Un tampone orale per predire la morte? La scoperta del Test CheekAge
- 03/10/2024
- Popolazione
E se con un tampone orale fossimo in grado di scoprire quando moriremo? Un nuovo test chiamato CheekAge, basato su un semplice tampone, potrebbe in futuro fornire indicazioni su quanto tempo una persona ha ancora da vivere.
A scoprirlo sono stati i ricercatori di Tally Health, una compagnia di New York che sta sviluppando il test, che hanno notato quanto questo metodo offre una nuova prospettiva sulla salute e l’invecchiamento. Vediamo come funziona.
Lo studio
CheekAge è il modello di analisi messo a punto dai ricercatori americani che si basa su un aspetto importante della biologia umana: l’epigenetica. Questo campo studia come l’ambiente e lo stile di vita influenzano il modo in cui i nostri geni funzionano nel corso della vita.
Uno dei principali indicatori di epigenetica è la metilazione del Dna, un cambiamento molecolare che può alterare l’attività di un gene senza modificarne la struttura fondamentale.
I risultati preliminari hanno mostrato che, per ogni aumento di una deviazione standard nel punteggio ottenuto dal test CheekAge, le probabilità di morte per qualsiasi causa aumentano del 21%. Questo significa che un punteggio più elevato di CheekAge potrebbe indicare un rischio maggiore di mortalità, rendendo il test potenzialmente utile per prevedere la longevità e fornire informazioni preziose sulla salute generale delle persone.
La metodologia del test
Il test CheekAge funge da “orologio epigenetico” che analizza specifici marcatori di metilazione del Dna in cellule prelevate dalla mucosa orale. Gli scienziati hanno utilizzato dati provenienti dai Lothian Birth Cohorts (Lbc) dell’Università di Edimburgo, che ha monitorato stili di vita, genetica e salute di oltre 1.500 persone scozzesi nate tra il 1921 e il 1936. I partecipanti sono stati sottoposti a test di metilazione del Dna utilizzando campioni di sangue ogni tre anni, analizzando oltre 450.000 siti di metilazione nel loro genoma.
Questi risultati sono stati poi confrontati con quelli ottenuti dai test CheekAge, quindi tramite tampone orale. Il dottor Maxim Shokhirev, il primo autore dello studio, ha spiegato: “Siti di metilazione specifici sono particolarmente importanti per questa correlazione, rivelando potenziali legami tra geni e processi legati alla mortalità umana catturati dal nostro orologio”.
Aspettative per il futuro
Gli scienziati si aspettano che CheekAge diventi un’alternativa preziosa per studiare e monitorare la biologia dell’invecchiamento. Attualmente, il test del Dna basato su campioni di sangue è considerato il metodo standard, ma un semplice tampone orale sarebbe certamente meno invasivo e più accessibile per i pazienti.
Infatti, il dottor Adiv Johnson, autore senior dello studio e responsabile delle questioni scientifiche presso Tally Health, ha affermato: “Sarebbe interessante determinare se geni come ALPK2 influenzino la durata della vita o la salute in modelli animali.” Inoltre, è necessario condurre ulteriori studi per esplorare altre possibili associazioni che CheekAge potrebbe rivelare, come l’incidenza di malattie legate all’età o la durata della “salute, al periodo di vita sana priva di malattie croniche associate all’invecchiamento”.
Lo studio è stato pubblicato il 1° ottobre 2024 sulla rivista Frontiers in Aging ed è stato finanziato da Tally Health e dal Wellcome Trust. Questa ricerca rappresenta un passo significativo nella comprensione dei marcatori biologici dell’invecchiamento e potrebbe portare a nuove modalità per monitorare la salute e il benessere delle persone nel tempo.
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