Come riconoscere la violenza di genere, il decalogo Lines e WeWorld
- 26/11/2024
- Welfare
Un decalogo per riconoscere potenziali situazioni di violenza di genere, che sia psicologica, economica o sociale. Lo ha stilato Lines con WeWorld, organizzazione no profit italiana indipendente attiva in 26 Paesi compreso il nostro. Sostenuta dal 2020 da Lines, brand di Fater – joint venture paritetica tra Angelini Industries e Procter & Gamble – punta a promuovere lo sviluppo umano ed economico di chi si trova a vivere ai margini della società e in particolare che donne, bambine e bambini abbiano uguali opportunità e diritti, accesso alle risorse, alla salute, all’istruzione e a un lavoro degno.
In Italia, ricorda WeWorld, solo l’11% delle donne che subiscono violenza denuncia l’accaduto, di queste quasi il 40% addirittura non ne parla con nessuno, spesso per vergogna o perché le situazioni vissute sono ritenute la normalità. Si tratta di un problema ampio e molto sfaccettato, la cui soluzione passa intanto dalla consapevolezza da parte delle donne che certe situazioni non sono ‘normali’.
I ‘10 campanelli d’allarme’ della violenza di genere
Lines con WeWorld ha dunque stilato 10 ‘campanelli d’allarme’ che le donne non devono sottovalutare, ovvero quei segnali che indicano che ci si possa trovare di fronte a una forma di violenza:
1. Quando si rivolge a me è spesso aggressivo ed utilizza un tono di voce molto alto.
2. Quando siamo con gli altri, mi contraddice in continuazione e sminuisce quello che dico.
3. Di fronte ad impegni concordati, li nega e dice che sono io che ho capito male.
4. Quando esco con le mie amiche, mi dice che non sono una buona madre e/o una buona compagna.
5. Vuole accompagnarmi sempre e dappertutto, non mi permette di uscire da sola.
6. Quando non sono con lui, devo tenere il cellulare sempre a portata di mano per rispondere subito a messaggi e chiamate da parte sua.
7. Vuole conoscere tutte le mie password di accesso (pc, social media, cellulare).
8. Qualsiasi tipo di abbigliamento io indossi viene giudicato inadeguato, perché il mio partner ritiene che attiri l’attenzione.
9. Non vuole che esca con le mie amiche perché le giudica stupide e ha paura che possano avere una cattiva influenza su di me.
10. Quando gli dico che mi interessa un lavoro, mi dice che io non sono capace e che non mi serve perché tanto provvede lui a me.
Lines per gli ‘Spazio Donna WeWorld’
L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di collaborazione tra Lines e WeWorld, di cui il sostegno del brand all’apertura degli ‘Spazio Donna WeWorld’ di Bologna nel 2021 e di Pescara nel 2022 è un altro esempio. In questo caso, l’idea alla base è che sostenere le donne a rischio di violenza e in situazioni di fragilità passi attraverso Spazi che offrano percorsi di supporto psicologico e per l’empowerment femminile.
I risultati ci sono: oltre 2500 donne, dall’apertura del primo degli otto spazi operativi presenti in Italia (Napoli, Roma, Bologna, Pescara, Cosenza e Brescia) hanno chiesto aiuto agli operatori dei diversi centri e di queste più di 700 lo hanno fatto in quelli sostenuti da Lines a Pescara e Bologna.
L’impegno di Lines con le scuole
L’impegno di Lines contro la violenza di genere non finisce qui, c’è tanto da fare anche sotto il profilo culturale, che è alla base del fenomeno. E proprio per diffondere una visione paritaria ed equa dei rapporti interpersonali Lines ha promosso il programma ‘Domande Scomode @School’, che ad oggi ha raggiunto oltre 200mila studenti. L’iniziativa mira a diffondere l’educazione all’affettività e ad aiutare i ragazzi, assieme ai docenti, a trovare risposte a quesiti importanti, dal ciclo mestruale e la sessualità alla gestione dei rapporti affettivi, fino ad altri temi delicati di cui spesso è difficile parlare.
Fater estende il congedo per le donne vittime di violenza
Anche Fater intende supportare la lotta alla violenza di genere, infatti ha appena annunciato l’estensione del congedo per le donne vittime di violenza dai 3 mesi previsti dal CCNL chimico-farmaceutico a 6 mesi, una misura che permetterà anche a chi si trova in questa drammatica situazione di far partire più velocemente il congedo. Un’azione tempestiva infatti, sottolinea l’azienda, in questi casi è fondamentale.
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