Sei frasi da (non) dire sotto le lenzuola… ad Halloween
- 31/10/2024
- Trend
Halloween è il simbolo dell’autunno, insieme alle castagne, le foglie che cadono e i primi cali di temperatura. Come festeggiarlo? Per chi non fosse un appassionato di feste a tema il consiglio è di restare sotto le lenzuola, con la propria metà e dedicarsi a una notte romantica, tra film a tema e pizza.
Ma attenzione perché, se la libido dovesse salire sotto le coperte, il consiglio è di evitare assolutamente le seguenti frasi (o forse no).
“Hai portato il costume?”
Iniziamo con una delle domande più temute nella notte di Halloween: “Hai portato il costume?” o “Da cosa ti sei travestito?”. Sì, perché nulla dice “passione” come una discussione approfondita sul tipo di travestimento scelto nella camera da letto. Per capirci meglio: mentre si cerca di accendere l’atmosfera romantica, tra luci soffuse e musica soft… la vostra dolce metà estrae un completo di Spider-Man. La reazione?
E bene, la scienza e, forse anche la filosofia, ci insegna che la diversità è la vera spezia della vita, ma non proprio in tutti i contesti. Uno studio pubblicato nel Journal of Sexual Medicine (2017) ha esaminato la prevalenza e la psicologia del travestitismo, cioè il fetish di praticare attività sessuale con un vestiario stravagante. I ricercatori hanno scoperto che circa il 5% degli uomini intervistati ha avuto esperienze di travestitismo, che spesso sono legate a un desiderio di esplorare la propria identità di genere. Le persone coinvolte riferiscono che tali pratiche possono migliorare la loro vita sessuale quando c’è consenso e comunicazione aperta con i partner. Ma se la performance non fosse all’altezza di un supereroe, valutate se ne valga la pena o meno.
“Dolcetto, scherzetto… o entrambi?”
Passiamo ora al cibo, un argomento sempre affascinante sotto le lenzuola. “Dolcetto, scherzetto… o entrambi?” è una frase che può portare a situazioni “gastronomiche” imbarazzanti. La food play, cioè la pratica sessuale di coinvolgere gli alimenti durante l’atto fisico e che potrebbe sembrare intrigante in teoria, rischia di trasformarsi in un disastro appiccicoso con cioccolato o panna impiastricciati nei posti sbagliati.
Eppure, un’indagine condotta dalla Journal of Sex Research ha rilevato che quasi un terzo dei partecipanti ha sperimentato giochi sessuali-alimentari. Il gioco con il cibo, spesso riferito alla sitofilia, è una forma di feticismo sessuale in cui i partecipanti sono eccitati da situazioni erotiche che coinvolgono alimenti. Ma un’altrettanta percentuale ha detto di sentirsi a disagio con l’idea di utilizzare il cibo in contesti sessuali, citando preoccupazioni per la pulizia e l’igiene, suggerendo che, sebbene possa essere stimolante, la “food play” deve essere gestita con attenzione. Insomma, prima di fare una torta sotto le lenzuola, ricordate: il cioccolato è meglio gustato su una bella fetta di pane!
“Che ne pensi di indossare una maschera?”
Perfetta per chi ama il bondage e il mistero, ma terribilmente inopportuna se il vostro partner non ha idea di cosa state parlando: “Che ne pensi di indossare una maschera?” potrebbe trasformarsi in un inquietante gioco erotico non gradito.
Potreste ritrovarvi a dover spiegare la differenza tra una maschera di Halloween e una maschera di latex… e chi ha tempo per una lezione di bondage quando la luna è piena e le candele sono accese?
Ma se, invece, il vostro partner rientra nel 20% della popolazione che ha praticato almeno una volta “Bondage”, cioè la pratica erotica estrema tramite quale il corpo di uno dei due soggetti viene immobilizzato nei metodi più disparati, pensare di indossare una maschera al volto non è poi così assurdo. Fate attenzione, però, perché la maggior parte dei partecipanti allo studio pubblicato dall’American Psychological Association ha sottolineato l’importanza della comunicazione pre-gioco. L’assenza di discussioni sui limiti e i desideri può portare a esperienze negative, con il 70% che riporta che la preparazione pre-bondage aumenta la soddisfazione complessiva. Inventate la “safe-word” prima che la notte di Halloween diventi un vero e proprio incubo.
“Speriamo non sia l’ennesima notte di paura”
“Speriamo non sia l’ennesima notte di paura” è una frase che potrebbe benissimo far fuggire il vostro partner sotto il letto. Soprattutto se con ironia si vuol comunicare che è da un po’ che non ci si concede all’altro. Potrebbe trattarsi di una mancanza di comunicazione sessuale, ma ricordarlo dinanzi ad un momento clou può far crollare tutto. Invece di affrontare gli scheletri nell’armadio, rischiate solo di evocare la paura di un’altra serata deludente.
Un rapporto del Kinsey Institute (2019) ha esaminato le relazioni e la comunicazione sessuale, trovando che solo una coppia su cinque, all’incirca, si sente a proprio agio nel discutere delle proprie paure e desideri. Quasi la metà ha dichiarato che la mancanza di comunicazione ha portato a incomprensioni e insoddisfazione, evidenziando l’importanza di affrontare le difficoltà in modo aperto. Mettete da parte l’ironia e usate più tatto se avete intenzione di confessare dei problemi di coppia.
“Questa zucca ha bisogno di ‘illuminazione’?”
Passiamo ora al tema dei sex toys. “Questa zucca ha bisogno di ‘illuminazione’?” potrebbe sembrare una battuta divertente, ma c’è un tempo e un luogo per l’illuminazione… e Halloween non è esattamente il momento giusto per parlare al vostro partner della volontà di usare oggetti del piacere durante il rapporto sessuale.
Uno studio pubblicato negli Archives of Sexual Behavior ha rivelato che il 52% delle donne e il 45% degli uomini ha utilizzato sex toys, con una crescente accettazione e normalizzazione delle loro pratiche. Tuttavia, il 35% ha segnalato che non si sente a proprio agio nell’introdurli nei rapporti senza un consenso chiaro, evidenziando l’importanza di discutere di questi oggetti per garantire esperienze positive. Quindi prima di prendere “decorazioni” indesiderate, chiedete esplicitamente se la cosa possa far piacere. Se la risposta dovesse essere no, potreste sempre accendere una candela colorate e infilarla in una zucca.
“È vivo! È vivo!”
Non si può non concludere la lista con l’epica frase “È vivo! È vivo!” che, sebbene possa sembrare adatta solo al film di Frankenstein, è assolutamente da evitare in camera da letto. L’impotenza è un tema delicato e non proprio da affrontare mentre si cerca di risvegliare gli spiriti della passione. Meglio riservare queste esclamazioni per il cinema e non per la vostra vita intima!
Secondo le statistiche italiane, sono oltre 3 milioni gli italiani che soffrono di disfunzione erettile. Uno studio del Journal of Sexual Medicine (2022) ha scoperto che la comunicazione aperta con i partner può ridurre l’ansia associata, migliorando così la vita sessuale del 60% degli uomini coinvolti.
In conclusione, mentre ci prepariamo a festeggiare Halloween, ricordiamo che sotto le lenzuola, come in ogni altro aspetto della vita, la comunicazione e la comprensione sono fondamentali. Evitiamo di cadere nelle trappole delle frasi sbagliate e buon Halloween a tutti!
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