Neomamma a 52 anni, Emilia: “Non vedo l’ora di tornare a casa”
- 06/02/2024
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Diventare mamma a 52 anni è possibile. A dimostrarlo è stata Emilia, di Castellammare di Stabia in provincia di Napoli che ha portato a termine una gravidanza rischiosa grazie ai dottori dell’ospedale San Leonardo.
La storia è emersa dal reparto di ostetricia e ginecologia dalla primaria Eutalia Esposito che ha seguito la partoriente dall’inizio fino al momento del parto. A raccontare la loro storia è il Mattino che riporta che la coppia, residente nella penisola sorrentina, è composta da Emilia, impiegata e dal marito, marittimo. I due vivono insieme da 11 anni il sogno di diventare genitori, ma senza successo. Dopo tentativi falliti e difficoltà, arriva a 52 anni la notizia, lo scorso 2 luglio, durante una visita di routine dal ginecologo.
“Mi sono recata dalla mia ginecologa per alcuni fastidi che avvertivo – ha racconta Emilia -. Scherzosamente mi ha suggerito che potrei essere incinta. Lei conosceva bene le mie difficoltà e sapeva quanto fosse importante per me. Mi ha consigliato di fare ulteriori esami. Era il 2 luglio, giorno della Madonna delle Grazie. Ho interpretato questo come un segno del destino. I risultati degli esami sono stati una vera e propria benedizione per me”.
La donna ha raccontato di una gravidanza con complicazioni, ma dell’enorme supporto e vicinanza da parte di chi lavora in ospedale. La bimba, venuta al mondo il 26 gennaio, è nata prematura, di poco più di sette mesi ed è stata affidata alle cure del reparto di terapia intensiva, diretto dal primario Roberto Cinelli. La donna, che fra pochi giorni compirà 53 anni, ha deciso di non rivelare il nome della sua bimba, ma è consapevole di essere stata fortunata ad essere stata assistita da professionisti competenti e desidera condividere la loro storia ricca di gratitudine per l’equipe medica del San Leonardo.
Il parto dopo gli “-anta”
L’età media in cui una donna decide di mettere al mondo un bambino, in Italia, è in aumento. Anche se la propria età non implica grandi differenze nel parto, è a partire dai 40 anni che il rischio di parto prematuro e che il bambino nasca prima delle 37 settimane di gestazione è maggiore. Anche la probabilità che il parto avvenga con taglio cesareo è maggiore. La muscolatura dell’utero è meno elastica e ha meno capacità di contrarsi.
Avere un figlio in età “matura” può però avere dei vantaggi e degli svantaggi. Con l’avanzare dell’età, infatti, aumentano i rischi per la donna incinta e per il feto. Oltre ad una diminuzione degli ovociti, l’invecchiamento dell’ovaio può portare a difetti genetici nell’embrione e un maggior rischio di soffrire di diverse patologie durante la gravidanza e alla nascita. Le più comuni sono:
- Maggiore probabilità di aborto spontaneo;
- Maggior rischio di sviluppare una gravidanza extrauterina;
- Preeclampsia;
- Tromboembolia;
- Inserzioni placentari anormali;
- La nascita pretermine è più comune;
- Spesso il parto è cesareo;
- E c’è un aumentato rischio di emorragia postpartum.
Tra i vantaggi, invece, c’è quello di una plausibile maggiore maturità e grado di responsabilità. La gravidanza si presume sia sicuramente molto più desiderata, la depressione post partum risulta essere meno comune dopo i 40 anni e le donne posseggono una maggiore stabilità per dedicarsi al bambino. In linea di massima, come riporta l’Istituto Bernabeu, i bambini nati da madri di età superiore ai 40 anni hanno dimostrato di ricevere un maggiore sostegno emotivo e una migliore istruzione.
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