Successioni, ecco le nuove regole
- 08/08/2024
- Popolazione
Nonostante le alte temperature, c’è molto fermento a Palazzo Chigi in questi giorni. Il governo ha dato il via libera definitivo alle nuove procedure di calcolo e liquidazione relative alle imposte di registro, donazione e successione. Un riforma massiccia che modifica anche le regolamentazioni sui trasferimenti d’azienda in famiglia e la tassazione dei trust, con decorrenza a partire dal 1° gennaio 2025.
In particolare, si prevedono importanti modifiche al sistema delle successioni con l’obiettivo di semplificare le procedure e agevolare soprattutto i giovani eredi. Ecco le principali novità.
Le regole per gli eredi under 26
Una delle principali misure riguarda i contribuenti sotto i 26 anni. La modifica prevede che i giovani eredi possano utilizzare i soldi che si trovano in conti bancari o in altre istituzioni finanziarie che fanno parte dell’eredità per pagare le imposte sui beni ereditati. Questo significa che la banca o l’istituto finanziario rilascerà subito i fondi necessari per coprire le tasse e altre spese legate all’eredità, inclusi eventuali debiti fiscali, rendendo più facile per i giovani gestire questi pagamenti.
- Pagamento principale: l’erede dovrà pagare la tassa principale, chiamata “imposta autoliquidata”, entro 90 giorni dalla dichiarazione di successione;
- Imposta complementare: se ci sono errori o discrepanze dopo il pagamento iniziale, il Fisco può richiedere un’imposta aggiuntiva chiamata “imposta complementare”;
- Eliminazione dell’imposta suppletiva: la vecchia tassa “suppletiva” è stata eliminata. Invece, se ci sono modifiche all’importo dovuto, queste saranno gestite direttamente dall’ufficio competente senza ulteriori tasse supplementari.
In sintesi, ora l’erede dovrà preoccuparsi solo di pagare l’imposta autoliquidata entro 90 giorni, e se necessario, il Fisco gestirà eventuali aggiustamenti successivi. Una novità importante per i giovani, che spesso si trovano ad affrontare grandi spese per ricevere l’eredità, a volte con un grande impatto sul beneficio effettivo.
Novità sulle modalità di presentazione
Con le modifiche appena approvate, la presentazione della dichiarazione di successione deve avvenire esclusivamente in modalità telematica, e questo deve essere fatto entro 12 mesi dall’apertura della successione. L’unica eccezione a questa regola riguarda i soggetti non residenti, che potranno inviare la dichiarazione tramite raccomandata.
Inoltre, le nuove norme stabiliscono che non è più necessario indicare gli estremi degli atti di vendita o cessione effettuati negli ultimi 6 mesi. Allo stesso modo, non è richiesto allegare gli estratti catastali degli immobili o i certificati dei pubblici registri per navi e aeromobili. Questi requisiti sono stati eliminati.
Le nuove regole per i trasferimenti d’azienda
Il decreto prevede anche agevolazioni per i trasferimenti d’azienda all’interno della famiglia, su cui c’è stata un’importante sentenza della Corte costituzionale dove si è stabilito che anche il convivente di fatto va equiparato a un familiare.
Se il de cuius trasferisce quote sociali o azioni di una società di capitali o cooperativa a discendenti o al coniuge, non dovrà pagare le tasse su questi trasferimenti a patto che il trasferimento conferisca il controllo della società o il controllo dell’erede era già presente prima del trasferimento. Tuttavia, questa agevolazione fiscale è condizionata al fatto che il controllo delle quote o azioni venga mantenuto per almeno 5 anni dalla data del trasferimento.
L’esclusione dalla tassazione si applica anche alle quote e azioni di società che sono residenti in paesi dell’Unione Europea, dello Spazio Economico Europeo o in Stati che garantiscono uno scambio di informazioni considerato adeguato.
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