L’Assegno di Inclusione si rinnova, ecco tutte le novità
- 26/02/2025
- Welfare
Il mese di febbraio 2025 segna un passaggio chiave per l’Assegno di Inclusione (ADI), con importanti aggiornamenti che impattano sia gli importi erogati sia le condizioni di accesso. L’Inps ha infatti pubblicato nuove direttive che riguardano la rivalutazione dell’Isee, l’erogazione degli arretrati per alcune categorie di beneficiari e la possibilità di ottenere il beneficio solo per la quota affitto. Insomma, chi riceve l’Assegno di Inclusione deve prestare attenzione alle ultime modifiche, perché potrebbero cambiare (in meglio!) la propria situazione economica.
Cos’è l’Assegno di Inclusione?
L’Assegno di Inclusione è una misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale che ha visto la sua introduzione nel 2024. Progettato per aiutare le famiglie più vulnerabili, l’ADI offre un sostegno economico mensile, integrato da percorsi di inclusione sociale e lavorativa. I suoi obiettivi sono chiari: dare una mano alle persone e alle famiglie che si trovano in condizioni di difficoltà, sostenendo chi ha bisogno di assistenza per affrontare sfide quotidiane legate a disabilità, età avanzata, o situazioni di svantaggio sociale.
Nel 2024, l’Assegno di Inclusione ha coinvolto circa 1,7 milioni di persone, confermandosi come uno degli strumenti chiave per ridurre la povertà e incentivare l’inclusione sociale. La Legge di Bilancio 2025 ha confermato il programma, introducendo modifiche destinate ad ampliare la platea dei beneficiari e a migliorare l’accesso alle risorse.
Chi può richiedere l’Assegno? I beneficiari potenziali includono famiglie con minorenni, anziani, persone disabili, e nuclei che si trovano in condizioni di svantaggio. Tuttavia, è necessario che il reddito e il patrimonio del nucleo familiare rientrino in determinati limiti. Inoltre, i richiedenti devono rispettare requisiti di residenza e nazionalità, con particolare attenzione al rispetto di una permanenza minima in Italia.
L’aggiornamento degli importi
L’Inps ha aggiornato gli importi dell’Assegno di Inclusione sulla base del nuovo Isee 2025. Questo significa che molte famiglie vedranno una variazione nell’importo accreditato, in base ai nuovi parametri reddituali. La soglia Isee è stata elevata da 9.360 euro a 10.140 euro, mentre il reddito familiare di riferimento per accedere al beneficio è passato da 6.000 euro a 6.500 euro. Per i nuclei con persone di età pari o superiore a 67 anni o con disabilità grave, la soglia sale da 7.560 euro a 8.190 euro.
L’adeguamento si traduce in un ricalcolo degli importi, che potranno risultare più alti per alcune famiglie e più bassi per altre. Ad esempio, una persona con reddito zero e un affitto di 4.500 euro riceverà un assegno di 845 euro al mese. Chi invece ha un reddito di 6.500 euro e un affitto di 3.000 euro percepirà 250 euro al mese.
Una delle novità più importanti è la possibilità di ricevere arretrati per il 2024. Questo riguarda i nuclei familiari con carichi di cura che, per problemi burocratici o errori nella valutazione iniziale, non avevano ricevuto l’assegno nei mesi precedenti. Grazie a un ricalcolo automatico, chi aveva diritto ma non ha percepito l’Assegno di Inclusione nei mesi scorsi vedrà accreditati gli arretrati, migliorando così la propria stabilità economica. Questa misura rappresenta un riconoscimento per le famiglie che si prendono cura di persone non autosufficienti o con gravi disabilità, dando loro un aiuto concreto in un periodo di crescenti difficoltà economiche.
La quota affitto separata
Da febbraio 2025, è possibile percepire l’Assegno di Inclusione esclusivamente per la quota affitto. Questo significa che chi non rientrava nei criteri di reddito per ricevere l’ADI completo può comunque ottenere un aiuto per il pagamento del canone di locazione. La soglia di reddito per accedere a questa misura è stata elevata a 10.140 euro.
La quota affitto può arrivare fino a 3.640 euro annui per le famiglie standard e fino a 1.950 euro per i nuclei con componenti over 67 o con disabilità grave. Questo permette a molte famiglie di avere un sostegno fondamentale per affrontare una delle spese più pesanti del bilancio domestico.
Pagamenti in corso, ma attenzione alle sospensioni
Le elaborazioni dei pagamenti dell’ADI di febbraio sono iniziate il 25 febbraio. Tuttavia, non tutti i beneficiari vedranno subito l’accredito, poiché potrebbero esserci ritardi dovuti al volume delle pratiche. Chi ha aggiornato il proprio Isee dopo il 31 gennaio potrebbe subire una sospensione del pagamento di febbraio. In questi casi, però, l’importo non andrà perso, ma sarà recuperato nel mese successivo come arretrato. Per verificare la propria situazione, è possibile accedere al fascicolo previdenziale sul sito dell’Inps o utilizzare l’app ufficiale dell’Istituto.
Secondo il calendario Inps, la data di disposizione dei pagamenti è fissata per il 27 febbraio 2025. Tuttavia, come spesso accade, le ricariche effettive potrebbero essere anticipate al 26 febbraio, giorno in cui Poste Italiane dovrebbe completare l’elaborazione degli accrediti.
Per chi ha ricevuto da poco l’approvazione dell’ADI, l’accredito potrebbe slittare di qualche giorno rispetto alla data ufficiale. In ogni caso, il consiglio è di monitorare costantemente il fascicolo previdenziale per verificare l’effettivo accredito dell’importo spettante.
L’Assegno di Inclusione di febbraio 2025 porta con sé novità importanti e opportunità per molte famiglie italiane. Le modifiche ai criteri di accesso, gli aumenti degli importi e il riconoscimento degli arretrati rappresentano passi avanti significativi per garantire un sostegno più efficace e mirato a chi ne ha bisogno.