La ricetta del ‘lavoro appetibile’
- 30/04/2024
- Welfare
Lavoro gratificante, ambiente positivo e retribuzione adeguata: questi sono solo alcuni degli ingredienti chiave che rendono un impiego appetibile per i lavoratori italiani, secondo l’ultima indagine condotta dall’Osservatorio sul mercato del lavoro 2.0 dell’agenzia per il lavoro Maw.
Sebbene le aziende italiane credano che il 92% dei propri dipendenti sia soddisfatto della propria posizione lavorativa, i dati effettivi mostrano una visione differente, con solo il 31% dei lavoratori che si definisce effettivamente soddisfatto. Questa discrepanza evidenzia l’importanza di un’analisi accurata delle dinamiche interne delle aziende e delle reali esigenze dei dipendenti.
Coinvolgere i lavoratori: la chiave della soddisfazione
L’indagine condotta rivela un’importante convergenza tra le percezioni delle aziende e i desideri dei lavoratori per quanto riguarda i fattori di soddisfazione principali. Stipendio adeguato e un clima lavorativo positivo emergono come elementi fondamentali per entrambi i gruppi, con il 53% dei lavoratori che indica lo stipendio adeguato come motivo di soddisfazione, mentre il 44% evidenzia il buon clima lavorativo. Tuttavia, nonostante questa convergenza, persiste uno scarto significativo tra ciò che viene offerto e ciò che è realmente desiderato dai lavoratori.
La retention delle risorse umane assume quindi un ruolo cruciale per le aziende, le quali devono adottare approcci più innovativi e centrati sulle esigenze individuali dei propri dipendenti. I tradizionali benefit aziendali, come il telefono aziendale o i buoni pasto, rimangono importanti, ma non sufficienti, con solo il 45% delle aziende che offre telefono aziendale e il 42% che fornisce buoni pasto. Le aziende devono essere pronte a offrire flessibilità, opportunità di sviluppo personale e un sostegno concreto per le esigenze personali dei propri lavoratori.
In un contesto in cui la domanda di lavoro supera l’offerta, le aziende devono adeguarsi a una nuova realtà in cui i lavoratori sono sempre più selettivi e consapevoli del loro valore sul mercato. Questo cambiamento culturale è evidente, con il 55% dei lavoratori che è consapevole della scarsità di manodopera nella propria azienda e che fa valere la propria “forza contrattuale”. I lavoratori cercano non solo retribuzioni competitive, ma anche impieghi gratificanti, equilibrati e adatti alle loro esigenze personali.
La ricerca mostra anche un gap nelle strategie aziendali di retention delle risorse umane, con solo il 10% delle aziende che costruisce momenti dedicati di team building una volta all’anno e il 40% che si limita a iniziative occasionali come brindisi durante le festività, anziché costruire momenti dedicati di team building in modo regolare.
Infine, i dati suggeriscono che le aziende stanno riconoscendo in parte le esigenze dei dipendenti in termini di benefit, ma c’è ancora spazio per migliorare, con solo il 27% delle aziende che concede lo smart working e il 26% che offre bonus in denaro. Pacchetti welfare più completi e adattati alle esigenze individuali dei lavoratori potrebbero contribuire a colmare il divario tra ciò che le aziende offrono e ciò che i dipendenti desiderano realmente.
La ricetta per un impiego appetibile
In questo scenario, diventa fondamentale identificare i fattori chiave che rendono un lavoro appetibile per i candidati. L’Osservatorio Assosomm-Censis ha individuato sei ingredienti essenziali:
- Pianificare un progetto genitoriale: La possibilità di conciliare il lavoro con la vita familiare è un aspetto cruciale per molti lavoratori, con il 54% delle dimissioni volontarie negli ultimi 5 anni attribuibili a neo-genitori, di cui 1 su 4 sono padri.
- Equilibrio tra lavoro e vita privata: Il 35% dei giovani lavoratori mostra una crescente tendenza a rifiutare gli straordinari e a evitare che il lavoro interferisca con la loro vita privata al di fuori dell’orario lavorativo.
- Più tempo libero: Il desiderio di lavorare meno è già presente nel 66% dei giovani lavoratori, evidenziando la crescente importanza attribuita al tempo libero e al benessere personale.
- Vicino a casa: Molti lavoratori preferiscono lavorare vicino a casa, anche a discapito di un lavoro più gratificante altrove.
- Retribuzione adeguata: Sebbene importante, la retribuzione non è l’unico fattore determinante per la soddisfazione professionale.
- Riconoscimento e considerazione: L’86% dei lavoratori generici ritiene fondamentale sentirsi ascoltati e considerati, dimostrando che il riconoscimento e l’apprezzamento del proprio lavoro sono elementi essenziali per la soddisfazione professionale, indipendentemente dal livello di qualifica.
Per le aziende che mirano a mantenere e attrarre talenti, investire nel benessere e nella soddisfazione dei lavoratori è essenziale. Integrare questi ingredienti nella strategia aziendale può contribuire a creare un ambiente lavorativo che attragga e soddisfi i candidati più qualificati e motivati, fornendo loro un impiego appetibile e gratificante.
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