Digitale, Italia ancora indietro per competenze
- 03/10/2023
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L’Italia è troppo indietro sul digitale rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea. Oltre la metà degli italiani non possiede neanche le competenze informatiche di base agli obiettivi europei 2030, anno in cui è prevista la completa trasformazione digitale dell’Europa. Lo rileva l’edizione 2023 del rapporto ‘Digitalizzazione in Europa’ di Eurostat.
Competenze digitali
Secondo l’obiettivo dell’UE, entro il 2030 almeno l’80% di tutti gli adulti dovrebbe possedere competenze digitali minime di base, ossia devono sapere come svolgere almeno un’attività delle seguenti cinque diverse aree di competenza:
- alfabetizzazione informativa e sui dati (ricerche online)
- comunicazione (invio di e-mail)
- creazione di contenuti digitali (codici di programmazione)
- sicurezza (protezione dei dati personali)
- risoluzione dei problemi (installazione di software o programmi)
Sebbene quasi il 90% delle persone in Europa utilizzi Internet almeno una volta alla settimana, nel 2021 solo il 54% possedeva competenze digitali di base o superiori. Nei paesi dell’UE, la percentuale di persone con competenze digitali di base o superiori nel 2021 è stata più alta in Finlandia e Paesi Bassi (entrambi 79%), davanti a Irlanda (70%) e Danimarca (69%). In Italia, oltre la metà della popolazione non possiede neanche le competenze informatiche di base, e anche i giovani sono molto indietro : solo il 58,3% di loro, tra 16 e 19 anni, nel 2021 possiede competenze adeguate.
Specialisti ICT
Secondo gli obiettivi digitali dell’UE, entro il 2030 dovrebbero essere impiegati almeno 20 milioni di specialisti ICT con una partecipazione equilibrata tra uomini e donne. Nel 2022 erano oltre 9 milioni, rappresentando quasi il 5% della forza lavoro dell’UE, ma solo il 19% dei lavoratori in questo settore era composto da donne.
Le quote più elevate di donne nella forza lavoro ICT sono state osservate in Bulgaria (29%), Romania ed Estonia (entrambe al 25%), mentre le quote più piccole sono state riscontrate in Repubblica Ceca (11%) e Ungheria (14%).
Previsioni
Bruxelles invita gli Stati membri ad agire collettivamente per colmare le lacune presenti. Riguardo agli investimenti, stando alla situazione attuale, tra dieci anni solo il 59% della popolazione europea avrà le minime conoscenze informatiche.
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