in tempo, contribuendo a oltre 61.000 casi di morbillo e 13 decessi correlati nella regione. Solo 11 Paesi hanno raggiunto l’obiettivo di copertura del 95% per entrambe le dosi, evidenziando la necessità di sforzi continui per colmare queste lacune.
Papillomavirus (HPV)
Il vaccino contro il papillomavirus umano (HPV) è stato introdotto con successo in molti Paesi della regione europea. Questo vaccino è cruciale per la prevenzione del cancro al collo dell’utero e di altre forme di cancro. Nel 2023, 46 Paesi hanno incluso il vaccino HPV nei loro programmi di vaccinazione di routine per le ragazze, e in alcuni casi anche per i ragazzi. Due ulteriori Paesi prevedono di introdurre il vaccino entro il 2025.
La copertura vaccinale contro l’HPV ha mostrato progressi costanti: oltre 1,9 milioni di ragazze sono state completamente vaccinate nel 2023, un aumento di oltre 164.000 rispetto all’anno precedente. Sebbene 10 Paesi abbiano registrato una diminuzione della copertura dal 2022 al 2023, la copertura regionale con la prima dose è aumentata al 39% per le ragazze e al 25% per i ragazzi, segnalando un trend positivo nella lotta contro il cancro cervicale.
Poliomielite
La copertura vaccinale contro la poliomielite è rimasta stabile al 95%, mantenendo i livelli pre-pandemici del 2019. Questo risultato è particolarmente significativo dato il contesto di crisi sanitaria globale. Un esempio di successo nella regione è la dichiarazione di chiusura di un’epidemia di poliovirus derivato dal vaccino in Ucraina nel 2024, grazie a un ampio sforzo di risposta che ha incluso campagne di vaccinazione di recupero.
Altri vaccini
La copertura per altri vaccini ha mostrato aumenti costanti. Ad esempio, la copertura con la terza dose del vaccino pneumococcico (PCV) è salita dall’81% nel 2019 all’86% nel 2023. La diffusione del vaccino anti-rotavirus, somministrato ai neonati in 26 Paesi, è aumentata dal 25% al 41% nello stesso periodo. La vaccinazione contro l’Haemophilus influenzae di tipo B (Hib3) ha visto un significativo incremento, passando dall’81% al 94%.
Nonostante alcuni progressi positivi, ci sono sfide cruciali da affrontare per raggiungere gli obiettivi stabiliti nell’Agenda europea di immunizzazione 2030. Questi obiettivi includono non solo il raggiungimento di alti livelli di copertura vaccinale per tutte le malattie target, ma anche la riduzione delle disparità tra i diversi gruppi di popolazione e tra i vari Paesi della regione.
La collaborazione tra i Paesi è essenziale per affrontare queste sfide, come evidenziato dall’OMS Europa. Scambi di conoscenze, supporto tecnico e condivisione di risorse possono contribuire a migliorare l’accesso ai vaccini e a rafforzare i sistemi sanitari nazionali. Inoltre, la promozione di campagne educative efficaci e basate su evidenze può contrastare la disinformazione e aumentare la fiducia del pubblico nei confronti dei vaccini.
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