Dal bonus mamme agli asili nido, scontro in tv tra Lavinia Mennuni e l’Estetista cinica
- 08/03/2024
- Trend
Bonus mamme, asili nido e disparità di genere. Con l’8 marzo è inevitabile parlare di donne e di politiche familiari che possano conciliare i ruoli di maternità con i ruoli professionali. Oggetto di dibattito però, proprio il pacchetto di misure dell’attuale governo Meloni, a L’Aria che Tira su La7 che ha aperto una discussione proprio su queste problematiche.
Maternità, lavoro, conciliazione: la parola a Lavinia Mennuni, senatrice Fratelli d’Italia, in studio, per parlare delle scelte messe in atto dal Governo.
“Abbiamo avuto un incremento dell’occupabilità femminile che non c’è stato nel resto d’Europa – ha spiegato la senatrice al conduttore David Parenzo -. Oltre 112mila persone in più che hanno trovato lavoro. Vi è un incremento dello stipendio delle donne seppur ridotto rispetto a quello che occorrerebbe. Dispiace che tutto ciò sia iniziato da un anno e mezzo. Questo tipo di politiche doveva avvenire già da molti anni”.
Molto più critica in materia, invece, una nota imprenditrice social, Cristina Fogazzi, conosciuta con lo pseudonimo di Estetista cinica che ha dimostrato di essere un esempio di impegno femminile a 360 gradi nel corso della sua carriera raggiungendo oltre un milione di follower.
“Il bonus mamma non funziona – specifica l’imprenditrice – e ce lo dice il consulente del lavoro (interpellato in merito in un servizio della trasmissione, ndr). Devo capire perché si applica dai due figli in su: una che ne ha uno solo non merita di essere aiutata? Ci sono parametri sballati su tantissime attività e i dati sono in generale eccessivi perché usciamo ancora dal periodo Covid”.
I toni accesi in trasmissione evidenziano l’importanza di supporti da dedicare alla famiglia e alle attività di welfare nei confronti delle mamme lavoratrici. La polemica tra la senatrice in studio e l’imprenditrice digitale in collegamento ha riguardato anche la mancanza di asili nido sul territorio nazionale, altro problema che impedisce a numerose neomamme di continuare la propria carriera nei primi tre anni di vita del figlio.
La senatrice Mennuni in merito non ha potuto fare altro che confermare che il bonus, nello specifico, non è sufficiente, ma che “il governo sta valutando come possa andare la situazione e capire per il futuro come regolarsi in merito”.
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