Rigenerare i borghi per vincere la sfida del ripopolamento
- 13/07/2023
- Popolazione
Sono ventuno i borghi storici coinvolti nel progetto ‘Pnrr Borghi’ per il rilancio del territorio, voluto dal Ministero della Cultura. A loro va un finanziamento di 20 milioni di euro a testa per il rilancio economico e sociale di borghi disabitati o caratterizzati da un avanzato processo di declino e abbandono, per un totale di 420 milioni di euro. Segue una seconda linea di azione da 380 milioni di euro a 229 borghi selezionati.
Ciascuna Regione o Provincia Autonoma ha, infatti, esaminato le candidature proposte dalle varie realtà territoriali e individuato il progetto pilota – con relativo borgo – a cui indirizzare l’investimento. La seconda linea d’azione mira invece alla realizzazione di progetti locali di rigenerazione culturale, integrando obiettivi di tutela del patrimonio culturale con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto allo spopolamento. Circa 1.800 sono state le candidature presentate dai Comuni, in forma singola o aggregata – fino a un massimo di 3 Comuni – con popolazione residente complessiva fino a 5.000 abitanti. L’importo massimo del contributo è di circa 1,65 milioni di euro a borgo.
‘Imprese Borghi’
Finanziamenti del Pnrr sono destinati anche a supporto delle imprese che operano nei borghi con l’incentivo ‘Imprese Borghi’, promosso dal Ministero della Cultura e gestito da Invitalia, per l’avvio o il consolidamento di iniziative imprenditoriali nei territori di 294 comuni assegnatari di 188 milioni di euro.
Cosa finanzia
Il sostegno è destinato a progetti di piccole e medie imprese ubicate nei comuni/borghi storici assegnatari delle risorse, che puntino principalmente a due finalità: la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli Comuni e la sostenibilità ambientale. I progetti potranno promuovere in modo innovativo la rigenerazione dei piccoli Comuni attraverso l’offerta di servizi, sia per la popolazione locale sia per i visitatori, nonché la sostenibilità ambientale, proponendo progetti attenti alla riduzione delle emissioni inquinanti, alla riduzione dei consumi, allo smaltimento dei rifiuti, alle soluzioni di economia circolare.
Il progetto pilota del Lazio
La Regione Lazio ha selezionato l’idea progettuale presentata dal comune di Acquapendente, in provincia di Viterbo, per il borgo di Trevinano, prima classificata su 14 ammesse alla graduatoria del bando, con il punteggio di 91 punti su 100.
Di Trevinano, borgo selezionato dalla Regione Lazio per il Pnrr Borghi, ha parlato l’assessore regionale alla Cultura, Pari Opportunità e Famiglia, Simona Renata Baldassare, nel suo intervento in occasione dell’evento promosso da Adnkronos per il lancio di ‘Demografica’.
Trevinano Ri-Wind
Il borgo storico di Trevinano riceverà 19 milioni 996mila 925 euro per realizzare il proprio progetto di rigenerazione urbana, sociale, economica, culturale e digitale “Trevinano Ri-Wind”, nell’ambito della linea A del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per il rilancio dei borghi storici.
Il concetto di rewind sottende una tensione alla rigenerazione, grazie a modelli di sviluppo che si adattano alla microeconomia di un piccolo borgo e trasformano i consumatori in fruitori. L’acceleratore di questi processi è la Cooperativa di Comunità, condivisa e realizzata dagli abitanti stessi del borgo, che mira ad un nuovo modello di aggregazione sociale, per rispondere ai fabbisogni emergenti in tema di welfare, di sviluppo sostenibile, di miglioramento della qualità di vita e del contesto naturalistico, paesaggistico e ambientale.
“La soddisfazione per questo risultato è enorme e premia la qualità del lavoro che stiamo portando avanti per la valorizzazione del territorio. Ringrazio la Regione Lazio per l’altissima valutazione conferita al nostro progetto, che, se tutto andrà a buon fine, ci consentirà di recuperare completamente il borgo di Trevinano, rendendolo un luogo attrattivo per il turismo e per vivere. Questa sarà inoltre una grande opportunità anche dal punto di vista dell’occupazione” queste le parole del sindaco di Trevinano, Alessandra Terrosi.
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